di Bamboccioni alla riscossa

robin-hood.jpg

Giulio “lo smemorato di Sherwood” Tremonti (by Adescalco Marangoni)

Il Consiglio dei ministri approverà mercoledì 18 giugno il piano triennale sull’economia che contiene anche la Robin Hood Tax. Ad annunciarlo è il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, a Osaka per la riunione del G8. L’intervento, con cui il Governo vuole colpire gli utili di assicurazioni, banche e petrolieri, sarà di due miliardi e farà parte di un piano triennale per il rilancio dell’economia. E sul rischio che la tassa possa essere scaricata sui consumi finali, con un aumento dei prezzi al dettaglio, Tremonti avverte: “Ditegli che ci provino”.

(Giulio Tremonti, La Repubblica, 13 giugno 2008)

Berlusconi: «Più tasse per assicurazioni, banche e petrolieri»

(Silvio Berlusconi, Il Sole 24 ore, 18 giugno 2008)

Nove minuti e mezzo di dibattito, «controllati col cronografo» assicura il ministro Giulio Tremonti, per approvare la prima manovra triennale della storia della Repubblica. (…) Nella super-finanziaria ci saranno anche nuove tasse che colpiranno i “profitti di congiuntura” per banche, assicurazioni e compagnie petrolifere. E saranno pesanti (…)

(Giulio Tremonti, Corriere della Sera, 19 giugno 2008)

“Togliere qualcosa a chi ha più guadagnato dal boom del petrolio e delle intermediazioni bancarie, e darlo a chi ne è rimasto più colpito: famiglie a basso reddito, alle prese con il caro carburante e con il mutuo, pescatori, autotrasportatori…Vista la situazione dei conti pubblici, abbiamo fatto la scelta di non aumentare le tasse sui redditi della popolazione, ma di aumentare la tassazione su alcuni settori: petrolieri, banche e assicurazioni.”. Giulio Tremonti spiega così la Robin Tax , da Robin Hood, l’eroe che prendeva ai ricchi per dare ai poveri.

(Giulio Tremonti, sito ufficiale del governo Berlusconi, 6 luglio 2008)

“Per la Robin Hood tax non chiederò i diritti d’autore a Obama”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giulio Tremonti, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi, riferendosi all’intenzione da parte del candidato dei Democratici alla Casa Bianca di voler tassare i petrolieri. Tremonti ha ribadito che il prelievo a petrolieri, assicurazioni e banche sarà pari a circa “4 miliardi di euro”.

(Giulio Tremonti, Repubblica.it, 6 agosto 2008)

Con i 36 miliardi della manovra in tasca, il via libera di massima alla bozza della Finanziaria e riempito di complimenti da Gianni Letta, il ministro dell’ economia Giulio Tremonti ritrova un po’ di ottimismo sulla situazione del paese. (…) Difende la Robin Hood tax: «Senza avremmo dovuto tagliare la spesa sociale».

(Giulio Tremonti, La Repubblica, 7 agosto 2008)

Crisi, verso un bond del Tesoro: 15 miliardi a dieci grandi banche

(Corriere della Sera, 7 novembre 2008)

Dovrebbe aggirarsi fra i 10 o più probabilmente 15 miliardi l’ammontare del prestito che lo Stato si avvia a erogare alle banche (a causa della crisi dei mutui subprime, nda). Al finanziamento potrebbero aderire i big del credito, da Unicredit a Intesa Sanpaolo, da Montepaschi a Banco Popolare e Bpm. Il problema dell’adeguatezza patrimoniale non è comunque l’unico a interessare in questo momento il mondo bancario (…).

(Corriere della Sera, 7 novembre 2008)

Nel caos seguito al tracollo delle borse mondiali e alla scia di fallimenti di banche e istituzioni finanziarie europee che lasciava dietro di sé, il 13 ottobre scorso anche le autorità italiane erano corse ai riapri, approvando con decreto una serie di misure per stabilizzare le istituzioni finanziare e avviare se necessario la ricapitalizzazione di alcuni istituti di credito. Le misure furono notificate a Bruxelles il 17 ottobre e oggi la Commissione ha dato luce verde al decreto salva-banche messo a punto dall’Italia.

(La Stampa, 14 novembre 2008)

P.S. Ci scusi signor superministro Tremonti. E’ che noi siamo solo due bamboccioni. E pure un po’ duri di comprendonio. Ma: è sicuro che anche Robin Hood avrebbe rubato ai ricchi per poi prestargli un mucchio di soldi, prendendoli dai poveri (contribuenti)?

Fonte: http://www.reset-italia.net/