Nella foto: una colonna dell’esercito nazi-sionista entra a Gaza (foto Epa – Corriere.it)
Un bambino muore sotto un carro israeliano
Come preannunciato, parte l’offensiva di terra. Le truppe israeliane, che nei giorni scorsi si erano addensate sui confini della zona di Gaza, questo pomeriggio sono entrate nei territori della Striscia dopo un fitto bombardamento d’artiglieria. Subito sarebbero partiti i primi scontri tra la resistenza palestinese e le truppe di terra israeliane. Questa sera, per la prima volta, un colpo di mortaio ha colpito Gaza City, ed è inoltre stata bombardata la moschea di Ibrahim Magadmeh a Beit Lahiya. Almeno 26 palestinesi, tra cui quattro bambini, sono morti e circa 50 sono rimasti feriti. Un bambino palestinese è stato ucciso e undici altri sono stati feriti stasera da una cannonata sparata da un carro armato israeliano sempre nella città di Gaza. Sono le prime vittime dell’offensiva terrestre.
“La fase di terra durerà giorni”, così ha esordito il comando militare israeliano. L’offensiva si è sviluppata su tre fronti: a nord della Striscia di Gaza, come già detto, al centro e al sud. E intanto anche i partigiani di Hamas hanno risposto all’attacco. Si combatte a Beit Hanun (nel nord della Striscia); a Nusseirat e Zaitun (zona centrale); a Dahaniya a sud. Hamas ha già fatto sapere di aver colpito ed ucciso soldati israeliani. Le fonti militari israeliane parlano invece di trenta miliziani palestinesi uccisi a Gaza. Anche la marina israeliana è entrata nel frattempo in azione, colpendo dal mare diversi obiettivi sulla costa di Gaza.
tratto da www.infoaut.org