diabete

Riporto tramite degli stralci dell’articolo pubblicato su Repubblica la triste storia della ragazzina morta di diabete dopo aver interrotto la terapia insulinica sotto indicazione di un omeopata; questo caso ha fatto giustamente molto scalpore ma che credo vada analizzato un po’ più a fondo per non creare falsi allarmismi e per provare a dare un’informazione un po’ più corretta. Come potrete avere già riscontrato leggendo il blog sono favorevole alla medicine alternative ma in questo caso c’è qualcosa su cui riflettere e su cui prestare molta attenzione.
Questi sono alcuni pezzi dell’articolo in cui ho evidenziato alcuni punti salienti che analizzerò:

“Aveva 16 anni e mezzo. Dieci mesi fa le era stato diagnosticato il diabete. Era seguita dal centro specialistico dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Grazie all’insulina faceva una vita normale. Ma lei e i suoi genitori speravano in qualcosa di più, nella totale liberazione dalla malattia. E qualcuno, un medico o sedicente tale, un omeopata o sedicente tale, li aveva illusi. Basta insulina, non serve a niente. Il primo maggio l’insulina è stata sospesa.

Lunedì 12 maggio, alle ore 18,15, la ragazzina è arrivata al pronto soccorso del Meyer in condizioni disperate, con 450 di glicemia e gli organi vitali attaccati. E’ stata ricoverata in rianimazione e non è più uscita dal coma. Ieri alle 20,15 è morta.

“Tutto era cominciato l’anno scorso con una grande spossatezza. Poi un collasso. Dopo una serie di visite e di consulti, anche con specialisti in medicine alternative, nel luglio 2007 la ragazzina approdò al servizio di diabetologia del Meyer, dove le fu diagnosticato il diabete mellito di tipo I. Da allora – spiegano all’ospedale – era in cura con ottimi risultati terapeutici. Ma per un adolescente è spesso drammatico fare i conti con una malattia. “
“Stando al racconto dei genitori, qualcuno ha suggerito loro una alternativa alla servitù dell’insulina. Qualche tempo fa sono saliti sul loro camper e sono andati a trovare una dottoressa (non sembra che si tratti di una laureata in medicina, a loro è stata presentata come omeopata, ma pare che non risulti neppure negli albi della categoria) che risulterebbe avere studi a Udine e a Milano. Ci sono stati lunghi colloqui. La teoria della dottoressa era straordinariamente affascinante: il diabete è una infezione del pancreas, l’insulina non serve a niente, anzi rende pigro l’organo, mentre le vitamine B ed E, essendo antiossidanti, possono rimetterlo in funzione. Sembra che la specialista non abbia fatto alcuna prescrizione scritta e che abbia chiesto di essere pagata in contanti.
Certo li ha convinti, anche se la terapia a base di vitamine non è prevista in alcun protocollo ufficiale. Li ha convinti al punto tale che hanno ritenuto di non dover chiedere consiglio ai medici curanti del Meyer. I quali avrebbero spiegato che l’insulina è un farmaco salvavita, che non si può abbandonarla. Invece il primo maggio l’insulina è stata sospesa e sostituita con dosi massicce di vitamine. La ragazzina ha cominciato presto a stare male. Stando a ciò che è stato riferito agli sgomenti medici del Meyer, la specialista avrebbe rassicurato i genitori allarmati spiegando che quella era un’ottima reazione, che il pancreas stava rispondendo bene e che occorreva tenere duro.
Fino alla tragedia del coma e della morte.”

Primo punto: Non è un medico! Se vi rivolgete ad un esperto di terapia alternative informatevi sempre sul suo percorso di studi. Nel caso non sia un medico assicuratevi di avere sempre e comunque una supervisione da parte di un laureato in medicina. Il corpo umano è una macchina molto complicata e per curarla serve una visione d’insieme di tutto l’organismo e questo solo un medico può assicurarlo.

Secondo punto: Non è omeopatia! La terapia ad alti dosi di vitamine non rientra assolutamente nei protocolli della medicina omeopatica. Ho contattato telefonicamente il Dott. Francesco Candeloro (curatore di omeopatia.org) che mi ha confermato non trattarsi assolutamente di medicina omeopatica.

Terzo punto: nessun medico serio sia che segua la medicina tradizionale sia le medicine alternative sostituirebbe la terapia insulinica con altre terapie ma userebbe i rimedi naturali e alternativi come supporto; le terapie alternative devono essere usate a scopo preventivo (in questo caso sono migliori di qualsiasi farmaco tradizionale), in supporto alle terapie tradizionali e anche in alternativa a queste ma solo in casi in cui la malattia non sia potenzialmente mortale (ad esempio: diabete NO, raffreddore e influenza SI).

Come avrete potuto notare l’informazione tradizionale lascia molto a desiderare; si percepisce una voglia sfrenata di sensazionalismo a discapito della verità e una volontà (spero non cosciente…) di colpire le terapie alternative per fare felici le casa farmaceutiche che investono milioni di euro di pubblicità.

NB i pareri sull’omeopatia sono spesso discordanti ma in questo post non voglio entrare nel merito dell’efficacia di questa medicina ma sottolineare che l’omeopatia e le medicine alternative non uccidono!

Scritto da DanieleMD

Fonte: Psiche e Soma