DI NAFEEZ M. AHMED
The Cutting Edge
Mi è capitato tra le mani un articolo pubblicato da Kristin Aalen, una storica corrispondente dello Stavanger Aftenbladet (Stavanger Evening News), un quotidiano nazionale norvegese; l’articolo, pubblicato di recente, riguarda le operazioni segrete dell’Occidente che hanno sponsorizzato Al-Qaeda sin dalla fine della guerra fredda…basato quasi per intero sulle mie ricerche esposte in "The War on Truth: 9/11, Disinformation and the Anatomy of Terrorism" ("La guerra alla verità: 9/11, disinformazione e l’anatomia del terrorismo", ndt).
L’articolo, intitolato"Terrorists Working for Western Countries" ["I terroristi al servizio dei paesi occidentali", ndt] (24.11.08), fornisce addirittura una lista analitica paese per paese, completa di un planisfero geo-politico che illustra l’ampiezza di tali operazioni. Questo articolo, tratto da un giornale tra i principali in Europa, riassume molto efficacemente la forza della mia ricerca riguardo a questo argomento così sgradito. Un peccato che la stampa britannica sia così reticente riguardo a questo genere di questioni.
Ci sono alcune cose da puntualizzare: Kristin a volte semplifica eccessivamente le mie spiegazioni geo-politiche e questo può causare seri malintesi, ad esempio nella sua interpretazione della mia analisi dell’appoggio del Pentagono ai militanti di Al-Qaeda nei Balcani. Lei riporta che ONU e NATO aiutarono i musulmani bosniaci provocando i serbi, in modo da impedire la pace. Questa è una versione esagerata di quanto espngo più in dettaglio nel mio "The London Bombings: An Independent Inquiry". I serbi furono, di fatto, spinti ad agire impunemente, e l’afflusso di militanti mujahideen in Bosnia per opera della Agenzia di Intelligence della Difesa degli Stati Uniti ha, come era prevedibile, aggravato la crisi. A seguito dei bombardamenti aerei NATO (del tutto inefficaci) e dell’accellerazione nella disgregazione della Yugoslavia, Stati Uniti, ONU e NATO decisero di non reagire ai genocidi commessi dai serbi nei confronti dei musulmani bosniaci, come quello di Srebrencia.
Comunque, quella che segue è una traduzione essenziale dell’articolo.
I terroristi al servizio dei paesi occidentali
Ci è stato detto che i paesi occidentali avrebbero fatto tutto il possibile per sradicare al-Qaeda con la cosiddetta “Guerra al terrorismo”, ma l’intelligence occidentale ha sempre usato i terroristi per eseguire un gran numero di lavori sporchi in altri paesi, sin dagli anni ’90.
Di Kirstin Aalen
24 novembre 2008
Durante la Guerra Fredda gli Stati Uniti erano occupati a indebolire l’influenza dell’unione Sovietica in Afghanistan. La CIA cooperava con l’intelligence Pakistana e dell’Arabia Saudita a supporto della lotta dei mujahedin -soldati della guerriglia musulmana- contro i comunisti.
Migliaia di jihadisti (i soldati della "guerra santa") vennero addestrati nei campi di addestramento di Bin Laden fino alla fine degli anni ’80. Questi soldati venivano da paesi arabi di medio-oriente e nord-africa ed erano chiamati Arabi-Afghani. Nel 1988, fu fondata Al-Qaeda.
Quindi?
I sovietici rinunciano all’Afghanistan nel 1989. Gli uomini di Bin Laden combattono i due anni di guerra civile che seguono. A questo punto contro chi avrebbero dovuto scagliare la loro “guerra santa” i jihadisti? I regimi da cui provengono non avrebbero tollerato guerriglieri fondamentalisti nei loro territori.
L’intelligence occidentale vide un’opportunità. Documenti provano quanto in special modo Inglesi e Statunitensi sfruttarono la brutalità di Al-Qaeda. “L’obiettivo era quello di destabilizzare regioni in cui il potere anglo-statunitense voleva assicurarsi il controllo sulle risorse di petrolio e gas”, dice l’inglese Nafeez Mosaddeq Ahmed, esperto di terrorismo che ha scritto molti libri sempre su questo argomento.
Infiltrazioni
Nel 1991 tre militari statunitensi arrivano in Azerbaijan e organizzano l’infiltrazione di più di 2000 mujahedin. La tattica consiste nel creare ribellioni e rimuovere l’influenza russa. Bin Laden stabilisce un ufficio di Al-Qaeda a Baku, come base per le azioni terroristiche nei territori musulmani adiacenti alla Russia. Dopo due anni di sommosse, il presidente democraticamente eletto viene deposto nel giugno 1993 e il corrotto Alijev prende il potere. A questo punto le compagnie petrolifere occidentali e saudite possono assicurarsi contratti lucrativi, e la costruzione del condotto petrolifero Baku-Tbilisi-Ceyhan può iniziare, senza tenere in considerazione la Russia.
In seguito
Nel 1992 inizia la guerra in Bosnia. Un documento giornalistico olandese ufficiale, firmato dal Professor Cees Wiebes dell’Università di Amsterdam denuncia l’infiltrazione segreta da parte del Pentagono di migliaia di soldati di Al-Qaeda in Bosnia, apparentemente di supporto ai musulmani bosniaci. Ovviamente la presenza di questi delinquenti non fa altro che provocare i Serbi in maniera tale da rendere impossibile ogni soluzione pacifica. NATO e Stati Uniti supportano i musulmani bosniaci con i bombardamenti aerei.
Nel 1996 l’Esercito di Liberazione del Kosovo viene addestrato da un membro di rango elevato di Al-Qaeda lungo il confine albanese, con la collaborazione di esperti militari inglesi e statunitensi.
Macedonia
Nel 2001 i jihadisti irrompono in Macedonia, adesso sotto le false spoglie della fazione nazionalista sorella, la National Liberation Army (NLA), segretamente sponsorizzata per anni da NATO e Stati Uniti, come rivelato dai media tedeschi e olandesi.
L’intelligence macedone ha addirittura riferito che Al-Qaeda stava addestrando l’NLA nella regione Kumanovo-Lipkovo. Questa informazione fu fatta pervenire alla CIA e al Consiglio Nazionale di Sicurezza degli Stati Uniti.
Libia
Nel 1997, l’agente anti-terrorismo britannico dell’MI5 David Shayler rivela la devoluzione di 100.000 Sterline da parte dell’Intelligence britannica nel 1995-96 a beneficio della rete libica di Al-Qaeda per pianificare e attuare l’assassinio del capo di stato, il Colonnello Mohammar Gaddafi.
Ahmed elenca le altre aree in cui le operazioni segrete occidentali hanno usato la collaborazione dei terroristi di Al-Qaeda: Algeria, Egitto, Cecenia (vedi grafico) e addirittura le Filippine. Il suo elaborato mostra come le attività dei gruppi terroristici islamici addestrati, finanziati, armati e forniti di combattenti da Al-Qaeda, siano sempre state sponsorizzate dall’alleanza anglo-statunitense. “Sia direttamente, che per supporto indiretto tramite intermediari. L’obiettivo principale è sempre stato assicurarsi il controllo sulle materie prime, in special modo gas e petrolio”, dice Nafeez Mosaddeq Ahmed.
Kosovo 1996-99:
L’Esercito di Liberazione del Kosovo (KLA) fu finanziato da Bin Laden e dal traffico di eroina dall’Afganistan. Molti soldati mercenari furono addestrati nei campi terroristi in Afghanistan. Secondo l’Interpol, il leader di un’unità del KLA era probabilmente Mohammed Al-Zawahiri, un veterano di Al-Qaeda, fratello di Ayman al-Zawahiri, braccio destro di Bin Laden.
ADDESTRAMENTO: dal 1998 il KLA viene addestrato e armato anche dalla NATO. Esperti britannici e statunitensi danno il loro supporto per l’addestramento a Tropoje in Albania.
OBIETTIVO: Gran Bretagna e Stati Uniti usano il KLA per destabilizzare il Kosovo e incrementare le ostilità etniche. L’intento è quello di guadagnare il controllo delle terre che consentono il passaggio del condotto petrolifero via Bulgaria, Macedonia e Albania, escludendo Russia e Iran.
NELLA LISTA: Questo avvenne indipendentemente dal fatto che il KLA nel 1998 fu incluso nella lista delle organizzazioni terroristiche.
ALGERIA 1992-99:
GIA: All’inizio degli anni ’90 emerge il Gruppo Islamico Armato (GIA), forte in Algeria e con stretti legami con Osama Bin Laden in Sudan. Le atrocità commesse durante gli anni ’90 in Algeria causano 150.000 vittime tra i civili.
RIVELAZIONI: Nel 1997 viene rivelato che i massacri fu attuato in collaborazione tra la GIA e i servizi militari e di intelligence algerini. I regimi occidentali negano la connessione, ma numerosi informatori ritengono di essere al corrente di tale connessione.
VENDITE: il Sunday Times e Reuters riferiscono la vendita di armi da parte della Gran Bretagna all’Algeria nel 2000. Le forze armate staunitensi e algerine stringono i rapporti nel 1999.
BOSNIA 1992-95:
SHOCK: 10.000 brutali mujahedin e combattenti di Al-Qaeda vengono usati a sostegno dei musulmani bosniaci contro i serbi bosniaci.
PENTAGONO: uno studio ufficiale olandese riporta nel 2002 come il Pentagono lasciò che i jihadisti islamici combattessero per i musulmani bosniaci.
PASSAPORTO BOSNIACO: Nel 1993 Osama Bin Laden è in possesso di passaporto bosniaco e si presenta a incontri a Zagabria, in Croazia, per i leaders arabo-afghani che stanno facendo da emissari di Al-Qaeda in Bosnia.
OVEST: Stati Uniti e Gran Bretagna supportano il presidente nazionalista di destra Alija Izetbegovic con attività complementari e combattono le politiche multi-etniche del popolare rivale Fikret Adbic, leader dei musulmani bosniaci. Questo dà il via alla frammentazione della Yugoslavia, a cui contribuirono i bombardieri NATO e statunitensi.
CECENIA 2000:
RUSSIA: nel 1999, cooperazione cecena chiave con operatori degli alti ranghi di Al-Qaeda a proposito degli attacchi nel Caucaso.
USA: entro l’estate del 2000, aziende private di sicurezza americane armano i ceceni infiltrati in Al-Qaeda e i loro alleati islamici per creare disordini nella regione e causare la “guerra santa” contro la Russia con l’intento da parte degli statunitensi di ditruggere un condotto petrolifero russo.
AZERBAIGIAN 1991-93:
AGENTI: tre agenti delle forze armate statunitensi infiltrano almeno 2.000 combattenti di Al-Qaeda dall’Afganistan a Baku, in Azerbaijan. L’Al-Qaeda di Bin Laden stabilisce un suo ufficio in città, come base terroristica per diverse aree.
ATTIVITA’: combattenti professionisti creano ribellione per ridurre l’influenza russa nel paese. Il presidente eletto Albufas Eltsjibej fugge nel giugno ’93. Prende il suo posto Heidar Alijev. Numerose delle principali compagnie petrolifere supportano il golpe.
OBIETTIVI: il Punto Base britannico guida il consorzio delle compagnie petrolifere occidentali e saudite che garantirebbero un contratto che consenta il passaggio del condotto da Baku attraverso la Georgia fino a Ceyhan in Turchia, evitando il controllo russo.
LIBIA 1995-97:
Nel 1997, l’agente anti-terrorismo britannico MI5 David Shayler rivela che l’agenzia di intelligence MI6 britannica ha pagato, nel 1995-96, 100.000 Sterline alla rete di Al-Qaeda in Libia per ottenere l’assassinio da parte dei terroristi del capo di stato libico. L’operazione fallisce, vengono uccisi 6 libici innocenti nella macchina sbagliata. Il governo britannico nega il suo coinvolgimento, ma due esperti dell’intelligence francese documentano che l’MI6 assunse il più fidato degli uomini di Bin Laden, Anas al-Libya, per la sua trama omicida. La stessa persona che compare tra la lista dei massimi ricercati per gli attacchi alle ambasciate statunitensi in Africa nel 1998.
MACEDONIA 2001:
GUERRIGLIA: i soldati del KLA formano l’NLA in Macedonia. Al tempo, gli insorgenti furono circondati dalle forze di sicurezza macedoni, ma furono salvati da NATO e Stati Uniti, nonostante i rispettivi portavoce continuino a negare. Nel giugno 2002 la notizia trapela tramite i media tedeschi e olandesi.
DENUNCIA: I macedoni denunciano a CIA e Consiglio Nazionale Sicurezza il fatto che Al-Qaeda avesse addestrato l’NLA nella regione. L’unica reazione è una risposta educata da parte dell’intelligence statunitense.
EGITTO 1997:
Durante la prima metà del novembre 1997 la CIA manda un uomo chiamato Abu-Umar Al-Amriki al fedele alleato di Osama bin Laden, Ayman al-Zawahiri, a Peshawar, in Pakistan. Un patto era stato suggellato tra il leader terrorista egiziano e la CIA: Al-Zawahiri avrebbe ricevuto 50 milioni di dollari statunitensi per assicurare, in cambio, che le forze statunitensi in Bosnia-Herzegovina non fossero attaccate dai mujahedin islamici. L’egiziano sarebbe stato in grado, a sua volta, di usare il denaro per “dominare sull’Egitto”. Alcune settimane dopo, nel settembre 1997 ci fu l’attentato terroristico al Luxor, da parte della Al-Jihad, organizzazione di Al-Zawahiri.
MOHAMMED ALI:
Fu agente doppiogiochista, per Al-Qaeda da una parte e per CIA/FBI dall’altra. Fu mandato nel 1984 da Al-Zawahiri perché si infiltrasse nella CIA. Si arruolò nell’esercito statunitense e lavorò allo Special Warfare Center di Fort Bragg, dove rubò un manuale di tecniche di combattimento. Era tra gli altri terroristi che attaccarono il World Trade Center di New York nel 1993, ma non venne condannato. Noto anche col nome di Abu-Umar Al-Amriki (americano). Venne mandato dalla CIA nel 1997 come intermediario per trattare con Al-Zawahiri.
Osama bin Laden:
Visse in Afghanistan tra il 1984 e il 1989 e fu uno dei teorici al vertice di Al-Qaeda.
Visse in Arabia Saudita tra il 1989 e il 1991, ma le sue aspre critiche alle autorità gli costano l’esilio.
Tra il 1992 e il 1996, diresse Al-Qaida da Khartoum in Sudan.
Dal 1996 tornò in Afghanistan, dove stabilì una stretta colleborazione col governo talebano al potere, fino all’invasione statunitense dell’ottobre 2001.
FINANZIAMENTI: Bin Laden ha sempre finanziato Al-Qaeda in parte con i soldi della sua famiglia benestante, e in parte tramite azioni di found-raising, ma quando nel 1994 perse la sua cittadinanza saudita e i suoi conti in banca vennero bloccati dalla dinastia Bin Laden, non poté più supportare così generosamente i suoi jihadisti.
MUJAHEDIN: diversi gruppi di mujahedin (combattenti per la guerriglia musulmana) furono supportati da Stati Uniti, Arabia Saudita e Pakistan, tra gli altri, per lottare contro l’URSS in Afghanistan (1979-89). Quando Osama Bin Laden era in Arabia Saudita, costruì il centro di Tora Bora con l’aiuto dell’intelligence pakistana (ISI). Qui poté, ispirato dal teorico Jihadista palestinese Abdullah Azzam e supportato dall’egiziano Ayman Al-Zawahiri, reclutare e addestrare combattenti per la Jihad (“guerra santa”). Venne istituito un al-Kifah Center (ufficio di supporto) per i jihadisti operanti a Peshawar, in Pakistan. Numerosi altri simili centri di assistenza vennero stabiliti sia negli Stati Uniti che in Europa.
Al-Qaeda:
In arabo, abbreviazione per “database”. Venne creata nel maggio 1988 da Osama Bin Laden, assieme ai suoi più fidati colleghi.
FORMAZIONE: Al-Qaeda offrì nel suo primo anno addestramento a 10.000 – 20.000 volontari in diversi campi distribuiti tra Afghanistan e Pakistan. Alcuni arabo-afgani davano lezioni di tecniche di combattimento e uso di armi e esplosivi, oltre che di formazione ideologica.
BIBLIOGRAFIA
"Azerbaijan throws raw recruits Into Battle" by Steve Levine, Washington Post 21/4-1994;
"Fortune hunters Lured U.S. into volatile Region "by Dan Morgan and David B. Ottaway, Washington Post, 4/10-1998;
" U.S. Supported al-Qaeda cells during Balkan Wars "; Isabel Vincent, National Post, 16/3-2002.
"Bin Laden linked to Albanian drug gangs" by Colin Brown, Independent, 21/10-2001;
"America Used Islamist to Arm the Bosnian Muslims: The Screbenica Report Reveals the Pentagon’s Role in a Dirty War," Richard J. Aldrich, Guardian , 22/4-2002.
"The Kosovo Liberation Army: Does Clinton Policy Support Group with Terror, Drug Ties? From "Terrorists" to "partners" by Larry E. Craig, United States Senate Rebublican Policy Committee 31/3-1999.
"European Intelligence: The U.S. betrayed us in Macedonia" by Christopher Deliso, Randolph Bourne Institute, 22/6-2002.
"Do not Shoot the Messenger" by David Shayler, the Observer 27/8-2000.
Titolo originale: "Norwegian Daily: Terrorists Working for Western Countries"
Fonte: http://nafeez.blogspot.com
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21.01.2009
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di RAMONA RUGGERI