di
Giorgio Donadini
I presidenti statunitensi non vengono eletti sulla base del risultato elettorale, ma su quella del loro sangue. In Gran Bretagna il capo di stato e l’intera struttura gerarchica della famiglia reale ricopre quel ruolo esclusivamente grazie al proprio DNA. Tutto ciò si basa sul loro patrimonio genetico dato che appartengono alla stessa stirpe. Questi “capi” si sono diffusi in molte nazioni al fine di rafforzare il loro potere e il principale mezzo di trasmissione del DNA è la linea femminile.
La storia si è concentrata sulla linea maschile, in realtà è quella femminile che nel corso dei secoli ha trasmesso le proprie caratteristiche genetiche al resto di questa stirpe attraverso il cosiddetto “DNA mitocondriale”. Anche Barack Hussein Obama II non sfugge a questa regola. Difatti da parte della madre di Obama (Stanley Ann Dunham Soetoro) morta nel 1995 si può risalire ai suoi antenati di sangue blu. Fra essi troviamo Guglielmo I° re di Scozia (il re Leone) ed Enrico II° d’Inghilterra. Obama è imparentato alla lontana anche con diversi presidenti fra cui i Bush, Gerald Ford, Lyndon Johnson, Harry Truman, James Madison, Woodrow Wilson e Jimmy Carter. Lo stesso Obama ha scritto nella sua autobiografia Dreams from my father che uno dei propri antenati materni “si diceva fosse cugino di secondo grado di Davis Jefferson” (famoso per essere stato il primo e unico presidente degli Stati Confederati d’America). Detto questo i più non sanno che Obama e Bush Jr sono cugini (di 11° grado tramite Samuel Hinckley).
Sic stantibus rebus sub sole nihil novi.