di

Massimo Mazzucco

Cancro ieri e oggi (III parte): Il ciarlatano che curava il cancro.

 

 

 

Esattamente come Reneè Caisse, Harry Hoxsey si ritrovò da giovane con in mano una formula di erbe in grado di curare il cancro. Esattamente come Reneè Caisse, Harry Hoxsey ha combattuto tutta la vita per riuscire a far riconoscere la validità del suo rimedio dalle autorità mediche americane.
A differenza della Caisse, però, Hoxsey aveva molti soldi, e non aveva paura di nessuno. Nessuno più di lui può quindi aver dato la misura degli ostacoli reali a cui vada incontro chiunque promuova un rimedio per il cancro fuori dai binari imposti dalla casta medica dominante.

Nel suo caso non bastò l’appoggio entusiasta di senatori, avvocati, giudici, giornalisti, predicatori e persino dottori, nè bastarono le ripetute sentenze che confermavano in tribunale la validità della cura, per superare l’ostacolo della F.D.A. – la Commissione Medicine e Alimenti – che dovrebbe proteggere il cittadino dalle frodi terapeutiche, e che invece froda il cittadino “proteggendolo” dalle terapie esistenti, negando la loro sperimentazione e autorizzazione.
Fa una certa impressione vedere un’arroganza che conosciamo bene da vicino, e che avrebbe dovuto diminuire man mano che gli anni denunciavano la progressiva incapacità dei medici di curare il cancro, …
… e che invece sembra aumentare insieme alla loro consapevolezza di nascondere alla gente sempre più numerose possibili cure.
Il paradosso – come giustamente dice una battuta del film – è che fra i vari ciarlatani Hoxsey fosse l’unico che il cancro lo curava davvero.

Fonte: www.luogocomune.net

[url= http://www.harry-hoxsey.com/] Il sito “ufficiale” [/url]di Hoxsey (in inglese)
Il libro di Giuseppe Nacci, “Mille piante per guarire dal cancro senza la chemio”, disponibile su MEDNAT descrive nel dettaglio la ricetta di Hoxsey, a pag. 303.
In italiano vedi anche: [url=http://www.edgarcayce.it/media/Cosa%20farei.htm[Cosa farei se avessi il cancro[/url]