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Vediamo un po’ le notizie della stampa allineata.
Interessante boiata propagandistica servita in prime time ai telemaniaci italiani: Alemanno va in visita in Israele e, guarda caso gli cade un razzo qassam tra i piedi.
Non gli manca l’occasione, che caso, per ribadire con la sua viva voce il tema caro alla propaganda israeliana sul lancio dei razzi da Gaza.
L’ordigno viene subito offerto alle telecamere: si tratta di un razzo qassam, probabilmente di tipo 3, evidentemente vecchio ed arrugginito, mostrato con un velo di malcelata huzpah da uno spalluto agente del mossad in abiti borghesi, il quale probabilmente pensa di essere riuscito ancora una volta a prenderci tutti quanti per il culo.
Non proprio tutti eh.
Ma nishmà, haver?
Forse sarebbe stato più interessante ed utile dedicare un po’ di spazio all’interessante GEAB Report numero 35 dell’ormai famoso LEAP/Europe2020. E’ disponibile ora per i lettori di Informazione Scorretta la seconda parte, con un interessante focus sulla cosiddetta "barriera della capacità di assorbimento".
Se avete perso la prima parte, potete trovarla qui: l’uscita dalla cornice di riferimento.
GEAB Report 35 – parte II
Il programmato fallimento dei piani economici di stimolo all’economia di USA e Cina: “la barriera della capacità di assorbimento”.
Nonostante i budget notevoli, i due più grandi piani di stimolo all’economia – quelli attivati da USA e Cina – sono destinati a fallire, o nella migliore delle ipotesi ad attenuare leggermente le conseguenze peggiori della attuale crisi.
Al di là delle differenti caratteristiche dei due piani e delle due economie, LEAP/Europe2020 anticipa che, nei prossimi mesi, tutte le loro implementazioni fronteggeranno un ostacolo insormontabile nel breve periodo, la [cosiddetta, NDFC] “barriera della capacità di assorbimento”.
Questo è un vincolo con il quale l’Unione Europea è particolarmente familiare, dal momento che lo ha fronteggiato a lungo negli ultimi 20 anni, come risultato dell’aumento dei fondi strutturali e dei vari allargamenti.
[…]
L’esperienza europea ha dimostrato che effettivamente ci vuole tempo per spendere in modo efficace centinaia di migliaia di Euro […]. Ma nel caso americano e cinese, è precisamente il tempo cio’ che manca, il che assicura che i piani di stimolo all’economia diventeranno due trappole, ben note agli Stati membri dell’UE, ovvero spreco e corruzione da una parte e fondi inutilizzati dall’altra.
In entrambi i casi, l’impatto sulla crescita sarà zero o addirittura negativo.
[…]
I leader europei [..] hanno scoperto all’inizio degli anni 90 l’esistenza di questa barriera, collegata alla capacita’ di una nazione di assorbire aiuti allocati al suo sviluppo economico. Nei due casi considerati, USA e Cina, è questo aspetto che riteniamo sia rilevante.
Le quantità di budget coperti dai piani di USA e Cina è circa tre volte più grande dei fondi europei che raggiungono la barriera della capacità di assorbimento.
[…]
In termini di profilazione economica, possiamo considerare che la diversità delle situazioni e delle strutture economiche delle nazioni europee forniscono un esempio consistente per il confronto con la diversità delle situazioni americana e cinese.
Come nell’Unione Europea, questi due enti politici hanno province o stati molto grandi, il cui PIL pro capite varia notevolmente, la popolazione ed il peso economico sono rispettivamente molto differenti e le infrastrutture amministrative, tecnologiche ed economiche sono altrettanto differenti.
Possiamo evidenziare due principali differenze, comunque, che sono rilevanti in termini di aiuti pubblici. Parlando generalmente, negli USA l’infrastruttura amministrativa è piuttosto limitata, mentre in Cina la pubblica amministrazione a tutti i livelli è piuttosto ben sviluppata. Gli stati europei sono generalmente a metà strada tra questi due estremi.
Esiste ampia letteratura in Europa sulla questione della capacità di assorbimenti dei finanziamenti europei.
[…]
Per un decennio, la UE ha gradualmente messo in opera meccanismi di suporto per rinforzare la capacità amministrativa delle varie autorità pubbliche coinvolte nell’impiego dei fondi europei per aumentare l’efficienza degli aiuti europei, ed assicurare che effettivamente siano di beneficio alla nazione coinvolta ed alla sua economia.
Questo si ottiene con l’addestramento dei leader politici […]
E’ anche necessario predisporre sessioni di addestramento per i burocrati per insegnare loro come gestire i piani di sviluppo dele infrastrutture, il supporto all”impiego, alle piccole e medie imprese, educazione, nuove tecnologie…tutto questo richiede tempo, molto tempo.
[…]
Senza adeguata preparazione, gli obiettivi di queste politiche (di stimolo, NDFC) sono condannate, senza eccezione, a infrangersi contro la barriera della capacità di assorbimento.
[…]
Per concludere, LEAP/Europe2020 ritiene che […] gli enormi volumi coinvolti nei due programmi per stimolare l’economia cinese ed americana, uniti ad una politica proattiva ai risultati urgenti, risulteranno essenzialmente in una tremendo spreco di fondi pubblici combinato con crescente difficoltà ad assicurare il corretto uso delle quantità allocate.
Il secondo aspetto potrebbe anche aumentare la pressione politica per spendere il denaro con ogni mezzo entro la fine del 2009 anzichè dover concludere che il fallimento dei piani di stimolo è dovuto a grandi quantità di fondi non impiegati.
Naturalmente, questo sarà fatto a spese della efficienza economica del denaro speso.
Per tutte queste ragioni, il nostro team stima che questi due piani avranno un impatto marginale sulla evoluzione dela crisi in USA e Cina. Temporanemente e marginalmente contribuiranno a rallentare la disoccupazione crescente.
Fino all’autunno del 2009 almeno, contribuiranno a rallentare il passo del declino economico in queste due nazioni. Ma in fin dei contri, la risultante sarà un significativo aumento del debito pubblico USA [a questo riguardo segnaliamo un nostro recente articolo sul sommesso annuncio di default degli USA da parte di Barack Obama ed una traduzione di un GEAB report precedente sul tema inevitabile default degli usa], e in una forte riduzione delle riserve finanziarie cinesi.
Nel settore della politica economica e dello sviluppo economico, il tempo non si puo’ comprare.
Ed in una crisi sistemica, il tempo è proprio il fattore determinante.
Si conclude qui la seconda parte del report. A breve la terza parte.
(Visto l’elevato numero di siti, blog e forum che ripubblicano il nostro materiale senza citare la fonte, vi ricordiamo che, se avete apprezzato il nostro contributo, potete ripubblicarlo a patto che siano citati e mantenuti attivi il link agli articoli orginali: l’uscita dalla cornice di riferimento e la barriera della capacità di assorbimento)