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Italia: +1,1% produzione industriale intitolano oggi molti quotidiani.
Tutti a festeggiare: la crisi è finita. Per la serie "crisi del 29 – crisi attuale, le pompose dichiarazioni" anche il solito Trichet dichiara che l’economia ripartirà nel 2010.
Al di là della propaganda economica, i lascia rapidamente spazio a dati ben diversi.
Risulta invece che lo striminzito +1,1% italiano dei titoloni dei giornal non è altro che la classica sceneggiata napoletana (gli affezionati lettori napoletani ci consentiranno il termine), infatti:
- Il famoso 1,1% in più è dato dall’indice destagionalizzato della produzione industriale, che mostra la tendenza mese su mese (quindi rispetto al mese precedente) in cui sono eliminate le oscillazioni a breve termine – le cosiddette fluttuazioni stagionali.
- Lo stesso indice negli ultimi tre mesi è sceso del 9,3%.
- Negli ultimi 12 mesi ha perso un drammatico 25,4% come indice grezzo
- Negli ultimi 12 mesi ha perso il 24,2% come indice corretto per gli effetti di calendario
Si tratta del calo peggiore dal 1991.
Tutti a prendersi per il culo per un +1,1% quando in realtà siamo davanti ad un -25%.
Aggiungiamo che
- l’indice grezzo di produzione di autoveicoli è calato ad aprile del 31,2% rispetto ad un anno fa
- nei primi quattro mesi dell’anno è stato del 37,9%.
Ehi guarda, un’economia che funziona.
Passiamo ad altro.
Germania: crolla export aprile -28,7%, peggior calo dal 1949
In calo le esportazioni tedesche del 28,7% ad aprile 2009 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. E’ il peggior dato della storia della Repubblica Federale Tedesca dalla sua fondazione nel 1949.
Pesano in particolare le esportazioni verso gli USA, in caduta del 30% circa rispetto all’aprile 2008.
Anche le importazioni hanno registrato un netto calo, pari al 22,9% in meno.
Russia e Cina: La Banca Centrale di Mosca ha annunciato che potrebbe ridurre i propri asset in Treasuries, del valore totale di mercato di almeno $140 miliardi. La scorsa settimana la Cina ha fatto sapere che si prepara a percorrere la stessa strada nei confronti del dollaro e i T-Bond americani. Da wall street italia. (grazie all’affezionato lettore tra i commenti per la segnalazione)
Svezia: interessante notizia da cui si tengono parecchio alla larga i nostri giornali (grazie alla segnalazione dell’affezionato lettore che si trova sul Baltico). La banca centrale europea presterà 3 miliardi di euro alla banca centrale svedese per coprire gli eventuali squilibri delle banche locali, troppo esposte sulla Lettonia e troppo a rischio in caso di default o svalutazione in Lettonia.
Qui la notizia completa (inglese).
Europa e USA: Mediobanca ha contato i salvataggi bancari in USA ed in Europa. Non sorprende che in cima alla singolare classifica del continente più disastrato dai banchieri ci siano gli USA, con 702 salvataggi 702. In Europa il numero di istituti di credito salvati si ferma a 45. Secondo la previsione di R&S Mediobanca, saranno però i cittadini europei a pagare il conto più salato, pari a 1100 miliardi di euro contro i soli 561 stimati per gli USA.
Tutto da vedere.
Ora, il gran finale…
USA: il deficit di bilancio degli Stati Uniti e’ salito a 189,7 miliardi di dollari a maggio, contro i 165,9 di un anno prima, e contro previsioni per 181 miliardi.
Il dato di maggio è il massimo storico.
Record anche per il deficit accumulato nell’anno fiscale in corso, a un passo dal trilione, pari a 991,9 miliardi per l’esattezza.