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Le grandi redazioni giornalistiche e i talk show più autorevoli hanno da sempre un unico comun denominatore, trattano esclusivamente argomenti di propaganda e questioni di secondo/terzo o quarto piano mentre sta crollando il mondo. E ciò come se tra i fatti più importanti da discutere ci fossero il sesso e le perversioni delle formiche rosse del Kilimangiaro. Durante i bombardamenti di Gaza ad esempio abbiamo visto quanto siano compatti e allineati i mass-media di ogni colore politico quando devono disinformare la popolazione su ciò che sta realmente accadendo. Durante momenti “più tranquilli” come l’attuale crisi economica invece la massima attenzione viene catalizzata su argomenti di cronaca nera molto popolari come: ubriaco investe tre persone, la sig.ra Pina cade dalle scale travolgendo mortalmente un cucciolo di Coker etc. etc.. Per fortuna che a tenere alto lo spessore intellettuale delle masse ci sono anche i talk show dove avremo la fortuna di sapere che tipo di abbigliamento indosseranno gli italiani all’estero durante le vacanze. E così “giustamente” accade che alcune “insignificanti” decisioni delle Banche Centrali come l’introduzione del tasso negativo d’interesse passino completamente inosservate.
La fonte della notizia è il sito istituzionale della Sverige Riksbank, la Banca Centrale Svedese .
La Banca Centrale Svedese ha ridotto i tassi di riferimento portando il Repo allo 0,25%, il più basso mai adottato dalla Banca di Svezia. Il Repo è il Pronti Contro Termine.
Allo stesso tempo il lending rate (il tasso cui la Banca Centrale presta alle Banche Commerciali) è stato portato allo 0,75% mentre il Deposit rate, ovvero il tasso che i depositanti prendono per i soldi depositati in Banca ( le Banche Commerciali per i soldi depositati presso la Banca Centrale) è stato portato al -0,25%!!
In pratica, se una Banca commerciale lascia i propri soldi presso la Banca Centrale deve pagare un aggio che verrà poi girato dalle prima sui suoi clienti. Ciò significa che su mille corone depositate presso un Istituto di Credito alla fine dell’anno ne ritroveremo solo 997,5.
Come prevedibile risultato di questo provvedimento avremo con ogni probabilità un’esplosione di Pronti contro Termine poiché da ora in poi su tutti i soldi depositati e rimasti inutilizzati gli svedesi dovranno pagare con una percentuale dei loro risparmi. Dietro il pretesto di una misura economica che avrebbe lo scopo di far ripartire l’economia attraverso il reinvestimento della ricchezza si sente molta puzza di bruciato perché i ricchi continueranno a versare i loro ingenti patrimoni nei paradisi fiscali mentre il ceto basso e quello medio avranno solo due possibilità: o affidare i loro risparmi agli investimenti “sicuri” che propongono i banchieri o vedersi decurtare periodicamente e sistematicamente una parte dei loro soldi dal conto in banca.
Questa mossa della Banca Centrale svedese molto probabilmente serve ai banchieri come test per misurare la reazione popolare a questo tipo di provvedimenti. Inoltre, da come hanno fatto passare la notizia in sordina è chiaro che vogliono evitare sia il panico che la corsa agli sportelli. La norma entrerà in vigore mercoledì prossimo mentre il verbale del CdA della Banca Centrale sarà diffuso il 16 luglio quando buona parte degli svedesi sarà in vacanza per le ferie.
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