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Segnalate tempestivamente da una affezionata lettrice scorrettamente informata, vi proponiamo le nuove pompose dichiarazioni di Trichet, che si vanno ad aggiungere al già ricco e tragicomico assortimento gentilmente offerto dal suddetto governatore della banca centrale europea da un anno a questa parte.
Basta infatti un briciolo di rimbalzo per gridare alla ripresa, come fa TGcom (grassetti nostri):
Forse ancora per molti a sorpresa arrivano ultimi dati in trend positivo per Germania e Francia.
Per Parigi +0,3% il Pil nel secondo trimestre (resta in negativo a -2,6% su base annua), mentre per i tedeschi si parla di +0,3% nel secondo trimestre, dunque come i francesi, ma di -5,9% su base tendenziale. Insomma, il trimestre ultimo vede le due nazioni riguadagnare in termini di dinamica del prodotto interno lordo il segno più.
Come dire in pratica che si riparte davvero.
Già…
La parola a Trichet ora.
Recessione mondiale al punto di svolta
Ecco alcuni stralci dal bollettino della BCE, da AGI via Yahoo news.
Sebbene il livello di incertezza rimanga elevato, vi sono crescenti segnali che la recessione mondiale stia raggiungendo il punto di svolta
[…]
i recenti risultati delle indagini suggeriscono che il ritmo di contrazione stia chiaramente diminuendo
[…]
ci si attende che l’attivita’ economica rimanga debole nella restante parte dell’anno, benche’ il ritmo di contrazione si stia riducendo nettamente
[…]
effetti avversi ritardati […] si concretizzeranno nei prossimi mesi, tra i quali l’ulteriore deterioramento del mercato del lavoro
[…]
Le significative azioni di stimolo adottate in tutte le principali aree economiche dovrebbero sostenere la crescita sia nell’area euro che a livello mondiale
Uhm.
Giusto ieri però…
Il momento peggiore della crisi
…ci informava wallstreetitalia che il membro finlandese della Bce Liikanen dichiarava due giorni fa che l’economia globale sta attraversando il momento peggiore della crisi ed i prossimi mesi mostreranno se l’area Euro ha superato il momento più critico.
Ehi, come cambia l’economia in un paio di giorni..
Liikanen poi ha il coraggio di accennare quello che migliaia di blog, siti ed esperti indipendenti continuano a ripetere:
quando la crescita ripartirà all’interno dell’area Euro, la Bce si troverà di fronte alla difficoltà di drenare la liquidità immessa nel sistema.
Già.
Non solo la BCE, aggiungiamo noi.
Comunque la rflessione di Liikanen è rilevante perchè un membro della BCE, non un blogger o un think tank indipendente, afferma chiaramente che l’ondata di moneta stampata e pompata nel sistema economico da Fed e BCE in questi mesi ha sì contribuito a rinviare di qualche settimana il crollo delle grandi banche d’investimento ed il collasso del sistema economico nel suo complesso, ma ora puo’ provocare qualche problema, per usare un eufemismo.
Tamponata l’emergenza, la liquidità va infatti ritirata dal sistema.
Altrimenti arriva l’inflazione, come ben sanno gli affezionati lettori.
Il ritiro della liquidità è un’operazione complessa, dolorosa e di non facile applicazione nel breve periodo, perchè comporta inevitabilmente un rialzo dei tassi che provocano a loro volta un raffreddamento dell’economia.
E dunque…
- Se la liquidità non viene ritirata, provoca inflazione.
- Se viene ritirata, strangola l’economia e affossa la ripresa.
Una bella trappola per gli stregoni del modello macroeconomico neoclassico.
Forse abbiamo un problema, houston?
(Per chi non fosse a suo agio con i concetti di inflazione e deflazione e tassi vari, è sempre disponibile la nostra trilogia Inflazione – Deflazione : Parte 1 – Inflazione | Parte 2 – Deflazione | Parte 3 – Come fronteggiare )
Passiamo ora alle notizie dal mondo reale che la BCE dimentica e la stampa allineata preferisce sacrificare in favore delle interessanti notizie sul calcaitore russo colpito dal fulmine…
(già.)
Spagna in deflazione record
Peggiora lo stato di salute dell’economia spagnola con un clamoroso tasso di deflazione del 1,4% su base annua, raggiunto il record storico.
Ce ne dà notizia ansa oggi.
USA, nuovo record pignoramenti immobiliari
Altri record storici di pignoramenti immobiliari Usa: 360.149 persone sono state dichiarate a luglio insolventi o si son visti pignorare casa.E una famiglia americana su 355 ha ricevuto un’ingiunzione di sfratto. Lo rileva l’apposita agenzia governativa. L’aumento dei pignoramenti trascina al ribasso i prezzi immobiliare. Nel secondo trimestre il prezzo medio di una casa e’ crollato del 15,6% a 174.100 dollari, il livello piu’ basso dal 1979.
(Da wall street italia che cita sempre ansa.)
Repubbliche baltiche, PIL in caduta 20%
20% in meno rispetto all’anno precedente il PIL lettone
22,4% in meno rispetto all’anno precedente il PIL lituano
16,6% in meno per il PIL estone sempre rispetto all’anno precedente
Quanto al rating, S&P ha declassato i rispettivi paesi così:
- Estonia da A ad A-
- Lettonia giù a BB
- Lituania già declassato a Marzo a BBB
praticamente a pochi passi dal cassonetto della spazzatura.
da Baltic business news
E il resto sono pompose dichiarazioni.