di

Felice Capretta

Pignoramenti USA in crescita, l’onda anomala dei pignoramenti è in arrivo.
Già.
Prima però non possiamo notare che l’impareggiabile Tgcom ha già ripreso la sua forma smagliante e torna a proporci “notizie” di cui avremmo fatto volentieri a meno.
Che dire del titolo che campeggia tra le news del mondo “Nude in Metro, fotografo denunciato”?
Pare infatti che un fotografo avrebbe scattato 10 foto ad una modella nuda nella metropolitana di New York. In particolare,

Una sessione di foto è stata particolarmente movimentata. Mentre Hyman faceva spogliare una ragazza all’interno di un vagone della metro pieno di passeggeri, una donna ha urlato, mente un anziano signore ha cominciato a tremare, forse dall’emozione, nel vedere la modella senza veli.

Forse dall’emozione.
Forse.
Chi lo sa.
Perchè ci cambia parecchio la vita, questa cosa.
Forse sarebbe stato più utile ai lettori approfondire l’interessante novità sui pignoramenti dei mutui negli USA nel secondo trimestre. Swissinfo accenna qualcosa.
L’onda anomala delle insolvenze e dei pignoramenti
Risulta infatti che ancora una volta le insolvenze e i pignoramenti non arrestano la loro corsa. Già ai massimi storici negli ultimi 3 mesi hanno continuato a crescere.
La famosa onda anomala si intravede al’orizzonte
Secondo il report di Morgage Bankers’ Association, infatti:

  • Il 13% degli americani con mutuo sono in ritardo con i pagamenti o sotto pignoramento.
  • Nel solo mese di Giugno, la procedura di pignoramento è scattata per più del 4% degli americani con mutuo
  • il 9% non è riuscito a pagare una rata per almeno una volta.

Florida, Nevada e Arizona gli stati più colpiti. Anche questo dato non stupirà gli affezionati lettori, che, in questo articolo su cosa sono i mutui underwater , leggevano che proprio questi tre stati sono in testa alla classifica delle percentuali più alte di mutui underwater.
Dati rilevanti, ma la novità di questo trimestre è questa che segue..
Un terzo degli insolventi erano "sicuri"
Circa un terzo di tutti i pignoramenti sono sui mutui “Prime”, quelli cioè accesi da famiglie ritenuti sicuri e solvibili. Famiglie con lavori sicuri e ben pagati.
Nelle grottesche alchimie finanziarie create dagli apprendisti stregoni della finanza cartolarizzata si faceva a gara a chi estraeva dall’alambicco la formula matematica che rimandava più in là l’esplosione della bolla.
Una probabilità su seimila miliardi, una probabilità su un trilione, …
Queste formule, evidentemente sballate nonchè manifestamente prive di fondamento, si basavano comunque sull’assunto che esisteva una fascia di mutuatari di alta qualità, i cosiddetti “Primers”.
Questi mutuatari, con lavori sicuri e ben pagati, poco indebitati, avrebbero continuato a pagare il loro mutuo fino all’estinzione.
Questo garantiva un costante afflusso di liquidità nel sistema che avrebbe fatto girare l’ingranaggio anche in caso di difficoltà dei subprime.
Il mercato della casa non sarebbe mai entrato in crisi e i prezzi delle case sarebbero cresciuti costantemente, alimentando il meccanismo all’infinito.
Come dire: gli ultimi anni confermano che a wall street si sbagliavano. In tanti.

  • 1. Dalla fase conclamata della crisi, infatti, la disoccupazione si estende anche alle fasce più ricche.
  • 2. I pignoramenti aumentano e buttano altre case sul mercato, che fanno cadere ulteriormente il prezzo delle case che spinge i mutui verso l’underwater
  • 3. Il credito è bloccato e la crisi congela l’economia, portando altra disoccupazione
  • 4. Torna alla casella di partenza senza passare dal via.

E la liquidità continua a venir meno….
Vi ricorda qualcosa?
Ma soprattutto, il vecchietto avrà smesso di tremare?

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