Dal sito FAKIR-PresseAlternative
Le vrai CV de Roselyne Bachelot
di Pascale Pascariello et François Ruffin
Traduzione e Nota di Giuditta:
Questo articolo è la trascrizione di un’inchiesta radiofonica, in francese, su France Inter. Se volete ascoltarla ecco il link su La Bas Si J’y Suis.
Sul sito del Ministère de la Santé, Roselyne Bachelot ha dimenticato un dettaglio nel suo Curriculum Vitae: i dodici anni che lei ha passato al servizio dell’industria farmaceutica.
Ma cosa ha, esattamente, fatto per Soguipharm, IciPharma, AstraZaneca? Sarebbe stato più semplice chiederglielo…il problema è che una simile domanda la fa irritare e la fa (letteralmente) scappare a gambe levate…
Giovedì 5 novembre. Compariamo la biografia.
Ci annoiamo al lavoro, allora su Google digitiamo « Bachelot ». Per vedere un poco chi è.
L’influenza A l’ha messa sul davanti della scena.
Su Wikipedia è scritto: «Roselyne Bachelot-Narquin, nel 1980 ha occupato, prima di intraprendere la carriera politica il posto di delegato all’informazione medica per il laboratorio ICI Pharma dal 1969 al 1976, poi è stata incaricata delle relazioni pubbliche presso Soguipharm dal 1984 al 1989». Guarda, Guarda! Non lo sapevamo! ma bisognava esserne certi, no? Wikipédia riporta a volte notizie non vere…
D’altronde il suo C.V. ufficiale, sul sito del ministère de la Santé, non riporta per niente questi dati. Apprendiamo così molte cose interessanti, per esempio che « i suoi genitori erano medici specialisti in chirurgia dentale », che lei ha « approfondito le sue ricerche in spettrofotometria infrarossa », che è anche specialista in « l’influenza degli atomi metallici sui legami carbonio-idrogeno nelle molecole complesse», ecc. Ma nessuna conferma sui dodici anni che avrebbe – condizionale di rigore – passato al servizio dell’industria farmaceutica. Un vuoto.
Allora, chi dice la verità? Wikipédia o il Ministero della Salute francese?
Ma poi, inciampiamo su questo documento:
Il suo vecchio Curriculum Vitae, quando la signora era al Parlamento Europeo, nel 2004.
In alto, giusto sotto « née le 24 décembre 1946 à Nevers » (nata il 24.11.1946 a Nevers), si può leggere dettagliatamente la sua « attività professionale: Delegata all’informazione medicale per i laboratori ICIPharma dal 1969 al 1976. Incaricata delle Relazioni Pubbliche presso Soguipharm dal 1984 al 1989. »
Per averlo inserito nel suo C.V. doveva essere un orgoglio per lei, una prova che aveva lavorato per un’azienda…Allora perché nasconderla, adesso?
Perché dimenticare questi dodici anni? Perché questa omissione, quando lei stessa promette «la trasparenza la più totale sarà seguita scrupolosamente»? Perché questo silenzio, quando la legge obbliga agli esperti a dichiarare i loro conflitti d’interesse?
Il più semplice sarebbe stato di domandarlo a lei stessa. Ci abbiamo provato. ci siamo incaponiti, anche.
Venerdì 6 novembre. La poca comunicazione… della comunicazione.
– Ufficio stampa di Roselyne Bachelot, buongiorno.
– Scusi. vi chiamo per informarci sul percorso professionale della signora ministro, nei laboratori farmaceutici…Roselyne Bachelot è stata veramente delegata all’informazione medica presso ICI Pharma dal 1969 al 1976?
- Sareste così gentile di inviarmi un e-mail, per favore?
Inviamo un mail e richiamiamo.
– Ufficio stampa di Roselyne Bachelot, buongiorno.
– Vi chiamo per sapere: se la signora Bachelot è stata veramente « delegata all’info. medica presso ICI Pharma…?
– Boh. No, non ho questa informazione. Volete che io chieda al consigliere della stampa di richiamarvi?
– Si, d’accordo!
Domenica 8 novembre. Rappresentante farmaceutica a Bouguenais.
In attesa, contattiamo il senatore del partito di sinistra François Autain, originario della Loire-Atlantique, come Roselyne, egli ha dei ricordi su «Madame Bachelot »: – L’ho incontrata, nell’esercizio della mia professione e della sua; io ero medico generalista nella periferia di Nantes, a Bouguenais, e lei era rappresentante di un laboratorio farmaceutico, AstraZaneca; mi aveva vantato la qualità dei prodotti di questo laboratorio e me ne aveva parlato con molta competenza ed entusiasmo. Non sono sorpreso di vederla, oggi, assumere delle così alte funzioni, perché mi aveva impressionato per l’abilità con la quale lei conosceva il dossier di quella medicina.
Sul sito pharmactua.com (l’informazione in linea per i registi e gli attori del mondo della salute) ci informa che « Astra Zeneca sviluppa un nuovo vaccino contro il virus H1N1: 200 milioni di dosi sotto forma di spray nasale , un mercato di 2,3 miliardi per il gruppo»
Giovedì 12 novembre. Ministro sorridente, i media ridens.
E’ il gran giorno: « all’occasione dell’apertura dei centri di vaccinazione, Roselyne Bachelot-Narquin, ministro della salute e dello Sport, visiterà il centro di vaccinazione Auguste Renoir a Parigi. durante questa visita, il ministro si farà vaccinare contro l’influenza A (H1N1). »
Finalmente la incontreremo! Potremo farle le domande che ci assillano.
Canal plus, BFM, Europe 1, RTL, M6, sono tutti là.
Telecamere, microfoni, macchine fotografiche sono pronti, noi giornalisti ci spintoniamo per essere in prima fila.
Dall’altra parte della scena, la coreografia della futura vaccinata è ber diretta; piccola tavola in fondo, con un medico che aspetta di prendere conoscenza del dossier della sua paziente.
La scena è pronta, l’eroina arriva, e comincia a recitare la sua parte: « Voglio dire con forza ai miei concittadini che noi tutti dobbiamo farci vaccinare. Questa influenza presenta delle forme che possono essere molto, ma molto gravi, vi sono al giorno d’oggi 25 persone ricoverate negli ospedali di Parigi, fra cui 10 bambini che presentano delle forme estremamente gravi. », la solita storia.
La vaccinazione inizia: sollevando la manica, la ministra mima un inizio di strip-tease e dice: « Mi fermo qui! » incantati per così tanto humour, e dal suo sorriso, i giornalisti ridono.
Finalmente arriva il momento dell’intervista: « Madame Bachelot, i francesi sono diffidenti, perché?», «Madame la ministre, Jean François Coppé esita a farsi vaccinare: che gli direste per convincerlo? », ecc. Fino alla mia domanda:
« Madame Bachelot, è vero che voi siete stata portavoce per 12 anni di due laboratori farmaceutici? »
Il suo sorriso sparisce:
-Ah, sentite, è assolutamente…, veramente, questa accusa (!) è assolutamente ripugnante…
– Ma, erano veramente Ici pharma e Soguipharm ? »
Madame si arrabbia:
– Per 6 anni ho lavorato in un laboratorio farmaceutico come rappresentante medicale a 1000 franchi (ndt:150 euro) al mese e allo stesso tempo studiavo, per 6 anni; è la stessa cosa che rinfacciare a dei giovani, che lavorano da MacDonald, che vendono degli hamburger perché sono al servizio dell’industria agro-alimentare!
Roselyne Bachelot fugge allora dalla porta di servizio.
La reazione dei nostri colleghi, anche loro scontenti, non tarda:
« La signora non ha apprezzato!», «Ah, grazie, è andata via !», « Per fortuna che non hai fatto la tua domanda prima, se no lei sarebbe partita subito e non avremmo potuto dire niente! ».
Ma io li interrogo: – Lo sapevate?
– No, ma l’inchiesta sarebbe troppo lunga…
– Ma se basta solo leggere il suo C.V. di deputato europeo! Adesso che lo sapete, userete questa informazione?
– No. Non siamo venuti per questo. Siamo venuti per la vaccinazione.
In seguito ho riflettuto: se fossi eletto al parlamento europeo, non credo che metterei all’inizio del mio C.V., come "attività professionale": ho lavorato come cameriera da Mac Donalds…
E poi mancano all’appello quei 5 anni da " Incaricato delle Relazioni Pubbliche presso Soguipharm": forse non è più importante che del baby-sitting, o no?
Martedì 17 novembre. Propagandista di laboratorio.
« Incaricata delle relazioni pubbliche, è una denominazione dei lobbisti », ha detto Roger Lenglet che ha scritto Lobbying et Santé.
E’ un titolo inventato da Edouard Bernays, uno dei fondatori del lobbying, che diceva "esitavamo fra la parola propagandista ma non suonava bene, così abbiamo inventato relazioni pubbliche", questo consiste semplicemente ad ottenere presso gli eletti delle posizioni o delle leggi favorevoli agli interessi delle industrie che rappresentiamo. Dunque Roselyne Bachelot ha esercitato questa attività per conto del gruppo farmaceutico Soguipharm, è stata anche rappresentante farmaceutica per altri laboratori farmaceutici, e finisce per diventare ministro della salute.
Evidentemente è una cosa insana, poiché si può avere qualsiasi tipo di collusione, di complicità, per esempio le decisioni che sono prese nel quadro di una campagna di vaccinazione di massa, possono essere messe in dubbio e suscitare sospetti. Questa campagna non solo è stata controllata da esperti non indipendenti, poiché lavorano per l’industria farmaceutica. dunque vi è già un conflitto d’interessi, ma la ministra stessa si trova in una situazione che possiamo considerare sospetta.
La sorridente Roselyne Bachelot aveva lavorato come «lobbista» per l’industria farmaceutica? Non potevamo crederci: bisognava lavarla da ogni sospetto…
Martedì 17 novembre. Elogio alla trasparenza.
– Ufficio stampa di Roselyne Bachelot, buongiorno.
-Vi chiamo per il CV nei laboratori farmaceutici di Madame la ministre…
– Ah, si,
C’è dell’imbarazzo nella voce, Un’esitazione.
– Quando mi domandate cosa faceva il ministro fra il 1969 e il 1979, lei ha lavorato, ma non aveva per niente un posto di…come posso dire, aspettate, non aveva un posto strategico…
– Il titolo era "delegato all’informazione medica"…
– Il titolo esatto…, francamente, non lo posso dire, non conosco il titolo esatto…Riguardo la seconda data, lei ha lavorato presso Soguipharm, ma anche lì lei aveva un piccolo posto, insomma…Ha aperto con suo marito un laboratorio, infine…
– Ah lei stessa è stata imprenditore, aveva un laboratorio farmaceutico, allora?
Silenzio. Un lungo silenzio.
« Bah lei ha fatto…lei…bah, sapete non era un laboratorio farmaceutico come pensate voi… niente di simile. Lei era veramente, euhm…
– Era un laboratorio farmaceutico o no?
– Beh si. Ma non come pensate perché attualmente vi è una polemica su tutti questi che sono delle grandi firme. All’epoca, non era la stessa cosa. Capite cosa voglio dire?
– Secondo il suo C.V. lei lavorava mentre era deputata per il partito RPR, in particolare, sul tema dei farmaci…
– Qui ho l’impressione che passiamo in rivista tutto il suo passato. Non capisco dov’è l’inghippo? Ecco!
– Sarebbe più semplice avere un’intervista con Madame Bachelot, che ci spieghi in tutta trasparenza cosa ella ha fatto nei laboratori farmaceutici in questi due periodi delola sua vita.
– Si. Sicuramente. Ma, ammettetelo, c’è una cosa che io non capisco: possiamo aver esercitato delle funzioni nella nostra vita, va bene, ma allo stesso tempo si può sistematicamente rimettere in causa l’etica, la deontologia di una persona?
– Lei mi ha sentito in qualsiasi momento mettere in causa la deontologia irreprensibile di Madame Bachelot ?
– No, no!
– Quello che io trovo deplorevole è che ci sono quanto meno una decina di anni della sua vita, e nel momento in cui lei entra nel ministero, che sono stati rimossi dalla sua biografia ufficiale.
– Ma, ma io vedo la biografia di qualcuno. Dupont farà la stessa biografia, e non la farà alla stessa maniera. Non è assolutamente con lo scopo di nascondere qualcosa, ve lo assicuro.
No, non è possibile. Madame Bachelot lo metteva in avanti nelle sue biografie precedenti, ma adesso, nel momento in cui è ministro, veniamo a sapere che i suoi genitori sono dottori in chirurgia dentaria, che lei è specialista in spettro-fotometria infrarossa, che esiste il suo CV politico integrale, e che, puf, ci sono dieci anni della sua vita che spariscono.
– Questo è vero…
Mercoledì 18 novembre. Nessuna intervista per noi
Ultimo tentativo:
– Per caso Madame Bachelot accetta l’intervista, in tutta trasparenza, sulle sue attività nell’industria farmaceutica?
Insomma, è un no.
Ma Madame dovrebbe partecipare ad una trasmissione mattinale di Nicolas Demorand, su France Inter.
Siamo gelosi: perché Demorand e non noi?
Infine, va bene, non importa: questo «migliore intervistatore politico dell’anno» sicuramente poserà a Madame la ministra tutte le domande che fanno male, sull’indipendenza, la trasparenza, i conflitti d’interesse. E senza ombra di dubbio Madame scapperà dallo studio per la porta di servizio…