di
Ubi Morazzoni
E’ possibile un futuro che nasce dal passato, come un uroboros che si mangia la coda ?
Molti sanno bene, quanto la ritualistica esoterica sia preda di precisi protocolli e maniacale simbolismo, ma pochi sanno, che la vita politica, profondamente legata a questi ambienti, spesso ne subisce i dogmi.
Non è raro che dietro ad alcune tra le più importanti date storiche si celino numeri dall’importanza cabalistica ed altre volte alcuni episodi sono presagio di eventi già accaduti, e non stiamo parlando di eclissi o Nibiru, ma di un fatto che in questi giorni è sulle labbra di tutti..
Siccome io "NON SONO UN TERRORISTA" e tengo a questo blog, avendo letto delle preoccupanti misure precauzionali che il governo vuole prendere, in materia di Internet & dintorni, vi racconterò una storia, ma le conclusioni, questa volta, le dovrete trarre voi.
…e ora via, ho tolto le rotelle alla bici, vediamo come ve la cavate..
La mia storia narra di un personaggio autorevole, che tenne un gran discorso davanti ad una folta folla e di una persona che,
all’improvviso, senza farsi notare, riuscì a farsi strada nella calca, sino a giungere in prossimità del premier.
A questo punto il personaggio misterioso, si sporse verso il premier e gli porse le mani giunte a coppa, che oltre a celare falsa adorazione e supplica, nascondevano un piccolo revolver.
Proprio nell’istante in cui l’attentatore premette il grilletto, il premier venne richiamato da alcuni sostenitori che inneggiavano a lui, e mosse fieramente il capo verso costoro, la pallottola dunque, non trafisse il suo cranio ma scalfì solo la punta del suo naso.
Il premier era scosso e sentiva ancora bruciare la canna del revolver che poteva ucciderlo, tuttavia, intervenne prontamente, per impedire che la folla linciasse il suo presunto assassino.
L’attentatore venne subito arrestato ma una volta interrogato non disse una parola sul movente dell’attentato.
Poco dopo venne dichiarato pazzo e si suppose che fosse stato indotto al gesto, da qualche istigatore sconosciuto.
Alla fine di tutta questa vicenda, il "pazzo" venne allontanato dal mondo sociale e rinchiuso in un istituto psichiatrico, fino alla sua morte.
Beh quindi !? direte voi…
Allora io vi chiedo: Chi è il premier del racconto e chi l’attentatore ?
Per la soluzione, selezionate il testo qui sotto:
L’ attentatore era Violet Albina Gibson
Il premier era Benito Mussolini ( Il Duce )
Questa come altre, è la volta, dove spero davvero di sbagliarmi, ma il racconto continua, infatti…
Il giorno successivo all’attentato, Mussolini partì per la Libia e si mostrò alla folla presente a Tripoli, con una vistosa medicazione sul naso.
Alla fine, l’episodio venne usato come pretesto per giustificare varie strette legislative legate all’ambito della sicurezza nazionale, e segnò un importante passo verso l’avvento del fascismo.
Della serie butta male.. tutti in campana !!
Un ringraziamento speciale va ai lettori che preferiscono rimanere nell’anonimato, e che mi hanno ispirato e segnalato il materiale utilizzato per il presente articolo.
Addendum: Molti lettori mi stanno segnalando con insistenza questa foto tratta da Repubblica, cosa è l’oggetto metallico presente nella mano dell’uomo della sicurezza del premier ?
L’episodio se reale è altamente deprecabile, e mi dissocio da Tartaglia,
altrimenti…
a quando l’entrata in scena di Carlo Rambaldi ?
Inoltre, tornando all’increscioso episodio di questi giorni, non è con atti violenti che si risolvono i problemi, ma piuttosto, mettendo la X nella casella giusta, ricordo inoltre che non votando si vota ugualmente e si dona la preferenza a personaggi a cui, magari, non avevate intenzione di darla.
Per maggiori dettagli e considerazioni rimando i lettori a questo articolo scritto sul magazine Time
Rimando infine anche a questo interessante articolo comparso su RAI NEWS 24 Aggressione a Berlusconi. Luzi: il premier come Mussolini, non speculi sull’incidente. Il centrodestra: irresponsabile
e di conseguenza questo, dove il filosofo e senatore a vita Mario Luzi, è costretto persino a difendersi, unicamente per aver detto quanto pensa, senza lanciare alcuna sorta di Molotov, bomba carta, epiteto o qualsivoglia tipo di violenta provocazione:
Aggressione a Berlusconi. Luzi: troppe polemiche su di me
E’ proprio vero.. di questi tempi, la paranoia è un sacro mantra, e non sto parlando di complottisti e cospirazionisti vari, ma piuttosto degli "altri".
Non sarà mica che un uso prolungato e massiccio di quella STRAMALEDETTA COCAINA, porti a stati di allucinazione e paranoie !?