Di Solange Manfredi
La situazione è disperata, ma non difficile e il cittadino può ancora sperare.
E’ vero, abbiamo qualche piccolo problema con i vertici delle nostre forze dell’ordine:
• tutti i vertici della polizia condannati in appello per le violenze (ovvero gravi violazioni dei diritti umani) al G8 di Genova;
• Il generale dei Carabinieri Mario Mori sotto processo per favoreggiamento a Cosa Nostra;
• Il Generale dei Carabinieri Delfino sotto processo a Brescia per concorso in strage. Il Generale ha già una condanna in via definita inflitta nel 2001 per truffa aggravata riguardo al sequestro Soffiantini (avrebbe approfittato del rapimento dell’amico Soffiantini al fine di truffare alla famiglia la somma di circa 800 milioni di lire, prospettando falsamente che tale somma fosse utile ad ottenere la liberazione del loro congiunto sequestrato);
• Il Generale dei ROS, Giampaolo Ganzer, condannato a 14 anni di carcere per traffico e spaccio di stupefacenti (avrebbe creato e favorito i traffici di droga per poterli poi reprimere e, grazie ai risultati positivi, fare “carriera”);
• Il generale della Guardia di Finanza, oggi deputato del PDL, Roberto Speciale, condannato per peculato;
• Il Generale della guardia di Finanza e direttore del Sismi, oggi Consigliere di Stato, Niccolò Pollari indagato (ne è stato chiesto il rinvio a giudizio) per peculato (secondo l’accusa denaro, risorse umane e mezzi in dotazione al Sismi sarebbero stati utilizzati per attività non istituzionali, ovvero per creare dossier illegali su cittadini italiani. Nel merito dei dossier la Procura non ha potuto indagare perché il governo ha posto il segreto di stato). Recentemente la responsabilità di Pollari non si è potuta accertare neanche nel processo sul sequestro a scopo di tortura di Abu Omar grazie alla nuova legge sul segreto di stato emanata dal Parlamento;
• Il direttore del dipartimento di protezione civile e commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Campania, Bertolaso, indagato per traffico illecito di rifiuti e truffa ai danni dello Stato, per corruzione nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti del G8 alla Maddalena, poi spostato all’Aquila;
Si, è vero, abbiamo anche qualche piccolo problema in altri settori.
Nell’ambito della politica se dovessimo citare tutti i politici condannati, sotto processo o indagati, dovremmo fare un articolo di 30 pagine, partendo dal Presidente del Consiglio per passare ai politici di calibro nazionale nonché regionale e locale.
Nell’ambito della finanza l’ex Governatore di Banca d’Italia, Fazio è sotto processo per aggiottaggio, insider trading e ostacolo alle attività di vigilanza (che per un governatore della Banca d’Italia non è male); ai vertici della finanza abbiamo pluri-indagati e le operazioni spregiudicate operate dalle banche hanno messo il paese in ginocchio.
Nell’ambito dell’imprenditoria i nostri “capitani” di industria sono riusciti in pochi anni a depredare e distruggere aziende che erano dei veri gioielli. Negli ultimi 10 anni la crescita economica del nostro paese si è ridotta del 72% e e la capacità di crescita della produzione industriale italiana è diminuita di oltre due terzi; ma vediamo i lati positivi: i cinesi sono contenti degli investimenti che facciamo nel loro paese, e ciò non può che migliorare i nostri rapporti con la Cina.
Nell’ambito della giustizia siamo alla stregua di paesi del terzo mondo, basti pensare che in Italia violare i diritti umani, diritti alla base di ogni democrazia, non è riconosciuto come un atto eversivo dell’ordine democratico, come conferma la sentenza n. 106/2009 della Corte Costituzionale. Per la Corte non sussiste carattere eversivo nell’atto di sequestrare a scopo di tortura una persona, in quanto il carattere eversivo è: “rappresentato dalla sua necessaria preordinazione a sovvertire le istituzioni della Repubblica, ovvero a recare offesa al bene primario della personalità internazionale dello Stato”. Detto in altri termini: fate ciò che vi pare della popolazione basta che non tocchiate il “palazzo”.
Oltre a ciò, dal 2006, grazie alla legge n. 85 che ha depenalizzato le figure di attentato agli organi costituzionali, si rischia una pena più severa a rubare una valigia in aeroporto che a fare un golpe.
Ed infatti, grazie alla legge 85, nulla hanno rischiato i nostri politici quando l’8 agosto 2008, ratificando all’unanimità il Trattato di Lisbona, hanno ceduto ad un organismo estero e in maniera assolutamente incostituzionale, la sovranità sul nostro stato.
Dunque, ricapitolando, abbiamo:
– uno stato che tratta con la mafia;
– politici che vengono eletti grazie ai voti degli affiliati ad organizzazioni criminali e che cedono la sovranità sul nostro stato ad organizzazioni straniere;
– reparti investigativi d’eccellenza che si creano da soli i reati per poi reprimerli e così far vedere che sono efficienti;
– forze dell’ordine che massacrano ragazzi e creano prove false;
– servizi segreti che spiano, sequestrano a scopo di tortura e studiano come neutralizzare, anche con eventi traumatici, cittadini solo perché simpatizzanti della parte politica avversa;
– La Corte Costituzionale che afferma non sussistere carattere eversivo dell’ordine democratico sequestrare un uomo a scopo di tortura;
– vertici della finanza che rifilano titoli tossici ai risparmiatori, gettando sul lastrico migliaia di famiglie, perché chi deve vigilare non lo fa;
– capitani di industria che depredano e distruggono aziende sane, privatizzando i profitti e socializzando le perdite.
Ma il cittadino può ancora sperare. Sì, può ancora sperare di andare bene di corpo…