DI RADY ANANDA
Global Research
Commento sul rapporto "Case Orange"
Durante un simposio internazionale, che si è tenuto dal 28 al 29 maggio 2010 a Gand, in Belgio, gli scienziati hanno affermato che “la manipolazione del clima tramite la trasformazione dei cirri non è né un falso allarme, né una teoria cospirazionista”. Si tratta di un problema reale, che persiste da circa sessanta anni. Malgrado le modifiche ambientali ‘ostili’ siano state bandite dalla Convenzione delle Nazioni Unite nel 1978, oggi il loro impiego ‘benigno’ viene accolto con entusiasmo, perché considerato una fonte di salvezza contro i cambiamenti climatici e la scarsità di acqua e cibo. Il complesso militare-industriale potrebbe trarre beneficio dal controllo del clima.
Secondo quanto affermato dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale nel 2007, “negli ultimi anni è calato il supporto alle ricerche sulle modifiche climatiche, e si è manifestata la tendenza a agire in maniera diretta, attraverso progetti concreti”.
L’unico complotto riguardante la geoingegneria è che gran parte dei governi e delle industrie si rifiutano di ammettere pubblicamente ciò che è evidente a tutti. La valutazione della ricerca può essere fatta da chiunque ne abbia interesse e sia in grado di destreggiarsi nei meandri delle riviste scientifiche. Quindi, mentre da un lato si inizia a parlare maggiormente del tema, dall’altro si sente la mancanza di chiarezza pubblica. In fondo, viene presentata una breve lista di episodi di cloud seeding (inseminazione delle nuvole), a partire dal 1915.
[Nel 1915, il ‘fabbricante di pioggia’ Charles Hatfield, cercando di provocare un temporale, devastò gran parte della campagna della città di San Diego.]
Nominate in modi diversi (geoingegneria atmosferica, manipolazioni climatiche, gestione della radiazione solare, cuscinetti chimici, inseminazione delle nuvole, moltiplicazione della forza climatica), le irrorazioni aeree tossiche sono normalmente note come scie di condensazione. Si tratta di una delle diverse tecniche di modifica climatica, pratica largamente diffusa e generosamente finanziata
Il simposio è stato ospitato dal gruppo Belfort, che negli ultimi sette anni ha lavorato per accrescere la consapevolezza sulle irrorazioni aeree tossiche, e ha visto la partecipazione di gruppi di sensibilizzazione sulle scie di condensazione provenienti da Grecia, Germania, Olanda, Francia e Stati Uniti. Il 29 maggio, il gruppo Belfort ha pubblicato cinque video [1], e nello stesso giorno il regista Michael Murphy (“Environmental Deception and What in the world are they spraying”) [2] e l’ingegnere aerospaziale Coen Vermeeren [3] hanno fatto la presentazione più drammatica.
Il Dott. Vermeeren, della University of Technology di Delft [4], ha presentato una relazione scientifica di 300 pagine intitolata “CASE ORANGE: Contrail Science, Its Impact on Climate and Weather Manipulation Programs Conducted by the United States and Its Allies” [“Caso Orange: la scienza delle scie di condensazione, l’ impatto sul clima e programmi di manipolazione climatica degli Stati Uniti e dei loro alleati”, ndt] [5].
La relazione, preparata per il gruppo Belfort da un gruppo di scienziati, è stata presentata in maniera anonima. È stata inviata alle ambasciate, alle agenzie stampa e ai gruppi di interesse di tutto il mondo, affinché si stimolasse il dibattito pubblico.
Nel documento si parla dell’HAARP, ovvero “High Frequency Active Auroral Research Program” [“Programma di ricerca sulle radiazioni aurorali attive ad alta frequenza”, ndt] [6], un impianto militare per la ricerca sulla manipolazione ionosferica, elettromagnetica, sui campi elettrostatici e su altri sistemi in grado di modificare l’ambiente.
Per ragioni di tempistica, le conseguenze che l’inseminazione delle nuvole avranno sull’ambiente e sulla nostra salute non vengono considerate. Il rapporto Case Orange, invece, ne parla, come anche gran parte degli oratori al simposio di Belfort. Delle ricerche poco approfondite rivelano che è in corso un dibattito tra i ricercatori per quanto riguarda la tossicità delle scie chimiche, ma non si sa se si tratta di un rapporto 50-50 o 99-1.
Le scie di condensazione sono scie chimiche
Il Case Orange rifiuta il termine “scie chimiche”, perché associato ai seguaci delle teorie cospirazioniste. L’unico documento attendibile che lo utilizza è lo “Space Preservation Act H.R. 2977” [“Trattato per la Preservazione dello Spazio”, ndt] del 2001, introdotto dal rappresentante democratico dell’Ohio Dennis Kucinich [7]. L’ H.R. 2977 mirava a proibire l’impiego di armi esotiche tossiche in grado di danneggiare il clima, il tempo atmosferico, la tettonica e i sistemi biologici. Nella prima versione del decreto si faceva specificatamente riferimento alle scie chimiche, ma nella seconda versione no. Tuttavia, nessuna delle due versioni è stata approvata come legge.
Gli autori preferiscono definire il fenomeno con il termine “scie di condensa persistenti”, dal momento che le scie di condensa sono scie chimiche. L’espressione “scie di condensa persistenti” distingue le scie che contengono additivi capaci di alterare il tempo, da quelle emesse dagli aerei, che scompaiono dopo pochi minuti.
Il Case Orange rifiuta anche qualsiasi forma di misantropia dietro le scie di condensa persistenti. Il documento dimostra che la geoingegneria è operativa al 100%, ma nega che essa venga utilizzata per far ammalare le persone, dato che: 1) le agenzie di sanità pubblica hanno a cuore gli interessi della collettività; 2) l’andamento dell’economia dipende dai consumatori. Gli autori sembrano non essere a conoscenza dei numerosi casi di scontro tra le industrie farmaceutiche e le agenzie di sanità governative. Quest’ anno, si è parlato di un rilevante conflitto di interessi sulle pagine della nota rivista “British Medical Journal”, che ha alimentato il sospetto che l’influenza H1N1 e i vari vaccini fossero una truffa [8]. Gli autori non credono nemmeno che la gente malata servirà a favorire la crescita economica, in un sistema sanitario capitalistico.
Il Dott. Vermeeren ha tenuto un discorso introduttivo e uno conclusivo, ma per quasi un’ora intera ha dato informazioni già scritte nel Case Orange. Lui stesso ha ammesso l’esistenza delle scie di condensazione.
“Sappiamo che le scie chimiche esistono, in quanto utilizziamo gli spray, come quelli usati per le coltivazioni, e sappiamo che essi vengono utilizzati anche per ragioni militari. Pertanto, le scie chimiche non sono una novità. Siamo consapevoli della loro esistenza.”
LINK: Discorso del Dott. Coen Vermeeren al simposio, pomeriggio, Prima parte del video (inizio al 35° minuto), 29 maggio 2010.
“Manipolazioni del tempo attraverso la formazione di scie di condensazione… esistono e sono pienamente operative”
Il Case Orange cita materiale accessibile a tutti, che dimostra che la geoingegneria opera da almeno 60 anni. Utilizzata come arma dal Regno Unito ad Amburgo, durante la seconda guerra mondiale, è stata riutilizzata in Vietnam dagli Stati Uniti. Le controversie circa il suo impiego, rivelate dal giornalista investigativo Jack Anderson, sono state trattate alle udienze del Senato nel 1972, durante le quali gli ufficiali militari hanno negato l’uso di tecnologie di inseminazione delle nuvole. In seguito, una lettera privata del Segretario della Difesa Melvin Laird diceva che la testimonianza era falsa, e che lui stesso, stranamente, non aveva idea di cosa stesse accadendo [9].
Le tecniche di modificazione ambientale (EnMod) sono state bandite da un trattato nel 1978. La Convenzione delle Nazioni Unite sulla proibizione dell’uso militare o di altra ostile natura delle tecniche di modificazione ambientale ha segnato la fine di tali programmi [10] (gli autori del Case Orange sembrano non essere a conoscenza di questo divieto internazionale, dato che è una delle loro raccomandazioni).
Comunque, con il proliferare delle notizie circa l’innalzamento della temperatura del pianeta, l’incremento della popolazione e il degrado delle risorse idriche, si sta assistendo a un crescente interesse verso le EnMod. (Vedere, ad esempio, “Top economists recommend climate engineering” [“I più grandi economisti consiglianol’ingegneria climatica”, ndt], del 4 settembre 2009 [11] e “Top science body calls for geoengineering plan B” [“Le più grandi organizzazioni scientifiche fanno un appello al piano B della geoingegneria”, ndt], dell’1 settembre 2009 [12]).
[L’equipaggio del “progetto Stormfury” del 1963. Notare la particolare parte anteriore del Douglas DC6-B, appositamente realizzata per il cloud seeding (dal Case Orange).]
Cercando di riproporre una tecnologia ormai superata, il Case Orange parla di alcuni brevetti statunitensi. Ad esempio, gli autori descrivono un brevetto del 1975, il “Powder Contrail Generation” [13], per l’invenzione di:
“uno specifico apparato di generazione di scie di condensazione, che produce polveri sottili, in grado di disperdere vari tipi di composti. Il materiale usato per l’inseminazione delle nuvole … è composto per l’85% da particelle metalliche e per il 15% da silicio colloidale e gel di silicio, in modo da produrre una scia di condensazione stabile, con un periodo di permanenza che varia da una a due settimane”.
Nel 2009, i ricercatori hanno pubblicato “Modification of Cirrus clouds to reduce global warming” (“Modificazione dei cirri per ridurre il riscaldamento globale”, ndt), in cui venivano proposti due metodi di distribuzione per la stessa proporzione di particelle, con la medesima capacità di permanenza di una o due settimane [14].
Il Case Orange tratta anche un brevetto del 1991 della Hughes Aircraft Company [15], che:
“afferma più volte l’intenzione di ridurre il riscaldamento globale attraverso l’inseminazione della stratosfera con ossido di alluminio… ossido di torio… e sostanze Welsbach…”.
Il report fa notare che lo scenario mostrato dall’ IPCC, (Gruppo Consulente Intergovernativo sul mutamento climatico) nel 2001 condivide le stesse intenzioni del brevetto della Hughes Aircraft del 1991. Nel 1997, la Hughes è stata assorbita da Raytheon, un appaltatore nel settore della difesa, che ha anche acquisito la E-systems e i brevetti della HAARP.
Il Case Orange rende evidente che Raytheon rischia di controllare il tempo, cosa che gli autori considerano ripugnante, trattandosi di una società privata. Loro suggeriscono di far causa alle società private piuttosto che ai governi. Ma i subappalti sono molto comuni per i governi e gli enti, soprattutto per l’esercito degli Stati Uniti. Il confine tra i governi e le grandi e potenti società, non è che una linea sottilissima, ignota alla popolazione civile. Allo stesso modo, è indifferente se sono i governi o le grandi società a spruzzare nell’aria nanoparticelle di metalli, prodotti chimici e biologici. Il protettivismo degli autori nei confronti dei governi non ha alcun senso.
Secondo il Case Orange, la geoingegneria ha beneficiato della paura causata dal riscaldamento globale. Si sta dando una spolverata ai vecchi brevetti, e l’interesse privato rischia di ottenere consistenti guadagni, ora che il Cap and Trade è stato considerato inutile nelle riduzione dei gas serra (nonostante i legislatori lo stiano ancora valutando, dato che il programma potrebbe diventare una fonte di guadagno: si dice che Al Gore sia diventato miliardario proprio grazie ad esso).
Dal 2007, il miliardario Bill Gates ha speso almeno 4,5 milioni di dollari nella ricerca sulla geoingegneria [16]. Poiché la riduzione delle emissioni non alletta l’industria, la geoingegneria rappresenta un ‘piano B’, in risposta ai cambiamenti climatici e alla scarsità d’acqua. Vediamo meglio in cosa consiste questo piano: aumentare il livello di inquinamento nei cieli e nelle acque per controbilanciare l’inquinamento industriale, senza però ridurre quest’ ultimo.
Il garante dei diritti umani e ambientali, ETC Group, descrive il momento che stiamo vivendo [17]:
“Il lancio della geoingegneria come ‘piano B’ si sta realizzando con abilità: prestigiosi comitati di esperti sponsorizzati da gruppi autorevoli, valanghe di articoli nelle riviste scientifiche di gennaio, e, soprattutto nei paesi nordici, schiere di politici in preda al panico, che annuiscono nervosamente agli appelli degli scienziati per la “necessità di trovare un piano B”.
L’ETC Group rivela che il maggior consulente in materia di geoingegneria di Gates ha escogitato un piano per aumentare di cento volte la ricerca nella gestione delle radiazioni solari, “da 10 milioni di dollari a 1 miliardo di dollari in dieci anni”.
Di sicuro, molti garanti, ultimamente, hanno lottato per discutere della scarsità di acqua potabile. “Alla fine di luglio 2010, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite voterà un’importante risoluzione proposta dal governo boliviano, che, secondo quanto riportato da Food and Water Watch, vorrebbe che l’acqua potabile e la sanità diventassero diritti umani” [18].
Il tempo come forza moltiplicatrice: dominare il tempo entro il 2025
Il Case Orange è connesso a un documento dell’aeronautica militare degli USA del 1996, “Weather as a Force Multiplier: Owning the Weather in 2025” [19] per vari aspetti (come i programmi di emissione di spray dei governi, i provvedimenti per l’uso di composti chimici, le corrette nomenclature usate nei manuali delle compagnie aeree e gli appelli degli economisti a ricorrere all’ecoingegneria), per sostenere la sua nozione di “gran coinvolgimento del governo in progetti per il controllo del clima”.
“Owning the Weather in 2025” fornisce una linea del tempo dell’uso di tecnologie EnMod, in collaborazione con la Weather Modification Association (WMA), una società governativa che promuove l’utilizzo benefico delle modifiche ambientali [20]
2000 Introduzione di specchi ionici, in grande aumento dal 2008;
2000-2025 Uso di sostanze chimiche per l’inseminazione delle nuvole, da parte dell’aviazione civile (nonché militare);
2004 Creazione di nuvole intelligenti grazie alle nanotecnologie, con un esponenziale dal 2010;
2005 Introduzione di ‘polvere di nerofumo’.
Malgrado il Case Orange screditi la scarsità della ricerca nelle EnMod, nel 2009 la WMA ha dichiarato la sua posizione riguardo la sicurezza dell’inseminazione delle nuvole tramite lo ioduro d’argento, citando 36 rapporti di ricerche dal 1970 al 2006 [21]. Nel 2007, l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) ha pubblicato una dichiarazione che includeva le “Guidelines for the Planning of Weather Modification Activities” (“Linee guida per la Pianificazione delle attività di Modificazione Ambientale”, ndt), riconoscendo che le moderne tecnologie di modifica del tempo, malgrado iniziate nel 1940, sono ancora oggi emergenti [22]. La OMM non condivide che la ricerca venga abbandonata a favore dell’azione.
Nonostante citi la WMA, IL Case Orange non fa alcun riferimento alla posizione e alle ricerche del gruppo. E neanche nomina la OMM, l’agenzia delle Nazioni Unite, il cui portale sulle modifiche climatiche è accessibile dal suo sito.
Alla fine della sezione “The bare necessity of geoengineering through cloud generation for survival of the planet” (“La stretta necessità della geoingegneria attraverso le generazionedelle nuvole per la sopravvivenza del pianeta”, ndt) (5.2.7), il Case Orange afferma:
“La nostra equipe di ricercatori è giunta alla conclusione che i programmi di controllo climatico, supervisionati dalle forze militari, ma approvati dai governi, vengono implementati tacitamente, in modo da evitare il peggio, cosa che ovviamente nessuno si augura. I due strumenti chiave sono il controllo della temperatura attraverso la generazione di nuvole artificiali, e la manipolazione della ionosfera tramite i riscaldatori ionosferici”.
“Entrambi sono essenzialmente strumenti militari, che hanno la possibilità di divenire offensivi se necessario. Comunque, dato che molti riscaldatori ionosferici sono installati in varie parti del globo, si presume che ci sia un’intensa collaborazione tra i governi, affinché entro il 2025 si raggiungano due obiettivi: controllare il tempo atmosferico e quindi il pianeta”.
Il documento riportava le seguenti immagini, fornite da un ex meteorologo dell’ Ontario Weather Service”, che mostrano le emissioni di spray in Europa il 6 dicembre 2008.
“Le emissioni sembrano essere organizzate in maniera logica e l’Europa intera è coperta per un periodo di 3 giorni” scrivono gli autori. Le immagini seguenti riguardano i giorni dal 3 al 5 gennaio 2010:
Il Case Orange è d’accordo sul fatto che i cambiamenti climatici rappresentino un problema che va trattato. Per quanto riguarda il Climategate, gli autori sostengono che l’ Università dell’East Anglia abbia deliberatamente manipolato i dati sul clima per preparare la popolazione mondiale a un futuro in un pianeta più caldo.
Inoltre, parlano di ricerche che confermano la tesi che i cambiamenti climatici sono un problema reale. Durante i tre giorni di blocco della maggior parte degli aerei, in seguito agli eventi dell’11 settembre, gli scienziati hanno notato un aumento della temperatura di 1,1 °C [23]. Si tratta di un aumento incredibile, in considerazione di un lasso di tempo tanto breve. L’incidenza delle accuse contro l’inseminazione delle nuvole è aumentata in maniera esponenziale da quel giorno.
Il documento del 1996, “Owning the Weather in 2025”, fornisce agli scettici del cambiamento climatico una panoramica su cosa aspettarsi nel 21° secolo:
“L’attuale trend demografico, economico e ambientale creerà delle tensioni mondiali che daranno la spinta necessaria per trasformare l’abilità di cambiare il clima in capacità. Negli Stati Uniti, le modifiche climatiche diventeranno probabilmente parte di una politica di sicurezza nazionale con applicazione sia domestica, sia internazionale. Il nostro governo intraprenderà tale politica a vari livelli, a seconda dei suoi interessi”.
Raccomandazioni
“Le scie di condensazione perenni, comunque, hanno un impatto devastante sugli ecosistemi del pianeta e, in generale, sulla qualità della vita”. Il Case Orange si unisce all’appello dell’esperto di geoingegneria di Bill Gates e della OMM, riguardo la necessità di nuovi progetti di ricerca sull’impatto sulla salute umana e sull’ambiente.
Il Case Orange raccomanda anche una maggiore informazione pubblica sulle attività di EnMod, nonché il rispetto delle leggi dell’aviazione civile.
In risposta all’interesse del mondo politico alla geoingegneria, come mezzo per controllare i cambiamenti climatici e garantire la disponibilità idrica, degna di nota è la moratoria proposta dalla sottocommissione scientifica della “Convenzione delle Nazioni Unite sulle Biodiversità” del 14 maggio 2010 [24]. La proibizione dei programmi EnMod ‘benefici’ sarà discussa alla Decima Conferenza delle Parti, che si terrà a ottobre a Nagoya, in Giappone.
Il Case Orange afferma che Cina e Russia hanno ammesso apertamente l’inseminazione delle nuvole, mentre gli Stati Uniti negano. Gli Usa consentono la sperimentazione all’aria aperta di sostanze chimiche e armi biologiche, ma non nel rispetto della legge citata dagli autori, secondo la quale il segretario della difesa può fare sperimentazioni e prove che prevedono l’uso di composti chimici e agenti biologici sulla popolazione civile.
Diritto Dubblico degli Stati Uniti, Legge 95-79, Titolo VIII, Sez. 808, 30 luglio 1977.
Codificata come 50 USC 1520, al Capitolo 32 “Chemical and Biological Warfare Program”, la Legge di Diritto Pubblico 85-79 è stata abrogata dalla Legge 105-85 nel 1997. al suo posto è stata introdotta la 15 USC 1520, che, comunque, permette la sperimentazione all’aria aperta di composti chimici e biologici, e conferisce al presidente il potere di ignorare gli avvisi e le considerazioni sulla salute pubblica per ragioni di sicurezza nazionale [25]. Gli autori del Case Orange, quindi, non sbagliano quando affermano che tali programmi, negli Usa, sono legali.
Epilogo
Avendo ascoltato teorie complottistiche per una vita, ho esitato a fare ricerche in materia di scie chimiche, mantenendo un certo scetticismo. Ho cambiato idea a marzo: era l’ora di pranzo e mi trovavo in un parcheggio con altre 30 persone, quando ho visto di persona due jet che inseminavano le nuvole. Qualcuno ha scattato delle foto col cellulare:
Le scie sono rimaste per ore, e si distinguevano notevolmente dalle altre nuvole. Da quel giorno ho iniziato a guardare il cielo e ora sono in grado di dire quando si verificano fenomeni di cloud seeding. Spesso si vede una foschia bianca al posto del cielo azzurro, anche quando le scie di condensazione perenni sono invisibili.
Pochi giorni fa mi è stato inviato un link ai video del simposio di Belfort, con la presentazione del rapporto Caso Orange fatta dal Dott. Vermeeren. Per quattro ore non ho staccato gli occhi dallo schermo. In quel momento ho deciso di dedicarmi seriamente alla questione. Per chi si è avvicinato da poco alla questione, il Case Orange è un documento molto informativo; tutte le ricerche serie sul tema rivelano che ciò che dicono questi ‘filosofi del complotto’ è vero: stanno riempendo il cielo di gas spray e ce lo tengono nascosto.
Scoprire che sul sito dell’ Organizzazione Meteorologica Mondiale c’è la scritta “Weather Modification” mi ha scioccato. Leggere che sono contrari al fatto che i governi stiano continuando con le operazioni, invece di fare più ricerca, ha confermato ciò che pensavo. E ciò è stato pubblicato nel 2007!
Quindi, malgrado nessuno ce lo dica, le informazioni sono disponibili pubblicamente anche ai ricercatori alle prime armi.
Entrare in gioco così tardi mi ha fatto guadagnare comprensione per gli altri. Per secoli i leader dell’esercito hanno affermato che piove sempre dopo una dura battaglia, ma approfittare di tali potenziali, senza provocare un diluvio come quello del 1915 a San Diego, non è stato facile. Ho scoperto altre storie come questa durante le mie ricerche: uragani, guerre agricole, alluvioni distruttive e debris flow. Non c’è da stupirsi che ci siano tanti libri sul tema. Non c’è da stupirsi che sia stato scritto un saggio di 3000 parole.
Le scie di condensazione non sono un falso allarme; ho passato un sacco di tempo alla ricerca di fonti nuove. Il record è stato raggiunto con le notizie sugli inizi del moderno programma EnMod. Se la sua nascita viene fatta risalire al successo della Gran Bretagna del 1943, quando utilizzò le window (fogli di alluminio tagliati precisamente a un quarto della lunghezza d’onda del radar) per confondere i radar nemici, il programma vanta 67 anni. Una lunga storia da mantenere segreta a molte persone; ciò si riflette negativamente sulle tradizionali fonti di informazione, che teoricamente dovrebbero svelare le disonestà del governo.
Una breve panoramica sul fenomeno del cloud seeding.
Il cloud seeding, come progetto di ricerca militare degli Stati Uniti, è iniziata nei primi anni ’30, secondo quanto affermato dal professor James R. Fleming del Colby College [26]. Prima del 1915 non si erano verificati successi nel tentare di provocare la pioggia.
1915 Per porre fine a una lunga siccità, San Diego chiamò il noto ‘fabbricante di pioggia’ Charles Hatfield, il quale sosteneva che l’evaporazione del suo composto segreto, sopra a delle torrette di legno, avrebbe attratto le nuvole. San Diego fu ripagata con un diluvio di 17 giorni, che ha prodotto circa 70 cm di acqua. L’acquazzone mortale spazzò via più di 100 ponti, rese tantissime strade inaccessibili, distrusse le vie di comunicazione e lasciò migliaia di persone senza casa [27].
[San Diego, 1915: il temporale di Charles Hatfield distrusse una diga, provocando dozzine di morti.]
1943 “Il primo uso operativo delle window risale al luglio 1943, quando Amburgo venne devastata da un bombardamento aereo. Gli schermi radar furono infastiditi dai riflessi delle window e la difesa aerea venne completamente accecata” [28].
1946 Vincent Schaefer, della General Electric, sganciò circa 3 Kg di ghiaccio secco in una nuvola fredda sopra il monte Greylock nel Berkshires, causandone un aumento esplosivo [29].
[La tempesta di ghiaccio secco di New York nel 1946 (Life Magazine)]
1947 I meteorologi australiani hanno ripetuto con successo l’esperimento [30].
1949 “Progetto Cirrus”: Il premio Nobel Irving Langmuir e il ricercatore della General Electric Vincent Schaefer riempirono con quasi 300 grammi di ioduro d’argento un cannello ossidrico, facendo cadere miliardi di litri di pioggia su metà Nuovo Messico, da un deserto vicino Albuquerque [31].
1950 Il meteorologo di Harvard, Wallace Howell, inseminò i cieli di New York con ghiaccio secco e fumo di ioduro d’argento, riempendo quasi del tutto i bacini idrici cittadini [32].
1952 L’ “Operazione Cumulus” del Regno Unito si concluse con un totale di piogge di 250 volte superiore al normale, provocando morti e distruzioni [33].
1962-1983 “Operazione Stormfury”, un programma di modifica degli uragani, ebbe successo nella riduzione dei venti fino al 30% [34].
1966-1972 Il progetto “Intermediary Compatriot” (poi rinominato “Popeye”) ha avuto successo nell’ inseminare le nuvole di Laos. La tecnica divenne parte delle operazioni militari di Cambogia, Vietnam e Laos, dal 1967 al 1972, secondo quanto rivelato da Jack Anderson nel Washington Post, il 18 marzo 1971 [35].
1986 Grazie all’inseminazione delle nuvole, l’ aeronatica sovietica riuscì ad evitare che il disastro di Chernobyl raggiungesse Mosca; Belarus, invece, venne colpita [36].
[Il razzo del tempo della Cina (ImpactLab, 2008)]
2008 Il governo cinese ha usato 1104 missili per l’inseminazione delle nuvole, per eliminare la minaccia pioggia in occasione della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Pechino [37].
2009 L’aureola di Mosca. Il Case Orange cita questo evento come prova dell’inseminazione delle nuvole, ma altri sospettano che si tratti di un fenomeno elettromagnetico. Le autorità russe hanno detto che era solo un’illusione ottica [38].
Questa non è una lista completa; ovviamente esistono moltissimi volumi dedicati al tema.
NOTE: La lista completa delle note e delle fonti è disponibile al link originale dell’articolo. N.d.r.
Titolo originale: "Atmospheric Geoengineering: Weather Manipulation, Contrails and Chemtrails"
Fonte: http://www.globalresearch.ca
Link
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di STEFANIA MICUCCI