Traduzione di un articolo di J Burgermeister (si ringrazia Giulia per la collaborazione).
E’ indetta per il prossimo 29 agosto una protesta contro la detenzione del giornalista e attivista polacco Rafal Gawronski in una prigione a Gdansk.
Gawronski è stato arrestato un mese fa all’esterno del Palazzo Presidenziale a Varsavia. Inizialmente è stato detenuto senza accuse ufficiali in una prigione della capitale, ed è stato riferito che la polizia ha tentato di alterare il protocollo per nascondere la natura illegale del suo arresto.
Gawronski stava investigando il disastro aereo di Smolensk. Un notevole numero di polacchi è convinto che i vertici del governo polacco siano stati assassinati in un incidente aereo premeditato con l’obiettivo di consegnare le strutture economiche e politiche del paese al dominio dell’industria bancaria e farmaceutica internazionale.
Il primo ministro Donald Tusk ed il neo-presidente Bronislaw Komorowski sono stati oggetto di critiche per avere omesso di indagare sul disastro aereo, e per essersi affrettati a nominare funzionari legati al Fondo Monetario Internazionale ed alla Deutsche Bank in ruoli cruciali all’interno della banca centrale.
Una croce che sorge davanti al Palazzo Presidenziale è assurta a simbolo della battaglia per la verità sulle cause del disastro di Smolensk ed è divenuta il fulcro di importanti manifestazioni di protesta.
Interessante anche il commento del blogger che cura il sito monitorpolski.wordpress.com, che qui di seguito traduciamo
Sono in contatto con Rafal Gawronski, mi ha chiamato ieri dalla prigione. Per almento tre settimane ha subito un trattamento repressivo, gli hanno persino negato la possibilità di farsi una doccia quando a Varsavia c’era una temperatura tra i 30 e i 33 gradi.
E’ stato poi trasferito a Gdansk e si suppone che debba lasciare quella prigione il 15 settembre. Non gli sono state notificate nè le accuse nè la sentenza e stanno cercando di forzarlo a firmare falsi rapporti di detenzione. Inoltre, cosa che è davvero importante, egli è dennuto dalla polizia militare, il che è illegale. E ci sono testimonianze e foto.