Qui di seguito la traduzione (a cura di Giulia) dell’articolo di Rachel Quigley Jab that could put a stop to stress without slowing us down, pubblicato sul Daily mail il 2 agosto 2010, con intercalati alcuni commenti [tra parentesi quadre]. A seguire un video di Alex Jones sul tema.
Il vaccino che potrebbe bloccare lo stress senza rintontirci
Dimenticatevi dei rimedi tradizionali a base di yoga, meditazione o pillole. Secondo gli scienziati, curare lo stress cronico prossimamente potrebbe diventare facile come farsi un’iniezione.
[Un rimedio per adesso in fase sperimentale, ben poco testato, di cui non si possono conoscere assolutamente gli effetti a lungo termine, viene presentato in maniera ben poco obiettiva sotto una luce, come una possibile conquista del progresso scientifico, migliore persino delle pillole sintetiche ovvero degli psicofarmaci; migliore in che senso però, nel senso che otterrà lo stesso disastroso risultato di quelle droghe ma con un effetto che si protrae vita natural durante? Potrebbe essere la droga perfetta che impedisce ai cittadini-sudditi di sentirsi stressati o preoccupati per ciò che subiscono da parte delle istituzioni senza però che ne vengano minate le capacità lavorative?]
Gli accademici dichiarano di essere ad un passo dallo sviluppo del primo vaccino anti-stress – una singola iniezione che ci aiuterebbe a rilassarci senza rallentarci.
Dopo 30 anni di ricerca nelle cure contro lo stress, il Dr Robert Sapolsky, professore di neuroscienze all’Università di Stanford in California, è convinto che sia possibile alterare la chimica cerebrale per determinare uno stato di "calma focalizzata".
[Alterare la chimica del cervello? Lo hanno fatto per quasi un secolo con gli psicofarmaci riducendo come zombie milioni di persone in tutto il mondo]
(didascalia della foto: Il futuro: la cura per lo stress potrebbe essere convertita in un vaccino e determinare grandi cambiamenti nella società. Foto realizzata con modelli)
Il professor Sapolsky sostiene di avere allo studio una formula geneticamente modificata che renderebbe superfluo il ricorso alle terapie di rilassamento o alle medicine.
Lo stress cronico, da non confondere con le semplici preoccupazioni quotidiane, è collegato a malattie che vanno dal diabete agli infarti. Il professor Sapolsky, che per primo ha osservato i danni prodotti dallo stress negli animali selvatici in Kenya, ha studiato gli ormoni detti glucocorticoidi, che fanno parte del sistema immunitario e contribuiscono a combattere il cancro e le infiammazioni.
Tutti i mammiferi producono questi ormoni, che li aiutano a fronteggiare una situazione di pericolo – spesso con la fuga.
Ma secondo quanto osservato dal Dr Sapolsky, mentre una zebra è in grado di interrompere l’azione di queste sostanze non appena è scampata all’attacco di un leone, l’uomo moderno non solo produce troppi glucocorticoidi in risposta alle situazioni di allarme quotidiane, ma è anche incapace di interromperne l’effetto successivamente.
[Si sarà mai chiesto questo egregio professore il perché l’uomo sia incapace di interrompere tale produzione di glucocorticoidi? Non sarà forse perchè vive in un ambiente che non è più a sua misura, dove lo stress è artificialmente indotto da una società alienata ed alienante? E per questo dovremmo cambiare artificialmente il funzionamento di un delicato equilibrio biochimico aggredendolo con armi bio-tech? Non sarebbe molto più giusto e sensato impegnarsi per un radicale cambiamento sociale?]
Lo scienziato afferma che tale ormone diventa tossico sia biologicamente, distruggendo le cellule cerebrali e indebolendo il sistema immunitario, che socialmente, quando le persone continuano a comportarsi in maniera collerica con amici e familiari ad ore di distanza dalla fine dell’originaria causa di tensione.
[Esistono delle ottime tecniche per la gestione di un dialogo non violento coi propri simili, tecniche che permettono il controllo delle emozioni, esiste la PNL, alla meditazione, lo yoga; si tratta di tecnioche consolidate, sperimentate e senza effetti collaterali. Vedi anche i libri di Guarire e Vivere senza ansia di David Servan]
Dopo alcuni iniziali intoppi, il team di Stanford ha adattato un virus dell’herpes al ruolo di vettore all’interno del cervello di geni "neuroprotettivi" ingegnerizzati, per neutralizzare gli ormoni "canaglia" prima che possano provocare danni. Il virus al momento sembra funzionare sui topi.
[Credo sia il caso di nutrire più di un dubbio sulla ricerca di "terapie genetiche" finora rivelatesi più dannose che utili, vedi il caso della morte di una donna di 36 anni usata come cavia per un terapia genetica contro una leggera forma di artrite al ginocchio!]
"Ad essere onesto, mi sorprendo ancora che funzioni", ha recentemente dichiarato alla rivista Wired il professor Sapolsky.
Lo stesso ha avvertito che ci vorranno anni per i test sugli umani, ma ha aggiunto: "Abbiamo dimostrato che è possibile. Abbiamo ridotto il danno neurale causato dallo stress."
[Ma non avete misurato il danno psichico immagino.]
La settimana scorsa, un collega della Stanford University, che definisce il potenziale vaccino "l’iniezione di Sapolsky", ha detto:
"Negli esseri umani questo virus ingegnerizzato manderebbe in corto-circuito la reazione neurale causata dallo stress, cioè quella perdurante sensazione di tensione che segue ad una situazione di crisi.
Farebbe sentire le persone più rinfrancate e pronte a reagire ad un ulteriore minaccia, in modo da mantenere i propri impulsi, ma con una calma più focalizzata piuttosto che con il cattivo umore e la cattiva digestione".
["Farebbe sentire più rinfrancati", dicono, ma gli esperimenti vengono fatti con dei topi che non possono raccontarti quello che sentono nè spiegarti che emozioni provano o quali danni mentali possa avere causato questa "cura".]
"Questo potrebbe cambiare la società." Il lavoro preliminare del Dottor Sapolsky è stato pubblicato lo scorso ottobre dall’Istituto della Sanità Americano.
Naturalmente, fino a quando il vaccino non sarà completato, quelli che si sentono stressati dovranno ricorrere a rimedi più testati e convalidati.
La settimana scorsa, il professor Sapolsky ha lasciato Stanford per praticare la sua personale "cura provata" contro lo stress: ha chiuso la sua posta elettronica per passare il mese di agosto con la sua famiglia.
[E bravo, quella sì che è una tecnica che funziona!]
Seconda parte del video
Terza parte del video
NB: per quanto nutra dei dubbi sul reale ruolo di A. Jones pubblico questi video invitando i lettori ad una visione critica. Molte informazioni fornite in tale video in ogni caso sono accurate anche se la nostra interpretazione può essere differente.
Qui sotto alcuni link forniti da Alex Jones per validare le sue affermazioni:
http://www.infowars.com/food-the-ulti…
http://www.infowars.com/new-york-time…
http://www.prisonplanet.com/establish…
http://www.infowars.com/oxford-bioeth…
http://www.infowars.com/category/feat…
Altri video di Alex jones sul medesimo tema e sottotitolati in italiano li trovate qui:
Bioingegneria nei Vaccini, Acqua e Cibo – Sub ITA
Bioingegneria nei Vaccini, Acqua e Cibo –parte2