Tre bambini muoiono in Bangladesh poche ore dopo la vaccinazione contro il morbillo, a pochi giorni di distanza dalla tragica morte di 4 bambini indiani che hanno iniziato a sentirsi male pochi minuti dopo la vaccinazione contro il morbillo (sempre lo stesso vaccino contro il morbillo, coincidenza?).
Dall’articolo qui sotto tradotto pare si possa addebitare la loro morte ad una confezione di vaccino multidose non ben conservata. Ma se anche fosse questa davvero la causa della morte ci si dovrebbe chiedere come mai sia possibile che il cinismo degli operatori sanitari arrivi a somministrare a bambini di dieci mesi una dose di vaccino prelevata da una confezione non ben conservata.
Tuttavia ci si dovrebbe chiedere come mai questo Programma Espanso di Immunizzazione portato avanti dalla sanità bengalese preveda la vaccinazione di bambini di dieci mesi. Se il vaccino contro il morbillo con virus vivi non dovrebbe essere somministrato a bambini di età inferiore ai 9 mesi dal momento che esso normalmente non riesce ad immunizzare questi bambini, a causa della presenza degli anticorpi trasmessi dalla madre, è facile ipotizzare che anche a 10 mesi un bambino, se è ancora allattato al seno potrebbe avere ben poco bisogno di tale immunizzazione, e che se proprio contraesse la malattia il decorso sarebbe più benigno. Ma le campagne di vaccinazione di massa non guardano in faccia nessuno e non fanno distinzione tra bambini che ricevono ancora anticorpi tramite il latte materno e bambini che non succhiano più il latte della madre.
Un’altra cosa importante che si evince dall’attenta lettura dell’articolo è che tale campagna di vaccinazione contro il morbillo portata avanti all’interno del Programma Espanso di Immunizzazione prevede la somministrazione di vaccini al mercurio, dal momento che i vaccini multidose non possono conservarsi adeguatamente senza che venga aggiunto il pericoloso thiomerosal.
Appare quindi palese a ben vedere chel’EPI, il Programma Espanso di Immunizzazione è l’ennesimo Programma di Avvelenamento di Massa. Ma da chi dipende questo famoso programma? Leggendo tra le righe dell’articolo già lo si intuisce, ma una piccola ricerca su internet permette rapidamente di sapere chi sta dietro all’EPI, le Nazioni Unite tramite la loro Organizzazione Mondiale della Sanità, quell’ente recentemente salito all’onore delle cronache per gli squallidi conflitti di interesse tra i suoi funzionari e consiglieri e le grandi aziende produttrici di vaccini.
La conferma del fatto che l’EPI sia un programma di vaccinazione di massa sotto l’egida dell’OMS la si ha da questa pagina sul sito ufficiale dell’OMS (ovvero WHO, se utilizziamo la dicitura internazionale in inglese) http://www.wpro.who.int/sites/epi/. Qui sotto lo screenshot della pagina in cui è messa in evidenza anche la pubblicità ai tossici vaccini contro l’influenza suina.

Appare così chiaro perché siano stati nominati, all’interno della commissione d’inchiesta che deve indagare sulla triste vicenda, ben due funzionari dell’OMS più il supervisore distrettuale dell’EPI, ovvero un funzionario che fa da supervisore ad un programma dell’OMS e che in fin dei conti riceva lo stipendio grazie al fatto che l’OMS intraprende questi programmi di vaccinazione di massa. Tre dei sei membri della commissione d’inchiesta, ovvero la metà precisa, sono quindi legati all’OMS, l’organizzazione responsabile del Programma Espanso di Immunizzazione. Fin troppo ovvio il rischio che il controllore tenda ad assolvere il controllato dato che questo lavora per suo conto.
Qui sotto la traduzione dell’articolo 3 babies died within hours after they were vaccinated pubblicato il 3 settembre 2010 sul Daily Star/Asia News Network.


3 bambini muoiono poco ore dopo essere stati vaccinati

BANGLADESH – Tre bambini sono morti ieri nel giro di poche ore dalla vaccinazione contro il morbillo somministrata all’interno del Programma Espanso di Immunizzazione [Expanded Programme of Immunisation, EPI] all’ospedale della Comunità di Kalikapur dell’unione di Guabaria nel distretto di Hizla Upazila.
Le vittime sono state identificate come Toma, figlia di Profulla Dhali; Tisha, figlia di Pancham Kolu; e Pranto, figlio di Anil Kolu.

Pancham Kolu ha detto che l’assistente sanitario, che dirige la clinica, ha vaccinato i bambini mercoledì pomeriggio. Ella ha prelevato le dosi da un’ampolla rotta nonostante l’obiezione delle madri dei bambini, ha dichiarato [Pancham Kolu, il padre di una delle bambini morte – N.d.T.]
Più tardi, una volta tornate a casa, le madri hanno visto che bambini sonnecchiavano. Ben presto i bambini di dieci mesi sono stati preda di convulsioni ed hanno iniziato a vomitare ed a soffrire di diarrea.
Le madri hanno portato di corsa i tre malati al Presidio Sanitario di Hizla Upazila dove gli infanti hanno ricevuto un primo trattamento. Intorno alle 2.30 del mattino di ieri Toma ha esalato il suo ultimo respiro.
Pranto and Tisha sono stati trasferiti all’Ospedale Barisal Sher-e-Bangla dopo che le loro condizioni sono deteriorate ma entrambi sono morti lungo la strada per l’ospedale, hanno riferito le loro madri.
L’ufficiale sanitario di Upazila, Shuvangkar Baroi, ha ammesso che i tre sono morti dopo avere ricevuto le vaccinazioni dell’EPI [Programma Espanso di Immunizzazione].
Egli ha riferito che i vaccini dell’EPI per i 9 distretti delle unioni di Harinathpur, Memania e Guabaria erano stati preservati in un frigorifero in un punto di stoccaggio presso una farmacia di Alamgir Sardar.
Mercoledì mattina i nove assistenti sanitari delle comunità, tra i quali Taslima, hanno prelevato un’ampolla ciascuno per vaccinare dieci bambini per ogni ampolla, ha detto Mizanur Rahman, un funzionario dell’EPI del complesso sanitario di Hizla Upazila.
Il funzionario ha riferito anche che ancora non sanno come Taslima abbia prelevato un’altra ampolla dopo averne usata una per vaccinare dieci bambini e che tipo di vaccino sia stato iniettato ai tre altri bambini.
Taslima non ha voluto rilasciare commenti.
Anil Chandra Dutta, chirurgo civile del distretto di Barisal, riferisce che hanno istituito una commissione di inchiesta ed hanno visitato Kalikapur per raccogliere le prove e registrare le affermazioni dei testimoni.
La commissione è formata da sei membri ovvero dal Sostituto Chirurgo Civile dell’ASM Abdus Sattar, dai funzionari locali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Arifur Rahman e Mizanur Rahman, dal supervisore distrettuale dell’EPI Bazlur Rahman, dal pediatra Mahmud Hasan Khan dell’Ospedale di Barisal, e dal funzionario sanitario di Upazila, Shuvangkar Baroi.
Il medico Ahsan Habib, funzionario di Upazila Nirbahi, ha detto che dopo avere parlato con le famiglie delle vittime, egli ha chiesto alla polizia di indagare sull’incidente.
La polizia, aprendo un’inchiesta sui tre casi di morte innaturale ha spedito i tre corpi all’obitorio dell’ospedale di Barisal per l’autopsia, ha detto Rafiqul Hossain, dirigente della stazione di polizia di Hizla.

 

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