Dopo essermi abbondantemente documentato sui danni da vaccinazione anti-influenzale in Australia (appena possibile tradurrò almeno le parti più rilevanti di questo altro puntualissimo articolo) ho fatto una ricerca per avere notizie precise sulla composizione dei vaccini anti-influenzali che verranno distribuiti in Italia.
Ebbene sul sito del governo al momento non ho trovato niente; l’unica pagina in cui ho trovato menzione della parola composizione spiega in realtà solo da quali ceppi virali il vaccino dovrebbe proteggere: http://www.salute.gov.it/influenza/newsInfluenza.jsp?id=1160&menu=inevidenza&lingua=italiano (ma se qualcuno dei miei lettori scova qualche altro documento più peciso è pregato di segnalarmelo).
Cercando e ricercando però sono capitato su un documento della Società Regionale per la Sanità della Campania (ente privato che però opera a favore solo dell’ente pubblico Regione Campania, vedi la sua home page).
Dall’inizio di tale documento (CAPITOLATO SPECIALE, Fornitura di vaccini antinfluenzali Campagne vaccinali, 2010/2011 e 2011/2012) leggiamo che:
Il presente Capitolato disciplina le modalità relative alla fornitura di VACCINI ANTINFLUENZALI , per le campagne vaccinali 2010-2011 e 2011-2012 occorrenti alle Aziende Sanitarie e Ospedaliere della Regione Campania, per un importo presunto annuo pari a 4.407.534,90 oltre Iva ( Importo biennale 8.815.069,80 oltre Iva ). Le Campagne vaccinali antinfluenzali inizieranno non appena disponibile il nuovo vaccino a seguito di autorizzazione al commercio da parte delle autorità competenti. I tipi e le quantità dei vaccini sono elencati nell allegato B1 che forma parte integrante del presente Capitolato.
Ed ecco che nell’allegato B1 compare al secondo posto della tabella un
Vaccino antinfluenzale contenente gli antigeni annualmente determinati da OMS. Dosi vaccino inattivato adiuvato (MF59C1) in fiala-siringa – Quantità: 153.450 – Prezzo base d’asta 5.30
Benissimo è chiaro che in tale documento si prevede l’acquisto, per la sola regione campana, di di 153.450 dosi di vaccino adiuvato con MF59C1.
Vi dice niente? Non vi ricordate più la sigla con cui si indica il pericoloso adiuvante allo squalene e al polisorbato, già utilizzato nei tristemente noti vaccini contro l’influenza suina?
Visto che ci siamo vi fornisco il chiarimento dato al proposito da un medico sul sito medicitalia (http://www.medicitalia.it/consulti/Pneumologia/116564/Sogetto-a-rischio-influenza-a ):
quella sigla MF59C1 non e’ altro che un adiuvante che viene utilizzato per rendere la soluzione solubile e quindi iniettabile ed e’ costituito esattamente da: 9,75 mg di squalene; 1,175 mg di polisorbato 80; 1,175 mg di sorbitan trioleato; 0,66 mg di citrato di sodio; 0,04 mg di acido citrico ed acqua per preparazioni iniettabili.
Da notare che nel documento citato (il CAPITOLATO SPECIALE, fornitura di vaccini antinfluenzali) troviamo al terzo posto della tabella un
Vaccino antiinfluenzale contenente gli antigeni annualmente determinati da OMS. Dosi vaccino non adiuvato intradermico 15mcg confezionate il fiala siringa – Quantità: 15.000 – Prezzo base d’asta 5.30
Insomma si tratta di un vaccino perfettamente analogo al precedente ma con una sostanziale differenza, l’assenza dell’adiuvante. Il prezzo base d’asta è esattamente identico ma, e qui sta l’altra sostanziale differenza, ne vengono richieste solo 15.000 dosi, ovvero la decima parte di quello analogo contenente squalene.
Leggendo integralmente la tabella notiamo in realtà la presenza di altre 925.000 dosi circa di vaccini richiesti nei quali non è indicata la presenza di adiuvanti (non ci metterei però la mano sul fuoco che non ci sia nemmeno un poco di alluminio sotto forma di AlOH).
In totale avremmo quindi circa il 44% dei vaccini anti-influenzali contenenti squalene. In attesa di conoscere esattamente se contengono mercurio e/o altre sostanze pericolose (come certi antibiotici inseriti nella composizione del vaccino commercializzato in Australia, Gran Bretagna e Stati Uniti), questo è già un dato decisamente preoccupante.
Da notare poi che la Campania è una regione che conta circa 6 milioni di abitanti, e che le dosi totali di vaccino in quella tabella sono quasi un milione e settecentomila. Se fossero somministrate tutte arriveremmo ad una percentuale di persone vaccinate del 28%. E questo per una banalissima influenza, malattia che può portare gravi complicazioni solo in alcune ristrette categorie a rischio sembra quanto meno un enorme spreco di soldi.
Ma possiamo sospettare che, come nel caso dell’influenza suina, le ragioni siano bene altre.