Dal canale youtube di aluises traggo questo video "La Storia dei Cosmetici" nella versione italiana (più sotto nell’articolo trovate anche il testo integrale del video). Il video è stato realizzato all’interno del progetto didattico e di denuncia "the stuff of things" e viene raccontato da Annie Leonard per conto della Tides foundation & Funders workgroup for sustainable production and consumption.
Si tratta di un video molto interessante che tutti dovrebbero vedere , ed è per questo che ne ho predisposto una versione in formato .avi scaricabile da internet cliccando qui.
Il video però contiene una piccola grande pecca; in esso si afferma infatti che l’avvelenamento così perpetrato sia casuale invece che intenzionale (la corretta interpretazione di questo avvelenamento continuo, costante ed a 360 gradi, è ovviamente un’altra). Non è un caso forse che chi traduce e diffonde in Italia il video fa riferimento ad uno dei tanti gatekeeper che nasconde al popolo italiano il problema delle scie chimiche (con ciò non voglio biasimarli, fino a prova contraria posso sempre pensare e sperare che siano in buona fede).
Leggiamo infatti che hanno lavorato intorno a questa ottima versione italiana del video "La Storia dei Cosmetici" le seguenti persone:

Traduzione: Paolo Sindaco – Meetup Gli Amici di Beppe Grillo di Napoli
Doppiaggio: Alice – MoVimento Cinque Stelle Palermo
Montaggio Audio: Clay – MoVimento Cinque Stelle Palermo

Dal canale youtube di aluises traggo anche questi link che possono aiutarci a cambiare in meglio le nostre abitudini quotidiane:
http://www.biodizionario.it/
http://www.saicosatispalmi.org/
http://lola.forumup.it/
http://www.youtube.com/user/carlitadolce
http://ecolista.wordpress.com/2010/01/01/detersivi-alternativi-e-fai-da-te-per-la-casa/


Ed ecco la traduzione di Aldo Agutoli per Greenreport.
Questa è la storia del mondo ossessionato dalle cose. È la storia di un sistema in crisi. Stiamo buttando il pianeta nella spazzatura. Stiamo buttando noi stessi nella spazzatura e non ci stiamo neanche divertendo. La cosa buona è che quando iniziamo a capire il sistema iniziamo a trovare vari modi per intervenire e trasformare i problemi in soluzioni. Ma iniziamo dal principio. Posso dirvelo? Adoro il mio shampoo Panten Pro V. Di circa una dozzina di prodotti per la cura personale che uso ogni giorno è quello senza il quale non potrei vivere. Dice di dare ai miei capelli opachi "i riflessi per splendere".
Ma come fa? Me lo sono chiesto un giorno mentre mi insaponavo i capelli. Così ho letto gli ingredienti: Laurisolfato di sodio (Sodium laureth sulfate), Tetrasodio EDTA, Metilisotiazolinone. Che cosa sono? Ho fatto una ricerca ed è venuto fuori che il mio "Pantene" contiene sostanze chimiche cancerogene. E molti altri prodotti che abbiamo in bagno, dalla protezione solare al rossetto di mia moglie e addirittura il baby shampoo contengono anch’essi sostanze chimiche cancerogene o legate ad altri problemi come disturbi d’apprendimento, asma ma anche dannosi per lo sperma.
Come molti genitori ho provato a tenere al sicuro la mia famiglia ma adesso ho scoperto che il bagno è un campo minato di tossine. Cosa dobbiamo fare? Per trovare una risposta dobbiamo tornare su uno dei fattori chiave della nostra economia dei materiali: "Toxics in Toxics out". Se in fabbrica versi sostanze chimiche tossiche in un prodotto come il baby shampoo finisci con il fare… baby shampoo tossico, e nell’intossicare lavoratori, comunità, e, (toh!) bambini. Diamo quindi un’occhiata più da vicino a questa minaccia tossica, dove si annida nella nostra vita di ogni giorno: in bagno.
La donna media negli USA utilizza quotidianamente circa 12 prodotti per la cura personale, l’uomo medio circa sei. Ogni prodotto contiene almeno dodici sostanze chimiche. Meno del 20% delle sostanze chimiche usate in cosmetica sono state valutate sicure (dagli esperti di sicurezza industriale). E non conosciamo i loro effetti quando li utilizziamo.
Voleresti mai con una compagnia che verifica solo il 20% dei suoi aerei? Ovviamente non tutte le sostanze chimiche sono dannose ma non sappiamo quali. Alcune sono cancerogene, altre sono neurotossine e tossine della riproduzione, il che vuol dire che possono intralciare lo sviluppo cerebrale e riproduttivo degli animali. Ma… anche noi siamo animali! È come un esperimento gigante stiamo utilizzando queste misteriose sostanze chimiche e aspettiamo di vedere che succede.
Una cosa che dobbiamo sapere è che penetrano nel nostro corpo. Siamo tutti portatori di una certa dose di mercurio, liquidi ritardanti, triclosano e piombo. Anche i neonati stanno nascendo pre-inquinati. Ora, so bene che non possiamo vivere in un mondo senza piombo, ma lo devono per forza mettere anche nel rossetto di mia moglie? Non lo so, forse mi sbaglio, forse ho solo comprato il prodotto sbagliato.
Nei negozi la scelta sembra infinita. Posso trovare rossetti in 49 sfumature o shampoo per capelli troppo secchi, grassi, sottili, sfibrati o mossi. Ma cosa ci dicono sulle scelte realmente importanti? Come la scelta di prodotti sicuri? Viene fuori che la decisione più importante non avviene quando decido di prendere un prodotto dallo scaffale. Ma avviene quando le compagnie e i governi decidono cosa deve essere messo sugli scaffali. Ma chi sono queste compagnie?
Una tra le più grandi è la Procter&Gamble. Sono quelli che producono "Herbal essences" (essenze alle erbe), il secondo shampoo più venduto in America. Contiene sostanze petrolchimiche tossiche estratte dal petrolio. Da quando il petrolio è un’erba? Sulle etichette dei cosmetici espressioni come "alle erbe", "naturale" e addirittura "biologico" non hanno definizione legale. Questo significa che chiunque può mettere qualsiasi cosa in una confezione e chiamarla "naturale" e lo fanno.
T’immagini un prodotto ultravenduto chiamato "essenza petrolifera"? Rozzo. Ciò che dà ancora più fastidio è una crema lisciante per capelli destinata a bambine di 5 anni, e creme sbiancanti per la pelle. Queste sono supertossiche sia negli ingredienti che nel messaggio che danno su cosa sia la bellezza. Ma non solo. C’è Estee Lauder che offre l’opportunità di aiutare la ricerca sul cancro al seno! Opportuno! Ma aspetta… anche loro utilizzano sostanze chimiche cancerogene.
Non pensate che il miglior modo per Estee Lauder di combattere il cancro sia in primis smettere di utilizzare sostanze chimiche cancerogene? Quindi veramente ci tocca scegliere fra affermazioni senza senso sulle confezioni mentre questi marchi hanno la reale possibilità di decidere cosa va in quelle confezioni. Perché i produttori di questi cosmetici usano tutte queste sostanze tossiche? Cercano di avvelenarci?
No, stanno semplicemente lavorando su una mentalità anni ’50 quando la gente era totalmente travolta dal "vivere meglio grazie alla chimica". In quest’eccitazione si sono dimenticati di preoccuparsi dell’impatto sulla salute. Questo succedeva un po’ di anni fa ma loro continuano ad usare le stesse vecchie sostanze chimiche tossiche. Attualmente i grandi produttori di cosmetici sostengono che le dosi di veleno nei loro prodotti sono così piccole da essere innocue. Si! Forse se le usi una volta l’anno! Suppongo non abbiano mai notato che i loro prodotti vengono utilizzati e combinati con altri prodotti una volta al giorno: un po’ di sostanze tossiche sotto le ascelle, un altro po’ sui capelli e sulle labbra. Estetisti e parrucchieri ne sono a contatto tutto il giorno. Quindi l’industria è abituata a fare in questo modo e possono, poiché anche ora che i ricercatori hanno collegato i prodotti chimici che utilizzano a problemi di ogni tipo, non ci sono leggi per liberarsene.
Starai pensando: "Veramente? Ma dai! Nessuno si sta assicurando che le cose che ci spalmiamo su tutto il corpo siano sicure? No! La Food and drug administration (FDA, l’ente federale di controllo) non stabilisce la sicurezza dei prodotti di cura della persona o dei suoi ingredienti. Dal 1938 hanno vietato solo 8 di oltre 12.000 ingredienti usati in cosmesi.
Non sono neanche obbligati a indicare tutti gli ingredienti sull’etichetta. Questo è un esempio su cui possiamo essere tutti d’accordo, un ulteriore intervento da parte del governo sarebbe di grande aiuto!
La mancanza di regole lascia un buco enorme che l’industria cosmetica è fin troppo lieta di riempire. Hanno creato un loro comitato per auto-regolamentare i loro prodotti e l’osservanza alle loro "raccomandazioni" è volontaria! Così, l’industria cosmetica si fa le regole e poi decide se rispettarle o meno. Quindi capirai che non è colpa nostra se abbiamo tutte queste sostanze tossiche in bagno.
È un sistema totalmente guasto che ignora la semplice regola: Toxics in – Toxics out. Leggi più intelligenti forzerebbero le compagnie a sorpassare la mentalità degli anni ’50. E a capire come farci essere puliti e splendenti senza sostanze chimiche tossiche. Possono? Assolutamente! Molte società di cosmesi stanno già immettendo sul mercato prodotti più sicuri.
La "chimica verde" sta sviluppando sostanze studiate per essere prima di tutto sicure e non tossiche. I governi europei hanno richiesto la rimozione di molte sostanze chimiche tossiche e le compagnie hanno studiato come obbedire. Quando i cosmetici sono riformulati per essere sicuri e con un etichetta onesta possiamo finalmente sentirci a nostro agio con le scelte che facciamo nei negozi Possiamo scegliere capelli elastici o capelli folti, rossetti brillanti o matti.
Possiamo anche scegliere di sentirci belli senza utilizzare 20 prodotti. Ma sapremo che per qualsiasi cosa scegliamo, la scelta più importante, la scelta di essere sicuri e in salute, è stata già fatta.

 

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