DI
DANIEL TENCER
Raw Story
Un ex corrispondente della CNN dall’ Iraq che soffre di disordine da stress post traumatico rivela che i suoi datori di lavoro non gli permettono di mostrare le riprese di cio’ che lui descrive come i crimini di guerra delle truppe americane, come riportato da una fonte di notizie australiana.
Michael Ware, che e’ stato in Iraq per la CNN dal 2006 allo scorso anno, descrive l’incidente come ‘un piccolo crimine di guerra’, se si puo’ definire tale.
Nel 2007 Ware e’ stato con un gruppo di soldati americani in un piccolo villaggio in Iraq, che era controllato dai militanti di Al Qaeda. Ware ha detto che c’era un ragazzo per strada che portava con se un arma a protezione.
“Il ragazzo si avvicino’ alla casa dove si trovavano il giornalista ed i soldati americani che si stavano proteggendo a vicenda, ed uno di loro indirizzo’ una pallottola dritta nella nuca del ragazzino. Purtroppo la pallottola non l’ha ucciso” ha detto Ware all’agenzia australiana “Australian broadcasting Corporation” come citato dal “Brisbane Times”.
Ware ha dichiarato che il filmato dell’incidente e’ stato giudicato “troppo forte” per essere messo in onda dai capi della CNN.
Il Brisbane Times cita Ware:
“Abbiamo passato tutti 20 minuti ascoltando il suo respiro torturato finche’ e’ morto.
Ad un tratto..ho capito, che nonostante cio’ che stava capitando a quest’uomo davanti a me, ero stato piu’ preoccupato della composizione della foto, invece di tentare di salvare lui, o almeno di alleviare la sua morte.
In effetti ero indifferente, come erano indifferenti i soldati intorno a me, la cui indifferenza era cio’ che cercavo di catturare”.
Ware e’ divenuto “ossessionato” dalle immagini dell’incidente, guardandole continuamente, ha detto John Martinkus, un insegnante di giornalismo all’University of Tasmania, amico di Ware.
“Una parte di lui si chiedeva ‘come posso solo stare a guardare cosa succede?’ E’ stato davvero orribile, ha di fronte una scelta morale difficile, che ha dovuto e continua ad affrontare”, ha detto Martinkus.
Ware dice che il filmato appartiene alla CNN e che lui non lo puo’ distribuire.
Il cittadino australiano torna nella nativa Brisbane lo scorso dicembre per recuperare dal trauma di quasi 10 anni passati nelle zone di guerra (ha coperto le guerre in Iraq ed Afghanistan per conto del Time prima di iniziare a collaborare con la CNN).
I membri della sua famiglia hanno dichiarato al Brisbane Times che soffre di disordine da stress post traumatico che comporta “incubi, flashback, insonnia e sbalzi d’umore”.
Ware è stato anche rapito durante il periodo trascorso da corrispondente di guerra. Nell’incidente, ha raccontato al ‘Men’s Journal’ e’ stato rapito dai seguaci del signore della guerra di Al Qeda Abu Musab Al-Zarqawi.
Hanno trascinato Ware in un anonimo palazzo a Baghdad, appeso uno striscione, e stavano preparando la registrazione della sua esecuzione con la sua cinepresa – finche’ un suo amico iracheno, ex del partito Baath (socialista) ha insistito perche’ gli risparmiassero la vita. “non ho lasciato la mia stanza d’albergo per 3 giorni” ha detto “sono stato nauseato per settimane”.
Ware diventa cosi’ “l’unico occidentale ad essere catturato e poi rilasciato da parte di Al Qaeda in Iraq” riferisce l’emittente ABC in Australia.
Il corrispondente CNN e’ conosciuto da tanto come un polemico. Nel 2006, ha mandato in onda un filmato parziale di militanti che inseguivano ed ammazzavano truppe americane, spingendo l’allora segretario della difesa americana Donald Rumsfeld a dichiarare che “la CNN e’ stata usata per mandare in onda un film di propaganda nemica”.
Nel 2007, alcuni bloggers hanno accusato Ware di essersi intromesso nel corso di una conferenza stampa del senatore John McCain tenuta a Baghdad, che all’epoca stava preparando la corsa alla presidenza della Casa Bianca. Ware ha negato l’accusa, e Raw Story ha dichiarato che prove video sostengono l’affermazione di Ware.
Titolo originale: "CNN reporter: Network censored footage of Iraq ‘war crime’"
Fonte: http://www.rawstory.com
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20.09.2010
Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di JACKALOPE