DI
PASCAL SACRE’
mondialisation.ca
"L’Iran vorrebbe dotarsi di armi nucleari. E noi dobbiamo fare di tutto per impedirlo." In effetti, la maggior parte dei media e dei governi occidentali ci spingono a temere questa minaccia che non costituirebbe alcun problema. Sono estremamente sicuri di loro, perentori, categorici.
Tuttavia media e governi, sempre loro, in Gran Bretagna e Stati Uniti in testa, ci hanno già mentito in maniera spudorata oppure hanno sostituito la propaganda con l’informazione onesta e veritiera.
Rispetto al passato, la Francia ha raggiunto i gruppi dei governi sottomessi al complesso militar-industriale, nonché al sistema finanziario anglosassone. Questo complesso militar-industriale e quello finanziario vogliono conquistare mercati, dirottare verso di sé risorse energetiche, dominare popolazioni, comprese le proprie, e soprattutto giustificare la loro esistenza, preservare il proprio posto al vertice della catena alimentare mondiale. Non si curano della verità.
Nella versione psicologica di questa guerra contro la verità, elemento molto importante del conflitto mondiale e continuamente lanciata dal tandem Bush-Cheney nel settembre 2001, l’Iran è diventato un bersaglio preferenziale e subisce attacchi da ogni parte.
Avete notato?
Per invadere la Jugoslavia, farla saltare e sottometterla al diktat occidentale: demonizzazione della Serbia e di Slobodan Milosevic.
Per invadere l’Afghanistan e farne una colonia anglosassone e poterne depredare le preziose risorse: demonizzazione dei Talebani, descritti un tempo come dei buoni amici dell’amministrazione statunitense.
Per invadere l’Iraq: demonizzazione di Saddam Hussein, anche lui un grande amico dei neoconservatori americani.
Per questi due ultimi esempi, la creatura mitica Bin Laden, specie di “Kraken” (mostro marino) moderno, e i suoi, Al-Qaida, fatti uscire opportunamente dalla scatola dall’impero anglosassone, sono serviti da miccia d’accensione.. Adesso, l’Iran.
Il governo iraniano avrà truccato i risultati delle elezioni del giugno 2009. Il presidente uscente Mahmoud Ahmadinejad, avrà rubato la vittoria al suo avversario, il favorito dagli occidentali, Hossein Mousavi. Per l’elettore occidentale, talmente più fortunato, avendo l’opportunità di avere dei presidenti come Barak Obama, Nicolas Sarkozy o Primi Ministri sinceri, devoti e disinteressati, è semplicemente impensabile scegliere il terribile dittatore religioso antisemita Mahmoud Ahmadinejad!
Com’è possibile?
Solo un orribile imbroglio alle elezioni lo può spiegare.
Tuttavia, a quanto sappiamo grazie al lavoro di seri giornalisti ed autori non asserviti alle potenze occidentali dominanti, sembra per certo che la maggioranza del popolo iraniano, 24,5 milioni di voti (63% dell’elettorato), abbia effettivamente scelto di riconfermare Ahmadinejad alla propria guida.
Che orrore!
Sicuramente, se ciò è incomprensibile per gli abitanti di “Medialand”, “Disneyland” o di “Curedausteriteland”(curadiausteritàland), è però assolutamente logico per un gran numero di iraniani.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, il sistema iraniano d’accesso alle cure mediche ha permesso di ridurre del 70% la mortalità infantile nel paese (l’Iran islamico) in 30 anni. Contrariamente agli Stati Uniti dove malgrado le dozzine di milioni di dollari stanziati dal governo federale (dove vanno veramente queste somme?), le cure mediche primarie in molte regioni colpite da calamità e povere sono rimaste assai poco efficaci, con una mortalità infantile altissima in alcune regioni (come il delta del Mississipi) e dove la speranza di vita resta troppo bassa per un paese che si definisce evoluto. A tal punto che pediatri statunitensi si interessano al sistema delle case di cura iraniane e vorrebbero importarle nelle regioni del sud-est degli Stati Uniti, quelle più colpite dalla miseria e dalle malattie.
Da ciò media e governi occidentali, accanitisi a diffondere le bugie dell’elezione truccata in Iran, non vi dicono niente.
Ahmadinejad è molto più vicino nel suo programma elettorale a milioni di iraniani che abitano nelle province, nelle città piccole e medie e nei villaggi, rispetto a Moussavi, il campione delle classi medie e della minoranza agiata, quelle che vorrebbero imporre a tutto il paese il sistema occidentale, il migliore (per loro) senza alcun dubbio.
L’ondata di austerità che si prepara a calare sull’Europa, distruggendo tutte le garanzie sociali faticosamente acquisite e stroncando i più deboli, i più poveri, testimonia il contrario.
“Un sondaggio d’opinione pubblica sottoposto su scala nazionale e in maniera scientificamente rigorosa da due esperti statunitensi, solo tre settimane prima del voto […] mostra che Ahmadinejad aveva un vantaggio tale che poteva riportare più del doppio dei voti del suo avversario, vale a dire un margine ancora più consistente di quello della sua vittoria elettorale il 12 giugno. Questo sondaggio mostrava che tra gli elettori di origine azara [l’etnia di Moussavi] Ahmadinejad beneficiava di due volte i voti di Moussavi, cosa che dimostrava a che punto gli interessi di classe incarnati da un candidato sono capaci di occultare l’identità etnica dell’altro” […]
Mahmoud Ahmadinejad è il legittimo presidente della Repubblica Iraniana. E’ lui che la maggioranza degli elettori ha scelto. Non tutti gli iraniani, ma la maggioranza.
Gli elettori di Ségolène Royal, in Francia nel 2007, hanno violentemente manifestato per le strade in milioni quando fu noto il risultato del voto? Attraverso Twitter, Facebook e milioni di sms hanno messo in guardia il mondo intero del furto delle elezioni, cosa fortemente evidente dopo che il loro candidato non aveva vinto?
Per quelli che direbbero che un broglio elettorale non rischia mai di capitare in Occidente, il paese dei media onesti, delle cure d’austerità, dei padroni e dei ministri integerrimi, il film « Hacking Democracy » (La democrazia pirata) ci mostra tutte le zone d’ombra che macchiano le elezioni americane del 2000, quelle che hanno portato al potere George W. Bush.
In Francia, al momento dell’ultima elezione presidenziale del 2007, circa 1,7 milioni di francesi hanno votato con le macchine elettroniche, macchine per frodare, secondo l’associazione senza fini di lucro BlackBoxVoting.org.
Continuiamo a controllare le notizie di ‘Medialand’ riguardo all’Iran
Le minoranze ebree sono oppresse.
Ahmadinejad nega l’Olocausto e vuole distruggere Israele.
Le donne sono trattate in maniera inumana e le condanne a morte sono per modalità, le più barbare, come la lapidazione.
La sfida non è di fare dell’Iran un paese campione dei diritti umani, di ignorare la sofferenza di un certo numero di donne iraniane, di negare che le condanne a morte vi siano praticate.
Detto ciò, voi conoscete delle condanne a morte…umane?
Il concetto di “tiro a salve” praticato in paesi autoproclamatisi campioni della democrazia, gli Stati Uniti, rende la morte più umana ai nostri occhi così sensibili?
La sfida è di ristabilire il grigio e tutte le sfumature, là dove i media manipolatori non vorrebbero mostrarci che “bianco” (il sistema occidentale), o “nero” (il sistema iraniano di Ahmadinejad da far crollare assolutamente)
I paesi difensori del sistema all’Occidentale, o presentati come “bianchi”, irreprensibili da ‘Medialand’, non hanno nessuna lezione da ricevere/niente da imparare dall’Iran in materia di repressione violenta di manifestazioni della popolazione civile, anche pacifiche.
Anzi gli iraniani sono abituati alla repressione nel sangue di Palestinesi che osano sfidare, anche pacificamente, i loro oppressori. Un palestinese, la sua vita, la sua dignità, valgono meno di quelle di un talebano o di un ebreo? La risposta a questa domanda è fondamentale perché se così fosse, non siamo davvero gli eroici cavalieri che volevano salvare le donne iraniane, o i condannati a morte per lapidazione, ma solamente dei demagoghi ipocriti per i quali la vita di alcuni, in un certo contesto è più importante di quella di altri.
Ad ogni riunione del G20, in Occidente le manifestazioni vengono represse con una violenza inaudita, senza distinguere tra uomini, donne, bambini o vecchi, da forze dell’ordine sempre più attrezzate. I poliziotti sono oramai controllati da paramilitari, forniti di Hummer dotati di cannoni a ultrasuoni e ogni tipo di armi sofisticate, non letali ma capaci di infliggere terribili sofferenze.
Se la Birmania e l’Arabia Saudita non minacciano apertamente Israele e non intendono aprirsi al nucleare, ci sono dittature di tipo militare intolleranti a ogni forma di opposizione, che soffoca ogni manifestazione, trattando la donna come un oggetto e mettendo a morte i propri condannati (a volte per motivi futili) nel modo più barbaro che esista, ad esempio decapitandoli prima di crocifiggerli, come testimoniano alcuni rapporti di Amnesty International: “In Arabia Saudita, le condanne a morte sono invariabilmente pronunciate ed eseguite al termine di processi iniqui e segreti.”
Per finire, l’ultima balla della propaganda lanciata contro l’Iran dai nostri media che “qualsiasi” ingiustizia e “qualsiasi” barbarie nel mondo dovrebbero non sopportare, guidati dal difensore degli oppressi, eccetto quelli di Guantanamo, il “filosofo” Bernard-Henry Levy, sarebbe intollerabile condannare a morte per lapidazione Sakineh Mohammadi-Ashtiani, per un crimine così futile come l’adulterio.
In primo luogo, questo fa stranamente pensare alla storia delle incubatrici di Kuwait, rovesciate, secondo i media dell’epoca, senza riguardo dai soldati iracheni di Saddam, prima della prima guerra del Golfo nel 1991, una vera persuasione mediatica che era riuscita tuttavia a conquistare l’appoggio dei popoli benpensanti occidentali alla spaventosa guerra asimmetrica, per di più.
Ciò fa pensare anche al carnaio di Timisoara, alle armi di distruzione di massa, batteriologiche di Saddam Hussein, a tutte le bugie sull’11 settembre 2001, a tutte le morti apparentemente causate dall’influenza H1N1 quando ‘Medialand’ fu colta dalla febbre isterica nel 2009, per la massima felicità delle multinazionali farmaceutiche.
Come per la balla dell’elezione truccata, sembra che non ci viene detto tutto.
Sempre grazie al lavoro di veri giornalisti e autori non asserviti alle potenze dominant occidental, sappiamo che Sakinh non verrà lapidate e che la sua condanna a morte non è per adulterio, ma per omicidio, un atto particolarmente sordid in più, poiché il marito fu drogato e successivamente assassinato nel sonno dall’amante. Ciò non giustifica la messa a morte di una donna. Niente giustifica, in nessun luogo, la messa a morte di un essere umano, salvo la legittima difesa, forse. Il dibattito dovrebbe dunque situarsi a questo livello: siete a favour o contro la pena di morte?
In questo caso possiamo interessarci alla Birmania, all’Arabia Saudita, agli Stati Uniti, di cui il sistema giuridico iniquo, cinico e riconosciuto da alcuni attori di questo stesso sistema, come uno dei più ingiusti al mondo. Sempre in questo caso, possiamo con lo stesso astio mediatico prendercela per la condanna a morte negli Stati Uniti di Teresa Lewis, un’altra povera donna, disabile mentale, la cui vita sarà presto cancellata dalla faccia della terra nell’indifferenza genereale…degli Occidentali.
A quelli che avanzeranno che alla fine poco importa se grazie a questo scalpore, una vita in Iran può essere salvata, rispondo che non è un cavillo, un caso senza conseguenze quest’empatia improvvisa dei media per una donna, un’omicida, e il loro accanimento a strapparla dalla sua condanna (che non sarà per lapidazione) riguarda proprio l’Iran. Quella donna, quella condanna, in quel paese. In questo momento. Non c’è nulla di casual. Niente di sincere. Sono le vostre emozioni ad essere in gioco.
Se un referendum popolare non precederà il lancio di missili verso l’Iran, tuttavia, non bisogna sottovalutare la reazione della gente, conosciuto il numero delle vittime, nonostante ‘Medialand’ faccia tutto per mascherarne la portata. Contate sui giornalisti ‘integri’ che ci disinformano tutto il giorno per questo.
E’ questo movimeto anti-guerra, gente come voi e me, negli Stati Uniti, che ha interrotto la carneficina in Vietnam e fatto indietreggiare Nixon. Non è la mancanza di bugie o di ideenello spirto di assassin americani. La reazione popolare, la su aforza, la sua velocità di apparizione, nel caso di una guerra infine dichiarata con tro l’Iran, saranno condizionate dall’immagine che tutti avranno dell’Iran di Ahmadinejad in questo momento.
Ahmadinejad e il suo governo, democraticamente eletto, non vuole anninetare tutti gli ebrei nè cancellare Israele dalla faccia della Terra. Vogliono invece, come la maggioranza degli Iraniani che hanno votato per loro, far cessare le guerre imperialiste portate avanti dagli americani e da Israele nella regione. Vogliono che il genocidio in atto nei confronti dei palestinesi, la loro deportazione, la loro prigionia in enormi recinti a cielo aperto senza infrastrutture civili che nessuno stato merita, cessi! Ed è vero, e nessuno può negarlo, il principale ostacolo tra questo desiderio e la realtà è Israele.
Non è Hamas. Non è Bin Laden. Non è Ahmadinejad. E’ Israele. L’ultimo massacro, quello di Gaza, a colpi di piombo e di uranio impoverito, ha riacceso la tensione tra i due paesi, due concezioni del mondo e l’ha portata all’eccesso.
Nella regione l’Iran e quel governo sono i difensori meno ipocriti e più intransigenti dei palestinesi della Cisgiordania e di Gaza che subiscono un vero inferno, perché si trovano nella zone delle mire egemoniche di Israele e non a causa dei loro missili artigianali.
Daltronde più di 20.000 ebrei vivono in Iran senza subire la minima umiliazione da parte del regime dominante, anche se, come dappertutto, in Iran meno che in altri luoghi del mondo, a volte degli estremisti si scatenano su di loro verbalmente.
Questi estremisti come ‘Medialand’ vorrebbe farci credere, non son oil regime al potere. A questo proposito se la loro empatia era veramente sincera e non un colpo di poker politico, i leader occidental, europei e nord americani, dovrebbero unirsi all’Iran e far cessare l’intollerabile calvario palestinese.
Un Iran nuclearizzato sarebbe forse il miglior antidote alla follia di Israele (il governo attulaea al potere); una follia attualmente insensibile a qualsiasi appello alla ragione.
Israele è il vero stato religioso estremista della regione che utilizza pretesti religiosi per giustificare i propri atti, il suo armamento nucleare clandestino e il suo atteggiamento disumano verso le minoranze. Questo non è l’Iran. Questo è un fatto, non una dichiarazione antisemita.
Quanto a questo desiderio di armi nucleari di cui l’Iran viene accusato, rifiutando di credere quando dicono di voler disporre di istallazioni a scope civili, come per le armi di distruzioni di massa irakene a suo tempo, questo progetto militare non è provato ad oggi, né da Israele né dagli Stati Uniti, né dall’Agenzia Internazionale dell’Energia Atomica. Già nel 1998 all’epoca delle ispezioni delle Nazioni Unite per il disarmo in Irak avevano avuto negare l’esistenza di questo arsenale fantasticato dagli anglosassoni, niente da fare. La guerra era comunque programmata.
Allora, avete sempre così paura dell’Iran di Ahmadinejad?
Piccolo viaggio in paradiso, le armi di distruzione di massa dell’Occidente
Lasciamo l’Iran “lapidatore e lasciamolo ai suoi oscuri obiettivi nuclear”, un fantasma degli Stati Uniti e visitiamo il favoloso Occidente, dispensatore di lezioni e guardiano della morale mondiale.
La cura di austerità annunciate dal FMI
Il FMI è il miglior amico dell’uomo, non trovate?
Il Fondo Monetario Internazionale, né la Banca Mondiale, non hanno niente di Internazionale, né di Mondiale. Condotte oggi dal “socialista” Dominique Strauss-Kahn e da Robert Zoellick, due “filantropi” consumati, il FMI e la Banca Mondiale sono entrambe delle organizzazioni sotto il controllo degli Stati Uniti e degli Occidentali. Chiamiamo le cose con il loro nome. Sono il Fondo Monetario Occidentale e la Banca Occidentale. Questi sono i termini corretti, che tutti i giornali onesti dovrebbero utilizzare. Questi organismi applicano misure ingiuste e disoneste a tutto il mondo (in questo senso sono internazionali, mondiali) e lavorano per i ricchi, i 400 miliardari statunitensi e il resto del mondo, un club transnazionale più potente degli stessi governi.
Poiché il mondo conta 400 super miliardari, comprendete bene che c’è bisogno di miliardi di poveri, e anche di super poveri, sulla Terra.
Il FMI è uno dei numerosi modi per ottenere tutto questo.
Dopo essersi occupati di diversi paesi, tra cui di recente la Grecia, si è gettato come un avvoltoio affamato sul Pakistan già duramente colpito dalle inondazioni.
Non ridete, Occidentali, tutta l’Europa si trova ormai nel suo mirino.
‘Medialand’ utilizza come sua abitudine il termine candido di “riformare”.
Vale a dire “ abbassare le prestazioni sociali, privatizzare i servizi pubblici, smantellare il diritto al lavoro”.
‘Riformare’ sta per ‘saccheggiare’, ‘dissanguare’, ‘devitalizzare’.
“Dalla fine degli accordi di Bretton Woods questa istituzione [il FMI] guidato dagli Stati Uniti (per la maggioranza dei voti) ha sistematicamente esaltato la privatizzazione e la soppressione delle politiche sociali (fine dei rimborsi per le spese sanitarie, fine dei servizi pubblici, etc.). Non ha mai presentato un ventaglio di rimedi disponibili a ciascun paese per la sua situazione individuale..
Le popolazioni sono sempre uscite impoverite da queste cure di austerità, e a volte fino a privarli delle risorse vitali.
Così il Ghana all’inizio degli anni 2000, la privatizzazione della compagnia nazionale della distribuzione idrica, a seguito di un aggiustamento strutturale ha costretto molti abitanti a dover scegliere tra bere l’acqua potabile o mangiare.
La nuova azienda responsabile della distribuzione idrica aveva raddoppiato i prezzi, anzi triplicato o quadruplicato in base alle città.
Sistematicamente l’elite locale si è arricchita mentre il popolo si è impoverito. Questa politica è criminale quando priva cittadini di cure, acqua potabile, cibo o educazione”
I trasferimenti di ricchezza avvengono dai poveri ai ricchi. Il danaro prestato dal FMI deve essere utilizzato secondo le condizioni fissate dall’organismo ‘internazionale’: costruzioni di centrali elettriche, strade, dighe, da parte di imprese occidentali, statunitensi. La guerra economica e la corruzione delle elites nazionali spesso bastano all’impero anglosassone, che serve il complesso militar-industriale e il sistema finanziario occidentale, per arrivare ai propri scopi.
Se il FMI e gli “assassini economici” falliscono allora arriva il tempo delle bombe e degli omicidi, dopo un’abile manipolazione dell’opinione delle masse popolari.
“Ciò che chiamiamo ‘mondializzazione’, in quanto tale, non è altro che l’espansione dell’Impero, il FMI è una delle armi.
I piani moralizzatori, che colpevolizzano il FMI, e i discorsi degli “esperti” incaricati di preparargli il terreno, non devono far dimenticare che questa ricerca sfrenata del profitto, senza limiti, con la complicità di alcuni ministri, che ha portato le banche alla bancarotta e invece di sanzionare gli irresponsabili e giudicare i truffatori, di responsabilizzare le istituzioni colpevoli e coinvolgerle pesantemente nel loro miglioramento, ha avuto luogo attraverso un trasferimento di ricchezze pubbliche appartenenti all’intera popolazione che i salvataggi delle banche e dei grandi azionisti. Il FMI, sempre aiutato dai complici del furto iniziale restati al loro posto e addirittura a volte anche ricompensati, vorrebbe saccheggiarci una seconda volta.
“Peraltro, mentre il Fondo impone il congelamento – anzi le riduzioni – del salario un po’ ovunque, quello del suo direttore generale, il socialista francese Dominique Strauss-Kahn, ha subito un aumento di oltre il 7% rispetto al suo arrivo, per poi stabilizzarsi alla cifra di mezzo milione di dollari l’anno”.
Lo sapevate che in Ucraina, poiché il governo di Viktor Iouchtchenko aveva voluto aumentare del 20% il salario minimo della popolazione, alla fine dell’ottobre 2009, il Fondo aveva immediatamente sospeso il suo programma di “salvataggio”?
La Romania, l’Islanda sono esempi lampanti, recenti, del saccheggio operato dal FMI.
Per ottenere il danaro del FMI, che ha già attraverso il trasferimento delle ricchezze dei paesi poveri verso i paesi ricchi, bisogna aumentare le tasse, tagliare le spese pubbliche, diminuire i salari dei funzionari e chiudere dozzine di scuole e ospedali.
Sì, il FMI è assolutamente il miglior amico dei 400 miliardari del mondo e uno dei peggiori predatori dell’umanità.
Corexit e globuli rossi, BP, una multinazionale che vi rispetta
La BP, tristemente nota per la catastrofe petrolifera nel Golfo del Messico, è il simbolo di tutte queste multinazionali che distruggono il mondo con arroganza e tanta empatia quanta uno squalo quando taglia in due un’otaria.
La compagnia BP e i suoi partners Halliburton, Anadarko, Transocean
La BP è il simbolo di quelle multinazionali più potenti degli stessi governi, che dettano la loro condotta alle istituzioni federali normalmente al servizio della popolazione, pagate dalle loro tasse, facendo dell’amministrazione Obama, della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), dell’EPA (Environmental Protection Agency), della guardia costiera statunitense, dei fantocci nelle mani della BP.
Il Corexit è un dispersante*[1] di superficie della marea nera
Il Corexit 9500 scompone il petrolio greggio in piccole palline di idrocarburo e una poltiglia di petrolio acquoso che si infiltra sotto le dighe poste a protezione degli allevamenti di pesci ed ostriche… Il glicol di propilene, un composto importante del Corexit 9500 è misurato nelle acque del Golfo a 150 volte la concentrazione letale. Il Corexit è un pesticida neurotossico vietato in altri paesi. Il rimedio è più tossico del problema. La BP è coinvolta con la società che fabbrica il Corexit utilizzato nella versione vietata in particolare in Inghilterra, almeno vicino alla costa. La tossicologa Susan Shaw, fondatrice e direttrice dell’Istituto di ricerca ambientale marina nel Golfo del Messico ha studiato gli effetti del prodotto utilizzato dalla BP. Il Corexit fa scoppiare i globuli rossi, scatena emorragie interne lesioni epatiche e renali di cui soffrono oggi migliaia di cittadini della Louisiana. Combinandosi al petrolio il Corexit raggiunge la sua massima tossicità, passando direttamente attraverso la pelle. I solventi del dispersante fanno penetrare il petrolio attraverso la pelle e nelle cellule
I solventi del disperdente (cioè dell’agente neutralizzante per idrocarburi) fanno penetrare il petrolio attraverso la pelle e così nelle cellule, negli organi. Il dottore in biologia e tossicologia marina Chris Pincetich dichiara che il Corexit disgrega le membrane cellulari. L’EPA, da parte sua, ha basato le proprie conclusioni sulla tossicità del Corexit della BP studiandone gli effetti sui pesci dopo solamente 96 ore di esposizione. Visto che i pesci non sono morti, tutti, che dopo due settimane, ha concluso che il prodotto è innocuo!
Alla BP, così come presso tutte le sue consorelle, il profitto passa davanti a tutto.
Così come lo descriveva il Washington Post, sulla base di documenti interni provenienti dal petroliere, la BP “ha sbeffeggiato la sicurezza trascurando la vetustà delle attrezzature, ha fatto pressione sui propri impiegati affinché non segnalassero i problemi e ha abbreviato e perfino ritardato le ispezioni per ridurre i costi di produzione”.
“Secondo l’agenzia della salute di Stato della Louisiana, gli operai della BP si ammalano sempre più dopo aver respirato i vapori prodotti dai ‘disperdenti’ tossici e dal petrolio. Essendo le emissioni dei due prodotti combinati ancora più pericolosi per la salute. Di conseguenza la BP ha ordinato ai propri lavoranti di non presentarsi presso i centri medici di Stato,ma presso quelli dell’azienda. Allo stesso tempo, la direzione della BP vietava ai propri salariati, con il ricatto del licenziamento, di portare apparecchi respiratori per proteggersi dalle emissioni, avendo a cuore sempre la stessa cosa: l’immagine”.
“La maggior parte di questi operai addetti alle pulizie…non possono neanche contare sull’appoggio di Obama. A dispetto di una petizione che ha raccolto le firme di centinaia di associazioni e di decine di uomini politici, la Casa Bianca ha rifiutato di esigere dalla BP che i suoi operai fossero muniti di respiratori”.
Quando l’EPA ha provato a vietare alla BP l’utilizzo del Corexit, l’agenzia ha dovuto fare marcia indietro e ha docuto abbassare i toni e comunque malgrado le raccomandazioni riviste al ribasso, i guarda coste federali hanno accordato alla BP non meno di 44 deroghe. Poiché il prodotto viene fabbricato da un’industria ‘vicina’ alla BP, la multinazionale preferisce utilizzarlo, nonostante esisteno altri dospersanti molto meno tossici e in certi casi dieci volte più efficaci.
Dunque, chi guida davvero gli Stati Uniti? Obama? O la BP?
L’impatto di questa catastrofe causata dalla negligenza di una industria privata senza fede né leggi non si limiterà al Golfo del Messico ma si estenderà in tutto il mondo.
Così,
“L’intera area interessata dalla corrente del Golfo che si estende dai Caraibi fino alle coste dell’Europa occidentale sta morendo a causa del Corexit che l’amministrazione Obama ha permesso alla BP di utilizzare per nascondere la portata della catastrofe petrolifera del Deepwater Horizon.
I circa due milioni di galloni di Corexit, così come diversi milioni di galloni di altri disperdenti, hanno fatto sì che la maggior parte dei duecento milioni di galloni di petrolio grezzo sgorgati da mesi dai pozzi della BP e da altri siti nelle vicinanze, affondasse nell’oceano .
Ciò ha contribuito a nascondere una grossa parte di petrolio, nella speranza che la BP riuscire concretamente a ridurre le sanzioni federali per il disastro petrolifero.
Tuttavia attualmente non esiste alcun modo efficace di ripulire il fondo del Golfo del Messico, di cui circa la metà è ricoperto di greggio.
Inoltre, il petrolio è affondato lungo la costa orientale dell’America, fino all’Atlantico settentrionale e non c’è alcun modo di ripulire efficacemente il petrolio dei fondali marini.
Questa enorme quantità di greggio che ricopre una zona tanto vasta ha seriamente compromesso il sistema attuale della corrente Loop, della Corrente del Golfo e dell’Atlantico del Nord, interrompendo il flusso di acqua calda”.
Tutto questo sistema è uno dei principali processi di termoregolazione mondiale che regolarizza le temperature del pianeta. “Potremmo star e per entrare in una nuova era glaciale…
L’utilizzo del Corexit e degli altri disperdenti da parte della BO, con la piena collaborazione dell’Amministrazione Obama, ha creato il più grande pericolo di tutta la storia del pianeta. Ciò è quello che succede quando una grande nazione scivola e si comporta come un paese del Terzo Mondo, dove solo il danaro è forza motrice essenziale di tutte le azioni del governo”.
Radiazioni, il regalo dell’impero occidentale al mondo
Per concludere questo panorama non esaustivo dell’Occidente che ci vuole bene, contrariamente all’Iran dei Mullah che meritano secondo i loro detrattori che si rischi un inverno nucleare globale, parliamo dell’uranio impoverito, regalo delle civiltà evolute e liberatrici ai paesi poveri e oppressi. L’uranio impoverito permette di aumentare la potenza di perforazione delle granate contro bersagli blindati o contro edifici. Sappiamo con certezza che l’Iran avrò la sua razione di uranio impoverito se la “diplomazia” fallisce.
Dopo l’ ”ondata” liberatrice degli elicotteri e dei tanks angloamericani, dopo la pioggia di bombe offerte dalle multinazionali statunitensi della stessa famiglia della BP, gli abitanti di Falluja, una entità di 300 000 abitanti dell’Iraq devastato, hanno 4,22 volte più di rischi di sviluppare il cancro degli egiziani o dei giordani. Questa “probabilità è 12,6 volte più alta tra i bambini di età inferiore ai 14 anni”.
Il rischio di leucemia tra le persone tra 0 e 34 anni è 38,5 volte più elevate. La mortalità infantile raggiunge tassi record: 80/1000, cioè 4 volte i tassi egiziani e giordani. Dal 2009 questo tasso passa addirittura a 136/1000!! La “sex ratio” ( il tasso comparato di uomini e donne all’interno della popolazione) è totalmente anormale nella fascia tra 0 e 4 anni a Falluja dove si registra un deficit di nascite maschili del 18%! In generale il numero delle nascite è caduto senza che sapere se ciò sia dovuto ad un abbassamento della fertilità o a un numero più elevato di aborti spontanei…O ad entrambi.”
“Le radiazioni provocano modificazioni a livello dell’ADN i cui effetti si fanno generalmente sentire sui discendenti. Infatti le malformazioni genetiche vengono riscontrate sui bambini dei sopravvissuti di Hiroshima.”
A Falluja, l’Iran deve sembrare assai meno minaccioso, persino nuclearizzato, rispetto all’Impero del Bene comandato dai 400 miliardari del pianeta.
Iran o Occidente?
Di chi avete più paura oggi?
Delle armi di distruzione di massa occidentali, assolutamente reali, che l’impero angloamericano utilizza tutti i giorni davanti ai nostri occhi, alcuni sugli abitanti di paesi lontani, altri sulle proprie popolazioni?
Del FMI, del Corexit, dell’uranio impoverito?
Della BP, della Halliburton, della Monsanto, della Exxon, i veri governanti dell’occidente, seminatori di guerre e di prodotti tossici?
O di Ahmadinejad?
Fonte: /www.mondialisation.ca
Link: http://www.mondialisation.ca/index.php?context=va&aid=21175
Traduzione per www.comedonchisciotte.org acura di SUSABLU
 [1] (agente neutralizzante per idrocarburi)