DI
DEVINDER SHARMA
devinder-sharma.blogspot.com
Da bambino bevevo il latte comprato direttamente da una piccola latteria di quartiere. Anche quando mi sono trasferito a Nuova Delhi sono riuscito, per qualche tempo, a comprare il latte da un alimentari del quartiere. Ben presto, però, l’allevatore di bufale si dovette spostare sotto le pressioni dei costruttori. Questo succedeva quasi vent’anni fa e da allora non ho potuto far altro che comprare il latte trattato.
Eppure ci sono milioni di persone in India, fortunate secondo me, che possono assumere latte non trattato. Mi piacerebbe ancora poter comprare tutti i giorni il latte dalle latterie di quartiere nella periferia di Nuova Delhi o in altre città.
Immaginate quanto sia rimasto scioccato nel guardare questo video su YouTube.
Un’incursione della polizia in un negozio di alimenti biologici in California
Per quanto offensivo, questo evento dà soltanto una vaga idea della piega che prenderanno le prossime battaglie. A differenza di quello che molti pensano, non sarà l’acqua che metterà le nazioni in guerra tra di loro ma il cibo. E ne potete ben vedere, se volete, le origini. Le grandi multinazionali del settore alimentare hanno con forza, anche se lentamente, preso il controllo sul cibo. Sanno che il controllo alimentare assoluto apre la strada al potere assoluto.
Il progressivo processo di controllo sul cibo ha avuto inizio su diversi fronti. E’ cominciato con la Rivoluzione Verde alla fine degli anni ’80 che aveva lo scopo di fornire ai paesi in via di sviluppo una tecnologia monitorata che favorisse una crescita produttiva degli allevamenti. Il passo successivo è stato il Programma di Aggiustamento Strutturale, promosso dalla Banca Mondiale e dallo FMI, atto ad apportare dei cambiamenti politici tramite le circa 150 condizionalità (vincoli di politica macroeconomica e di riforme strutturali) previsti da ogni prestito. Per aggiungere carne al fuoco, sono stati introdotti anche l’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) e gli accordi di libero scambio.
Adesso la tecnologia viene controllata attraverso il sistema dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio (IPRs) e il commercio libero dei cereali è possibile solo per gli obblighi ingiusti a cui i paesi in via di sviluppo hanno dovuto sottostare all’interno del cosiddetto paradigma del libero scambio. Per estendere il controllo a tutta la catena alimentare, si sta trasferendo il venditore alimentare al dettaglio, terzo attore in gioco, fuori dai confini nazionali. Il G-20 sta richiedendo ai Paesi membri l’osservanza delle norme che facilitano l’ingresso dell’investimento diretto all’estero (IDE) per la vendita al dettaglio multibrand. Il triangolo alimentare, composto da Monsanto/Syngenta come fornitori di tecnologie, Cargill/ADM ossia due tra le più grandi aziende per il commercio alimentare e Wal-Mart/Tesco per la vendita al dettaglio di prodotti alimentari, rappresenta una spaventosa alleanza internazionale. Agiscono all’unisono e fanno sì che i governi obbediscano. In tutto il mondo si stanno modificando le legislazioni alimentari per permettere al triangolo di agire. L’OMC sta contribuendo a spingere gli agricoltori fuori dall’agricoltura per spianare il terreno alle multinazionali. I diritti di proprietà intellettuale stanno generando i cambiamenti necessari all’interno degli ordinamenti nazionali, in conformità con i parametri stabiliti a livello internazionale, per assicurare il controllo privato sulla tecnologia.
A questo punto il processo di controllo è completo.
Ma ci sono ancora degli irritanti ostacoli al controllo assoluto sul cibo. I consumatori attenti e consapevoli non si arrendono così facilmente, anzi acquisiscono sempre maggiore forza. Anche negli Stati Uniti e in Europa, sempre più persone stanno prendendo coscienza della pericolosità dei cibi trattati e stanno silenziosamente spostando l’attenzione verso i prodotti biologici. La crescita annuale del mercato biologico ammonta ad un sorprendente 20%. Bisogna fermarla. I legislatori, allora, stanno lavorando senza sosta per bandire il biologico. Il motivo soggiacente è quello di voler limitare la varietà alimentare. Non potremo far altro che comprare quello che le multinazionali vogliono che compriamo. Una scelta forzata, insomma.
Sotto il vessillo della sicurezza alimentare (denominazione impropria) si stanno cambiando le legislazioni alimentari. La S 510 è una delle leggi che gli Stati Uniti stanno pensando di far entrare in vigore. La FDA (organismo di controllo degli alimenti e dei farmaci negli Stati Uniti, ndt), uno degli organismi più corrotti al mondo, è in azione. Sta lavorando senza sosta per bandire i prodotti biologici. La ricetta è semplice: mangiate gli alimenti geneticamente modificati, i prodotti biologici sono dannosi per la vostra salute. Capite che l’incursione della polizia in un negozio di biologico in California è soltanto l’inizio. Vedere per credere. Fra non molto, la polizia irromperà nella vostra cucina. Nina Fedoroff, attuale consigliere scientifico del Segretario di Stato, lavora incessantemente per arrivare a ispezionare la vostra cucina.
Alcuni percepiscono l’entità della futura minaccia. Questo è uno dei commenti al video di YouTube: “prenderò tutte le scatole di cereali preconfezionati e i contenitori di alimenti geneticamente modificati dalla pattumiera, li laverò, sterilizzerò e ci metterò dentro tutta la mia bella roba biologica perché non voglio essere sbattuto in galera. Non mi posso permettere una condanna penale visto che ci tengo al posto di lavoro.
Non capisco cosa stia succedendo negli Stati Uniti. Quando guardo la Statua della Libertà, vedo le lacrime nei suoi occhi. Gli americani sono gli unici a non vederle. Come dice spesso il mio amico regista Ajay Kanchan l’America è la nazione in cui le libertà civili sono state ipotecate alle multinazionali. Le persone vivono sotto una tirannia virtuale. Sono assolutamente d’accordo. Mi spiace per gli amici americani. Ma posso assicurarvi che il resto del mondo aspetta di aiutarvi, di tirarvi fuori dal controllo della polizia. Dai, uniamo le nostre forze. Cerchiamo di riprenderci il controllo su quello che mangiamo.
E se pensate ancora che la polizia agisca nel bene, leggete questa lettera (da un utente con il nickname 12dogpal): “Non hanno bloccato l’infezione da virus H1N1, nell’allevamento di maiali in Messico dove si è innescato. La carne continuava ad essere venduta negli Stati Uniti. Non hanno chiuso l’allevamento della Wright County Egg a causa dei prodotti contaminati, non hanno chiuso Wal-Mart perché distribuiva carne con l’escherichia coli. Non hanno proibito alle case farmaceutiche di produrre medicinali pericolosi. Svegliatevi, lo Stato è il vostro peggior nemico”.
E non è forse vero?
Come disse Jawaharlal Nehru ai tempi del Raj britannico: la libertà è in pericolo, difendila con tutta la tua forza. Cominciate col dire no alla S 510. Ricordate, riprendere il controllo sul cibo è la libertà fondamentale.
Fonte: http://devinder-sharma.blogspot.com
Link: http://devinder-sharma.blogspot.com/2010/09/absolute-power-comes-from- absolute.html
Traduzione a cura di ROSARIA per www.comedonchisciotte.org