JEAN MONNET, L’UOMO CHE TIRO’ LE STRINGHE DEL MOLOCH UE (1)
L’Unione Europea di oggi ha una doppia storia. Una visibile, che è nella maggior parte nei libri di testo di storia, e l’altra invisibile, di cui nessuno dovrebbe venire a conoscenza, ma che è iniziata molto tempo prima di quella che tutti conosciamo. Jean Monnet è stato la cerniera tra queste due versioni della storia.
Nei paesi di lingua tedesca, è grazie al lavoro di Andreas Bracher, «Europa im amerikanischen Weltsystem. Bruchstücke zu einer ungeschriebenen Geschichte des 20. Bruchstücke zu einer Geschichte des ungeschriebenen 20. Jahrunderts» (L’Europa nel sistema mondiale americano. Pezzi di una nuova storia del XX secolo) che potrebbe essere messa in dubbio la biografia ufficiale del «presunto sacrosanto padre fondatore dell’ Europa». Andreas Bracher ha sollevato questioni che mostrano sotto un’altra luce la storia della costruzione di un organismo sovranazionale in seguito alla Seconda guerra mondiale: non è più il progetto di cooperazione delle nazioni europee per garantire la pace, ma un progetto di egemonia anglo-americana con Jean Monnet quale «inventore e guida di istituzioni per una cooperazione sovranazionale e come centro di influenza anglosassone sul continente». Perché, secondo Bracher, l’Europa sovranazionale post-guerra basata sulle «iniziative che sono state spesso finanziate con denaro proveniente dagli Stati Uniti compresi i servizi segreti della CIA». Monnet era «lo strumento di una politica a lungo termine il cui scopo era apparentemente lo Stato Unitario Europeo».
Il lavoro di ricerca degli ultimi decenni lontano dal pensiero unico come quello di Carroll Quigley «Katastrophe und Hoffnung. Eine Geschichte der Welt in unserer Zeit» (Tragedia e Speranza. Una storia del mondo nel nostro tempo) o di Antony Sutton «Wallstreet Aufstieg und der Hitler» (Wall Street e l’ascesa di Hitler), ha mostrato come il blocco anglo-americano e le sue élites finanziarie hanno preparato durante la prima metà del ventesimo secolo, due guerre mondiali. Ciò corrisponde al pensiero geostrategico delle élites anglo-americane, risalenti a più di un secolo, per impedire a tutti i costi una cooperazione politica ed economica – con un eventuale nucleo formato dalla Germania e la Russia – perché alcuni circoli americani e britannici consideravano una tale cooperazione come una minaccia contro la loro posizione di egemonia globale.
Chiaramente, questa tendenza è stata mantenuta dopo la Seconda Guerra Mondiale e si trova anche nelle considerazioni geostrategiche di Zbigniew Brzezinski, ex consigliere per la sicurezza al governo americano che ha apertamente formulato nel 1997 nel suo libro «La Grande Scacchiera. L’America e il resto del mondo».
Alla questione sullo scopo del progetto anglo-americano del dopoguerra per l’Europa unita, con Monnet come promotore, Andreas Bracher ha portato una prima risposta: «Lo scenario di quegli anni suggerisce che un gruppo di uomini ha portato avanti la guerra fredda per utilizzarla come sfondo per altri progetti. L’esagerazione della minaccia sovietica viene dalla situazione politico-psicologica nella quale gli Europei erano pronti a raccogliersi sotto l’egida degli Stati Uniti per garantire anche la protezione alla Germania dell’Ovest. Nelle sue ‹Memorie›, Monnet stesso caratterizza la situazione come segue: </MéMOIRES>«</MéMOIRES>Gli uomini accettano il cambiamento soltanto nella necessità e vedono la necessità soltanto nella crisi</MéMOIRES>»
In considerazione del ruolo di Jean Monnet, vale la pena cercare di rispondere alla domanda "Chi era Jean Monnet?" La biografia di 1000 pagine che Eric Roussel ha presentato, fornisce molte informazioni e abbiamo ottenuto anche informazioni importanti sulle persone con le quali Jean Monnet ha strettamente collaborato. (Jean Monnet, 1888 –1979, Fayard 1996).
Jean Monnet e l’attuale UE
L’UE di oggi è una struttura sovranazionale. Gli Stati membri hanno abbandonato gran parte dei loro diritti sovrani. E’ stato Jean Monnet che anticipò in maniera decisiva la costruzione di istituzioni sovranazionali. Esse furono impiantate al di sopra in modo che i vari Stati e i loro cittadini si adattassero e si sottomettessero a queste direttive. (1) Per Monnet le istituzioni situate in alto erano più importanti di quelle dirette dai cittadini stessi.
Il Trattato di Lisbona, entrato in vigore nel novembre 2009, provoca per i diversi Stati europei una rinuncia supplementare di sovranità e di diritto in favore di una posizione dominante delle istituzioni dell’UE estranee ai popoli. La Sovranità e lo Stato di diritto, e con esso l’autodeterminazione della nazione costituita come venne definita dopo la Rivoluzione francese, è stata ridotta passo dopo passo, un processo che si estende a tutta la storia dell’UE.
In tutta la sua vita Monnet esprime che l’esistenza degli Stati nazionali era inutile e addirittura pericoloso per il mantenimento della pace. Perciò dobbiamo rimuoverle. Gli "Stati Uniti d’Europa" li rimpiazzeranno, e sarà a loro che gli Stati-Nazione cederanno importanti diritti di sovranità.
Ma Monnet è andato anche oltre. In teoria e in pratica, i rappresentanti eletti dal popolo lo infastidivano. In qualsiasi momento, ha manovrato accanto a loro e, in insieme ai rappresentanti eletti e stabiliti, ha creato "comitati" privati, che fanno appello alla fiducia della gente venuta da tutte le aree della vita pubblica.
Secondo Monnet questi comitati sono stati utilizzati per organizzare l’Europa e anche per integrare opinioni potenzialmente contrarie. Il Comitato per gli Stati Uniti d’Europa (2) ha svolto un ruolo particolare. Inoltre, ci sono stati comitati il cui compito era quello di trasformare i diversi stati dall’ interno. Nel 1945-1946, intere regioni della Francia sono state trasformate secondo il modello americano, come ad esempio il gigantesco progetto «Bas-Rhône-Languedoc». (3) Esso riconosce la "regionalizzazione" dell’Europa, messa in pratica dall’attuale UE e diretta anche contro gli Stati-Nazioni, e che, senza riguardo per le strutture naturali, si basa su criteri puramente economici.
Le ricerche di Pierre Hillard (4) mostrano, che oggi tutta l’Europa è coperta e penetrata da organizzazioni, gruppi e associazioni, con il fine di far scoppiare dall’interno gli Stati-Nazioni.
Per consentire questo sviluppo, Monnet si è procurato in più riprese soldi provenienti dall’area anglo-americana. Ciò è stato possibile attraverso i suoi rapporti con amici intimi appartenenti ai circoli dell’alta finanza e della politica – rapporti che aveva già cominciato a sviluppare prima dell’inizio della seconda guerra mondiale.
Monnet, le élites finanziarie e il potere politico nell’era delle guerre mondiali
Molto prima che si parlasse ufficialmente di «Europa Unita», Jean Monnet era già impegnato sulla scena internazionale del commercio. Nato nel 1888 come figlio di un commerciante di brandy, ha lasciato la scuola a sedici anni per andare a Londra in una famiglia di commercianti, partner di suo padre per imparare la vita e il lavoro della City. (5) Due anni più tardi fu inviato in Canada dove ha avuto i primi contatti che dureranno tutta la vita. Concluderà contratti importanti per l’azienda di famiglia, in particolare con la Hudson’s Bay Company che ha avuto il privilegio di vendere alcolici ai cacciatori che, a loro volta, lo rivendevano agli Indiani. Tra i dirigenti della società ha incontrato gli uomini che in seguito influenzeranno «il destino del mondo». (6)
Jean Monnet, quindi, è rimasto negli Stati Uniti fino allo scoppio della prima guerra mondiale. Ha continuato a nutrire rapporti d’affari che durarono per tutta la sua vita. Frequenti viaggi lo portarono in Inghilterra, Scandinavia, Russia ed Egitto. Nel luglio del 1914, quando scoppiò la guerra tornò in Francia.Il giovane di 26 anni, tuttavia, non fu mobilitato. Per «rendersi utile», è andato a far visita al presidente del Consiglio, René Viviani, ritirato a Bordeaux in quel momento. E’ stato l’avvocato di suo padre che stabilisce il contatto. (7) Monnet presenta a Viviani l’offerta della Hudson’s Bay Company un prestito di 100 milioni di franchi d’oro in favore della Banca di Francia in modo che la Francia potesse acquistare materiale bellico dagli Stati Uniti. L’affare fu concluso. La Hudson’s Bay Company concede, oltre al suo credito, anche il sostegno della sua flotta commerciale.
Dopo aver portato a termine l’ affare franco-americano, Monnet si recò a Londra per iniziare a lavorare ad un affare analogo, questa volta tra Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti. Nel corso di questi negoziati, conobbe politici e imprenditori influenti. (8)
Ma Monnet, non si accontenta di affari puramente commerciali. Ha legato gli affari alla politica investendo nella fondazione del Comitato alleato per i trasporti marittimi. Dopo la fondazione di questo comitato, nel 1918, due milioni di soldati americani sono stati portati in Europa via mare.
Sul lato francese, Monnet ha cooperato strettamente con Etienne Clémentel che gestiva un vero e proprio «superministero». Clémentel concepì l’idea di un controllo permanente tra alleati di materie prime al di là della guerra. Questa idea sarà realizzata dopo da Monnet sotto forma di Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio.
Jean Monnet tira fuori dal forno il primo lingotto d’acciaio europeo il 30 aprile
1953 a Esch-sur-Alzette. Credito © Comunità europea
Fedele al suo motto che "gli uomini accettano il cambiamento solo sotto il dominio della necessità" (8a) – in questo caso il dominio dell’economia di guerra – Monnet fa un passo decisivo verso la realizzazione del progetto della sua vita ": le frontiere degli Stati-Nazione furono violate, lo smantellamento degli Stati sovrani inizia. Le banche e le società potevano ora continuare la loro attività, senza curarsi dei confini nazionali – e con l’appoggio dei politici.
A causa delle sue strette relazioni con i politici e uomini d’affari inglesi, con gli ambienti economici e finanziari americani e influenti uomini politici francesi, Monnet è stato nominato Segretario Generale della Società delle Nazioni (SDN), appena fondata. La rete delle sue relazioni includeva tutti coloro che erano responsabili per la costruzione del mondo post-guerra.
Monnet utilizza l’istituzione della SDN per la "rete di responsabili" di decisioni a livello internazionale. Collaborato con i più importanti leader a livello internazionale ed espande la propria rete con nuove conoscenze nel mondo della politica. L’espansione di questa rete sembra essere stata la principale attività di Monnet, perché partecipa solo alla metà delle riunioni della Società Delle Nazioni e lavora su molti meno dossiers rispetto agli altri funzionari. (9)
Alla Società Delle Nazioni, la cosa più importante per lui era quella di salvaguardare le strutture costruite durante la guerra tra le Nazioni, perché erano un presupposto importante per il libero commercio internazionale. L’ altro importante risultato dell’ esperienza di guerra, la cooperazione fra politica e affari, era ancora in espansione, in particolare nei settori dei trasporti e del credito. (10)
Nel 1922, Monet lascia la Società delle Nazioni per rafforzare la sua azione nel mondo finanziario. Divenne vice-presidente della potente banca americana di investimenti Blair & Co, esegue operazioni finanziarie su larga scala e amplia la propria cerchia di relazioni negli Stati Uniti con figure influenti. (11) Inoltre, ha fondato negli Stati Uniti Banca Monnet, Murnane & Co. (12)Così si trova al centro della finanza internazionale e partecipa alla formazione di potenti sindacati anglo-americani.Come vice-presidente della banca Blair & Monnet Inc. con sede a Parigi, Monnet ha svolto un ruolo decisivo nella stabilizzazione della moneta francese nel 1926. Avendo la fiducia del presidente del Consiglio della Federal Reserve (FED), (13) ha ufficialmente preso il ruolo di intermediario tra la Francia e gli USA.
Quando emerse la questione della regolamentazione dei debiti di guerra francesi e delle relazioni finanziarie bilaterali, si è fatto portavoce del punto di vista americano: la Banca di Francia doveva stipulare contratti con la FED e altre banche di emissione (banche centrali, N.d.T). E l’ indipendenza, tanto cara alla vecchia Francia, è stata abbandonata in favore di una stretta connessione con gli Stati Uniti. Inoltre, Monnet ha contribuito a fondare il Bancamerica Blair e la Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI) con sede a Basilea (dove è riuscito a imporre il candidato scelto per la presidenza americana).
Quando nel 1936 l’esercito tedesco (Wehrmacht, N.d.T) occupò la Renania, in violazione del trattato di Versailles, Jean Monnet fece conoscere agli Stati Uniti l’ ex cancelliere della Repubblica di Weimar, Brüning, che gli assicura che i leader della Wehrmacht avrebbero seguito Hitler ciecamente in caso di guerra se le democrazie occidentali non intervenivano sul campo. Ma Monnet non fece nulla contro lo scoppio della guerra. Al contrario: conoscendo bene William Bullit, ambasciatore americano a Parigi e stretto consigliere del presidente Roosevelt, riuscì a persuadere il governo degli Stati Uniti di costruire aerei militari per la Francia. Dopo aver superato l’ostacolo della legge sulla neutralità, il contratto è stato concluso e ha portato un improvviso e importante stimolo per l’economia degli Stati Uniti.
Note:
(1) In una lettera indirizzata a Dean Acheson (Segretario di Stato, al Ministero delle Finanze di Roosevelt, vice segretario di Stato 1945-1949, Segretario di Stato 1949-1953) Monnet ha scritto il 23.11.1962: "Nella misura in cui gli interessi sono sempre più unificati, le opinioni politiche devono essere sempre più comuni. […] Penso che se vogliamo unire gli uomini, dobbiamo unire prima gli interessi e per questo è necessario che gli uomini accettino di agire secondo le stesse regole, ed essere amministrati dalle stesse istituzioni. So che questo può sembrare un lungo processo, ma un cambiamento nell’atteggiamento degli uomini è necessariamente un processo lento. "Dean Acheson Papers, Box 28, cartella 288. Yale University Library, New Haven / Connecticut, citato da E. Roussel, op. Roussel, op. Cit. p. 766
(2) Il Comitato è stato fondato nel 1955 da Monnet stesso e ha continua ad esistere sotto la sua presidenza fino al 1975.
(3) La regione Bas-Rhône Languedoc è stata completamente ristrutturata secondo il modello americano. «Abbiamo dovuto superare tutte le giurisdizioni, creare un’Alta Autorità» e «c’è stato attrito con i servizi ufficiali». E. Roussel, op.cit. p. 494.
(4) cf. 4 cfr. Pierre Hillard, La Marche irrésistible du nouvel ordre mondial (La marcia irresistibile del nuovo ordine mondiale), F.-X. de Guibert 2007
(5) Piazza finanziaria di Londra
(6) La Hudson’s Bay Company è stata la più antica società commerciale canadese. Ha dominato il commercio delle pellicce in gran parte del Nord America e in molte regioni ha agito come agente del governo britannico. La sua rete di stazioni commerciali era il nucleo della futura amministrazione ufficiale nella parte occidentale del Canada degli USA. Il governatore della Società dal1916 al 1925 fu Sir Robert Kindersley che Monnet aveva incontrato durante la sua prima visita in Canada. Kindersley è stato dal 1914 al 1946 Governatore della Banca d’Inghilterra e, già dal 1905, partner commerciale della banca Lazard Brothers & Co., di cui divenne presidente del consiglio nel 1919.
(7) «Il Signor Benon, avvocato della società conosce bene René Viviani […] le relazioni massoniche che collegano i due uomini hanno avuto un ruolo nella vicenda». E. Roussel, op.cit. p. 48.
(8) Ad esempio, il Colonnello House, vale a dire Edward Mandell House (1854-1938) eminenza grigia e il più importante consigliere per gli affari esteri dei presidenti Roosevelt e Woodrow Wilson, autore di un libro intitolato «Philip Dru, Amministratore», dove evoca un colpo di stato da un ufficiale che stabilisce una dittatura negli Stati Uniti. A Lord Milner, confida che queste sono le sue convinzioni. Robert Welch University Press, 1998. cf. Hillard, Pierre, La décomposition des nations européennes, Paris 2010, p. Hillard, Peter, (La decomposizione delle nazioni europee), Parigi 2010, p. XIII. (8a) E. Roussel, op.cit. p. 68
(9) Ha partecipato a 30 delle 70 sessioni. cf. Fleury, Antoine: Jean Monnet alla segreteria della SDN p.40. In: Bossuat, Gerard, Wilkens, Andreas, Jean Monnet, l’Europa e i sentieri della Pace. Convegno a Parigi 29-31/5/97. Publications de la Sorbonne 1999.
(10) Jilek, Lubor: Rôle de Jean Monnet dans les règlements d’Autriche et de Haute-Silésie (Il ruolo di Jean Monnet, nei regolamenti dell’Austria e Slesia), P. 47, in: Bossuat, Gerard-Wilkens, Andreas, op.cit.
(11) John Mc Cloyes, avvocato a Wall Street, consigliere di ogni presidente americano da Roosevelt a Kennedy, Governatore della Banca Nazionale, Alto Commissario in Germania dopo la Seconda Guerra Mondiale. Responsabile della decisione di non bombardare le ferrovie che conducono ad Auschwitz, responsabile del fatto che molti criminali di guerra condannati sono stati rilasciati prematuramente e che Flick e Krupp recuperarassero le loro proprietà. John Foster Dulles, avvocato, segretario di Stato del presidente Eisenhower, principale rappresentante della politica di «contenimento» del Comunismo (guerra fredda). Walter Lippmann, giornalista di fama internazionale di origine ebraico-tedesco, stretto collaboratore del presidente Wilson e di sua eminenza grigia Colonnello House nella stesura dei 14 punti del progetto di Trattato di Versailles.
(12) Monnet, Murnane & Co. è associato con la Chase Manhattan Bank di New York.
(13) Il Consiglio della Federal Reserve, inoltre nomina Consiglio dei Governatori, il Comitato direttivo della Federal Reserve System. I suoi sette membri sono eletti ogni 14 anni da parte del Presidente degli Stati Uniti e nominati dal Senato. Il loro compito è l’ emissione di banconote e la completa supervisione della politica bancaria.
Tradotto per TLAXCALA da Alba Canelli