Articolo tratto dal sito http://www.wellnessuncovered.com, traduzione di Giuditta (con un commento all’articolo del quotidiano tradotto dal curatore del blog).
Un articolo del National Post di Toronto ha pubblicato una notizia molto preoccupante. Un bambino di 12 anni, che frequenta la Ross Tilley Public School a Bowmanville, nei pressi di Toronto, è stato arrestato dalla polizia in seguito al suo rifiuto di farsi inoculare un vaccino.
Il ragazzino era arrabbiato, minacciava di provocare danni alla scuola se avessero provato a iniettargli un vaccino contro l’epatite B.
Gli agenti di polizia hanno dichiarato al pubblico ministero, che l’arresto era giustificato dall’età del ragazzino e perché erano preoccupati per la sicurezza pubblica! Niente di meno!
Il ragazzo, il cui nome non può essere comunicato, in virtù della legge penale per i minori, ha minacciato verbalmente la scuola, ha dichiarato il portavoce della polizia: Dave Selby, ad un giornalista di CTV.
Ha aggiunto che gli ufficiali hanno la facoltà di non presentare denuncia, ma in questo caso, hanno deciso che la presunta minaccia era abbastanza grave da essere considerata un atto criminale.
Questo fatto gravissimo lancia un messaggio chiaro ai bambini : "Se rifiutate il vaccino siete dei criminali."
Come si può sostenere che un bambino sia abbastanza vecchio da essere trattato come un criminale, ma non lo sia abbastanza per poter decidere se accettare o rifiutare una vaccinazione?
Dal momento che non sia stata rispettata la libera scelta del giovane, la colpa della scuola e della polizia è evidentemente, infinitamente più grave.
Traduzione di un commento all’articolo pubblicato sul sito del National Post:
Non ci viene detto se i genitori avessero espresso il loro consenso affinché il proprio figlio venisse vaccinato a scuola, né ci viene detto se essi hanno ottenuto una esenzione dal governo dell’Ontario. Tutto quello che ci viene detto è che il ragazzino è andato in escandescenze ma non perché lo abbia fatto. Assumere che questo ragazzo semplicemente volesse evitare "un ago" è una pessima semplificazione della questione. Dal momento che l’Epatite B è una malattia sessualmente trasmissibile che difficilmente colpisce un ragazzino di 12 anni, è decisamente possibile che i genitori non volevano che il proprio figlio venisse vaccinato e che avessero richiesto una esenzione, ma questa informazione non viene fornita.
Che la scuola chiami la polizia invece dei genitori è patetico. Gli insegnanti dovrebbero avere maggiori competenze nel campo sociale e non permettere che situazioni di questo genere degenerino in un incidente, e questi insegnanti e gli altri membri del personale scolastico dovrebbero farsi esaminare la testa. I genitori andavano chiamati, ed il ragazzo doveva assire rassicurato che niente sarebbe stato fatto contro la sua volontà e senza l’approvazione dei suoi genitori. Abbiamo una legge che assicura a tutti il consenso informato.
Nel caso di un ragazzo non abbastanza adulto da esprimere il proprio consenso, la responsabilità della scelta tocca ai genitori. questa è la legge. Il fatto che il personale della scuola non abbia onorato la legge, ma che abbia invece cercato di amministrare a forza una procedura medica su un minore, dovrebbe renderli perseguibili per il trauma che essi hanno causato. Questo ragazzo non si sentirà più al sicuro nella sua scuola, e sarà per lui più pericoloso il sentimento di non potersi fidare dei propri supervisori adulti che non il pericolo di un’infezione sessualmente trasmissibile.
Quella scuola credo che si trovi su un terreno insidioso, dal punto di vista legale, a dispetto del fatto che gli agenti considerino quel ragazzino una minaccia. Personalmente sono scandalizzato dal livello di intrusione del governo nella vita della gente, specialmente quando si tratta della libertà di scelta in campo medico. Io non voglio farmi nessun vaccino, a costo di farmi amputare il braccio, ma io sono un adulto ed ho fatto una mia personale analisi delle informazioni al riguardo. Esercitare una tale pressione impositiva su un ragazzo è disdicevole.
Commento del curatore del blog scienzamarcia
Vaccinazione di massa a scuola, ma vi rendere conto? Immaginate quanti errori e quante confusioni si possono fare in un simile frangente, come vaccinare soggetti allergici ad alcuni componenti del vaccino perché il bimbo è troppo piccolo per sapersi esprimere al riguardo o perché la scuola non ha consultato per tempo la documentazione. Idem per il caso in cui i genitori non vorrebbero vaccinare il figlio. Quale attenzione e quale accuratezza ci può essere in una simile pratica che assomiglia un po’ troppo a quella del marchio del bestiame racchiuso in un recinto?
Leggi il dossier sulla tossicità dei nuovi vaccini anti-influenzali
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