Numerosi dubbi riguardano il recente "evento Wikileaks". Le perplessità non vengono solo dagli stessi governi coinvolti nelle rivelazioni, ma pure da importanti esponenti della comunità internazionale degli hackers nonché da alcuni studiosi di informazione multimediale.
Sulla Rete si legge come Wikileaks possa anche essere stato strumentalizzato (o orchestrato) dagli stessi poteri di cui svelerebbe alcune trame, in modo da ottenere, a causa di questo "problema", una "reazione" tale per cui possano venir inasprite, come "risoluzione", le leggi che regolano, a livello mondiale, la diffusione di informazioni per mezzo di Internet. Più che l’11 settembre della diplomazia, come da alcuni è stato chiamato, potrebbe rivelarsi l’11 settembre della libera divulgazione sul Web.
In più, la pubblicazione di tutto questo materiale riservato (in parte banale, in parte tendenzioso) è destinata ad alimentare forme di guerra psicologica, ad inasprire le relazioni internazionali, creando ancor più ombre, incertezze, sospetti… in definitiva ancora più caos.
Quello del caos è il gioco preferito di chi vuole sempre più incatenare gli ‘uomini’ a stretti meccanismi ed a norme draconiane, di chi impedisce la nostra libera evoluzione e cooperazione.
Chissà se anche Julian Assange scomparirà come Bin Laden…
Fonte: ilsole24h