Molte persone nauseate dalla gestione del governo di destra e dalla finta opposizione della cosiddetta sinistra, di volta in volta si affidano a nuovi leader, a nuovi guru che si presentano di volta in volta come più simpatici, più giovani, più onesti, più intransigenti sul piano morale, ma se si va a scavare un po’ sotto la superficie patinata della personalità artificialmente costruita che ci viene propinata dai mass-media, si scopre che dietro l’apparenza si nascondono i soliti politicanti di sempre. Si tratta di un’operazione di restyling per cercare di convincere le persone deluse a votare ancora, nonostante la chiara evidenza che ormai i politici di tutti gli schieramenti e di tutti i partiti sono complici dello stesso sistema di potere, e che le contrapposizioni sono fittizie. Beppe Grillo, Antonio di Pietro e Nichi Vendola sono al momento i più gettonati leader "alternativi".
Di Grillo e altre gatekeeper abbiamo già parlato, di Bertinotti pure, mentre la scabrosa vicenda della discarica sulla falda di Corigliano d’Otranto è una delle tante verità sottaciute dai media che enfatizzano la questione delle discariche campane e delle (per altro giuste) lotte di quei cittadini. Se la gente sapesse avrebbe ancora il coraggio di sostenere che Nichi Vendola sia una reale alternativa alla vecchia classe dominante? Quanto a Di Pietro pensate davvero che i poteri occulti che regnano sull’Italia abbiano bloccato o insabbiato quasi tutte le inchieste troppo scomode ma abbiano lasciato carta bianca al team di mani pulite per un paio d’anni? La scomoda realtà è che si è trattata di una manovra per ridisegnare il panorama politico e finanziario dell’Italia, svendendo l’Italia in nome della privatizzazione.
Del resto chi ha avuto modo di scoprire ed approfondire la realtà dell’avvelenamento intenzionale del nostro pianeta non può avere dubbi sul fatto che i politici siano ormai quasi tutti collusi col sistema di potere che permette un simile scempio.
Scabrosa e folle decisione della Regione Puglia: "la discarica sulla falda si farà!"
Articolo tratto dal forumambientesalute
Corigliano d’Otranto. Il sito dove prima Fitto e ora Vendola vogliono condannare tutti i salentini ad una emergenza idrico-sanitaria senza precedenti. La sconvolgente affermazione dell’ing. Vurro, curatore dello studio commissionato dalla CoGeAm sulla vulnerabilità del sito, in cui affermava che la fuoriuscita del velenosissimo percolato dalla vecchia discarica è giunta ad un profondità di 40 m. dal piano campale (il fondo della discarica nella foto qui in alto) ha fatto saltare dalla sedia solo i rappresentati del Coordinamento Civico mentre gli altri dirigenti presenti si son dimostrati del tutto indifferenti tanto che hanno votato a favore della variante di progetto per la nuova discarica! VERGOGNA CI VOGLIONO FAR AVVELENARE TUTTI A NORMA DI LEGGE! I CITTADINI NON SONO LORO CAVIE !!! – Foto Nuova Messapia)
Scandaloso temporeggiamento da parte della Regione sul pericolosissimo progetto della CoGeAm di aprire una nuova discarica su di un sito già fortemente inquinato dalla vecchia discarica!
Soluzioni da fumo negli occhi e palliativi sconcertanti: "metteremo in ‘sicurezza’ la vecchia discarica e monitoreremo"
Intanto si apprende dalla relazione dell’ing. Vurro, curatore dello studio commissionato dalla stessa CoGeAm, che la pervasività del percolato della vecchia discarica è giunta ad una profondità di 40 m dal Piano Campale.
Nonostante questi devastanti dati la Regione vuole ancora una volta essere protagonista di un’emergenza sanitaria, idrica e di rifiuti senza precedenti !
Questa è pura follia !!! – Che la Regione blocchi tutto e adotti SUBITO la Strategia Rifiuti Zero!!!
Corigliano d’Otranto Solo il sindaco Fiore ha votato contro lo studio del Cnr che ha individuato rischio potenziale solo sul primo sito
Campobasso: Alleggeriremo i carichi
A gennaio tavolo per valutare le proposte
di Pierpaolo Spada
La seconda discarica sulla falda si farà Anche la seconda discarica sulla falda acquifera di Corigliano d’Otranto si farà ma probabilmente sarà ulteriormente limitata al deposito dei rifiuti previsto, in termini di quantità e qualità. E’ l’esito dell’ultima conferenza dei servizi che si è svolta ieri a Bari e alla quale hanno preso parte anche tre membri delle associazioni dei cittadini che contro il progetto di Cogeam e Regione Puglia hanno anche proposto ricorso.
Solo il sindaco di Corigliano d’Otranto, Ada Fiore, ha espresso la non condivisione rispetto allo studio del Cnr Isra che ha riconosciuto il rischio potenziale per la falda soggiacente solo il primo sito di discarica che dista, è bene sottolinearlo, pochi metri dal secondo. Di fatto, questa discarica, che è praticamente completa nascerà dove il Piano Fitto (ex presidente e commissario per l’emergenza in Puglia) l’aveva prevista.
La Regione e la gestione commissariale di Vendola sulla spinta delle rivendicazioni dei cittadini hanno comunque mitigato l’impatto che quest’impianto targato Marcegaglia (come il 90% di quelli ricadenti in Puglia per il trattamento dei rifiuti) potrebbe avere. E la novità più importante in tal senso emersa dalla conferenza dei servizi è che di misure di mitigazione potrebbero esserne definite di ulteriori sulla base di quelle che sono le proposte avanzate da sindaco e associazioni. Lo conferma il dirigente del settore Giovanni Campobasso che prevede, tra il 15 e il 20 gennaio 2010, un tavolo tecnico partecipato da Provincia, Regione, Arpa, sindaci e associazioni.
Seppur vogliosa di chiudere la questione entro breve tempo, la Regione pare dunque pensarci su ciò che si starebbe per compiere autorizzando l’ennesima discarica sulla falda acquifera, minacciata dal percolato rintracciato tra il vecchio e il nuovo sito di discarica. Lo studio del Cnr ha rilevato l’alta pericolosità di quest’ultimo sito ed è questo che, forse, dovrebbe far riflettere chi, diffidato dal Coordinamento civico per la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini, non ammette errori. Primo fra questi il gruppo Marcegaglia che sta per far passare il progetto con il solo studio di parte da esso stesso fornito alle istituzioni. Uno studio minuzioso perchè minuzioso è stato il lavoro degli autorevoli esponenti del Cnr Irpi sul quale il Gruppo si è basato per redigerlo, deviandone però le conclusioni, come da mesi stiamo ripetendo. E’ così che per magia il sito di Corigliano si trasforma in uno spazio libero dove si può costruire tutto, anche una discarica, anche se sotto quella la discarica la falda è a 40 metri. Insomma, lo scandalo che continua a consumarsi (accomodato anche dalla recente sentenza del Tar che non ha riconosciuto per il sito in questione alcun rischio), dovrebbe mobilitare le masse; ma, nel Salento, come spesso accade, si preferisce far finta pur di non vedere; e le istituzioni vanno avanti ignorando tutto e tutti come si dichiarano di esser tanti cittadini e volontari che si battono per la difesa del territorio e della salute dei loro concittadini. Il problema è che proprio il commissario Vendola non vuole che si parli di una Puglia in emergenza, altrimenti come farebbe a prendersi pure i rifiuti campani.
Pressione questa che ci appare tuttavia calibrata anche sulla disponibilità della discarica di Corigliano, già preventivata e tra poco attivata. Non potendo far “saltare” un impianto che il “duo” Vendola-Marcegaglia, paradossale agli occhi di tanti elettori stessi del Governatore, si sta tentando dunque di accontentare chi protesta con una previsione di riduzione dei quantitativi di rifiuti che verranno conferiti nella discarica di soccorso dell’Ato2 (quella di Corigliano).
Ada Fiore ha proposto la soluzione che, Campobasso dichiara di esser già stata riconosciuta nelle Linee di Piano per la gestione del sistema dei rifiuti, ossia: la riconversione del biostabilizzatore di Poggiardo in compostatore e la dotazione dell’impianto di Corigliano di linee di di compostaggio. Il composto agevolerebbe le operazioni di bonifica della vecchia discarica e anche della nuova. Ma se la nuova discarica si deve fare per forza, l’unica misura preventivabile, per conto della Regione, sarà quella di diminuire i carichi di rifiuti destinati all’impianto. Appuntamento a gennaio, ma quanti dubbi restano.
Fonte: Il Paese Nuovo – 23/12/2010
Per approfondimento:
Il progetto della maxi-discarica di Corigliano d’Otranto sarebbe inumano e mostruoso lo confermano i nuovi studi del CNR – ISRA
Oreste Caroppo, del coordinamento civico per la tutela del territorio di Maglie, spiega le ragioni del "no" alla discarica sulla falda idrica coriglianese, e presenta la manifestazione di protesta in programma per domenica 22 novembre – Video di Flavia Serravezza per il Tacco d’Italia
"Sorella Acqua…" contro la discarica sulla falda idrica di Corigliano d’Otranto. Intervista a Frate Ettore Marangi e a Oreste Caroppo. "Maledetti privatizzati" Alex Zanotelli.
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