Ad Egling (provincia di Bad Tölz-Wolfratshausen) Monika B., nativa di Monaco, salta da una mongolfiera a 500m da terra.
Qui di seguito trovate la traduzione (a cura del blog soleattivo) dell’articolo Verzweiflungstat wegen rätselhafter Krankheit: „Mein Tod soll nicht umsonst sein“ pubblicato il 14 agosto 2010 sul sito del Tageszeitung di Monaco (una volta quotidiano Münchner Tageszeitung, adesso Mediengruppe Münchner Merkur und tz).
La terribile malattia che di recente ha colpito anche la famosa cantante Joni Mitchell, e la cui esistenza viene negata (guarda caso) da chi nega le scie chimiche viene spesso scambiata per una manifestazione psicotica, ma quando si vedono fibre colorate spuntar fuori dalla pelle si scopre che la realtà é tutt’altra.
E quando una dottoressa analizza al microscopio elettronico i filamenti dei malati e li trova fin troppo somiglianti a quelli rilevati nei nanopolimeri diffusi con le scie chimiche la connessione causa-effetto risulta evidente. D’altronde quale altra sostanza inquinante potrebbe causare la crescita di sostanze artificiali che fuoriescono dal corpo umano?
A livello di cura e prevenzione, mentre qualcuno consiglia di mantenere adeguati livelli di alcalinità (superiori di 2/3 all’acidità) con un mantenimento quotidiano – con dosi regolari di Aceto di Mele Biologico possiamo registrare un tentativo di fornire uno schema terapeutico come il protocollo di Gwen Scott, che fornisce altri dettagliati consigli su come aiutare l’organismo a non soccombere all’invasione di queste nano-fibre e ad espellerle. Altre informazioni per prevenire questa ed altre malattie causate dalle scie chimiche le potete reperire nell’opuscolo sopravvivere.
Atto di disperazione a causa di una malattia misteriosa: “la mia morte non sarà vana“
Vagen/Monaco – una settima fa si è lanciata una donna di Monaco da una mongolfiera a 500 metri da terra. Con questo atto di disperazione voleva richiamare l’attenzione sulla sua misteriosa malattia, che fa crescere fibre sconosciute che fuoriescono dalla pelle. Nella sua lettera di addio Monika B. scrive: "La mia morte non sarà vana."
Monika B. di Monaco di Baviera
Claus Rust di Vagen (provincia di Rosenheim) guarda ancora impietrito l’ultima lettera di Monika B. L’amico di famiglia aveva da tempo organizzato fino all’ultimo dettaglio i suoi funerali, i documenti e l’assistenza per il padre. “Lei voleva che tutto fosse in ordine nel caso in cui a causa della malattia non sarebbe stata più in grado di farlo”, afferma la persona 73enne. Che lei avesse pianificato la sua morte non poteva immaginarlo.
Sì, è vero che Monika B. aveva tendenze suicide a causa della sua anamnesi, ma proprio negli ultimi mesi è sembrato come se lei malgrado “molti momenti deboli volesse provare nuovamente la gioia di vivere" e questo dopo una storia quasi infinita di patimenti della 55enne donna di Monaco che è stata tremendamente tormentata dai dolori, dice il sig. Rust.
La sua sofferenza è iniziata nel 2008. In un primo momento si sentiva male in continuazione, aveva dolori agli arti forti e quasi insopportabili. L’uso degli antibiotici e un soggiorno di cura non le hanno portato alcun sollievo. Solo alcuni mesi dopo si accorse che una fibra indefinibile cresceva fra il quarto e quinto dito della mano. “In seguito, presa dal panico, è andata correndo da un medico all’altro non sapendo che cosa fare”, si ricorda il sig. Rust. Il 73enne racconta che i medici hanno sospettato come causa della sua malattia un’infezione da borrelliosi non curata.
Nel centro di borrelliosi ad Augusta fu avanzata poi la prima ipotesi che Monika B. potesse essere malata di "Morgellons". Anche gli esperti su questa malattia misteriosa si trovano di fronte ad un enigma. "Questa malattia sembra manifestarsi solitamente sotto la forma di infezioni molteplici di vario genere", ha spiegato il Dott. Carsten Nicolaus, partner medico del centro di borrelliosi ad Augusta. Secondo lui i pazienti di questa malattia dei filamenti hanno spesso il problema che i medici cercano l’origine nell’ambito psichiatrico. Poiché i pazienti spesso parlano nei primi stadi di una sensazione di formicolio o di un movimento sotto pelle, ma gli esami non forniscono nessun risultato, spesso viene diagnosticata la psicosi parassitaria o la parassitosi delirante.
Solo quando viene alla luce il sintomo caratteristico dei tratti di pelle screpolata dalla quale escono fibre, si dovrebbe parlare di "Morgellons". Queste fibre sarebbero inorganiche e spunterebbero fuori dalla pelle colorate di blu, rosso, bianco e nero. "Perfino l’FBI americana ha testato queste fibre, ma non ha potuto identificare il materiale", aggiunge il Dott. Nicolaus.
Con il suo suicidio vuole richiamare l’attenzione su una malattia spaventosa. Dalla sua pelle spuntavano misteriose fibre colorate.
Negli Stati Uniti sono stati registrati negli ultimi anni da 16.000 a 18.000 malati di Morgellons. I sintomi si manifestano soprattutto lungo la costa (Texas, Florida).
"La situazione è simile anche in Germania", afferma il Dott. Nicolaus. Lui aveva avuto già alcuni pazienti dello Schleswig-Holstein, della Meclemburgo-Pomerania o dei Paesi Bassi. Il problema per i medici è che molti di loro non hanno mai sentito parlare di "Morgellons". Al momento stanno facendo delle ricerche solamente negli Stati Uniti in diverse università come per esempio in Oklahoma. Il primo passo positivo: Centers of Diseases Control and Prevention (paragonabile al Robert-Koch-Institut in Germania) hanno riconosciuto la malattia delle fibre. Ma la ricerca scientifica riguardo al "Morgellons" è ancora ad uno stadio embrionale. "I pazienti hanno bisogno di tenere duro, ma di fronte al dolore spesso non è possibile", dice il Dott. Nicolaus.
Tutta la documentazione l’ha mandata ad un amico con la richiesta di rendere pubblica la sua causa. Claus Rust è sconvolto dalla tragedia.
Finché non saranno trovati la causa ed un mezzo appropriato contro la malattia delle fibre, ai medici rimane solo la possibilità di contrastare i singoli sintomi. Questo avviene con antibiotici, antifungini, antivirali e anche con antielmintici. Monika B. non poteva aspettare così a lungo. Per lei gli innumerevoli ricoveri in ospedale ed una psicoterapia durata diversi mesi al policlinico di Monaco-Ovest non hanno portato alcun sollievo. La cosa più brutta per lei, secondo Rust è "Il fatto che nessuno conosceva la malattia, e tanto meno la prendeva sul serio." Il 73enne sta preparando la cremazione per il 25 Agosto e adesso si dedicata ad adempiere all’ultima volontà della 55enne: "Far conoscere il Morgellons, in modo tale che altri malati abbiano la speranza e che non si disperino come Monica B."
Silvia Mischi
Morgellons: enigma per i medici
La descrizione del morbo di Morgellons potrebbe sembrare tirata fuori da un pessimo romanzo di fantascienza: all’improvviso ai pazienti crescono delle piccole fibre cellulosiche dalla pelle che presumibilmente potrebbero forare un’unghia. La sindrome di Morgellons è la denominazione di un quadro clinico che è discusso in modo altamente controverso nell’ambito medico. Quello che c’è veramente dietro, nessuno può dirlo finora. In internet circolano le più selvagge ipotesi e descrizioni. Gli afflitti hanno una sensazione di formicolio sotto la pelle, come se ci fossero dei minuscoli insetti che scavano. Non esiste una diagnosi precisa e nemmeno un rimedio. Molti medici ritengono che i pazienti si stiano immaginando tutto, come se fossero delle rappresentazioni deliranti. Le fibre che si formano nel corpo delle persone colpite e che spesso escono attraverso le ferite aperte della pelle, sembrano essere una massa vivente, così raccontano. Loro di mattina sulle loro lenzuola avevano trova fibre colorate. "La roba viene fuori dai miei occhi come vermi. E’ l’inferno", scrive una malata in internet. Le fibre assomigliano alla plastica flessibile e sono lunghe alcuni millimetri.