da Russia Today
RT.com
Traduzione per altrainformazione a cura di Francesco Torre ( phpaddicted@yahoo.it )
Le Proteste sono diventate violente nella Grecia avvelenata dal debito creato dalle banche che dirigono l’UE. I manifestanti si sono scontrati con la polizia in seguito all’uso di gas lacrimogeni per disperdere la folla. La gente in Atene si oppone a un nuovo piano di austerità per "aiutare" il paese. Mercoledì pomeriggio i cittadini hanno formato un cordone attorno al parlamento per impedire ai legislatori di approvare nuove misure. Decine di migliaia di manifestanti hanno risposto al gas della polizia con il lancio di pietre e bottiglie incendiarie. Secondo dati ufficiali si sono riversate nelle strade della capitale tra le 25.000 e le 27.000 persone. Stylianos Chrysostomidis, giornalista, confida ai microfoni di Russia Today: "Quello che sta succedendo non è normale. La gente ha manifestato pacificamente negli ultimi 70-80 giorni, ma ora è una guerra fatta di elicotteri,motociclette,molotov e agenti chimici". Le persone non vogliono fare ulteriori sacrifici. Dicono che i soldi non vengono impiegati per risollevare l’economia. Chrysostomidis aggiunge: "Tutti in Grecia sanno che una volta ricevuti aiuti per miliardi di euro, questi tornano alle banche per coprire derivati e altri titoli tossici emessi dagli stessi istituti finanziari. Nulla va per risollevare l’Economia reale in Grecia. I soldi servono a ripagare interessi maggiorati. Stiamo assistendo a un saccheggio. Il problema è che la gente è informata e lo sa”. Nick Skrekas, analista economico e avvocato internazionale, sostiene che i Greci sono molto arrabbiati. Chi è andato in strada, chiede un cambiamento di rotta drastico nella politica.
"Nessuno ci ha detto che il debito pubblico sarebbe aumentato del 17%. Altro che misure di austerità annunciate, fatte di aumenti delle tasse e tagli per 6,5 miliardi solo nell’anno in corso. Poi ci sono altri 22 miliardi da tirare fuori entro il 2015 e si parla di un programma di [euro] privatizzazione per ulteriori 50 miliardi. Ce n’è di che andare su tutte le furie", dice Skrekas. "Credo che la maggioranza voglia un sistema politico nuovo di zecca, basta con le solite facce. L’attuale classe dirigente non sembra avere a cuore gli interessi nazionali fuori e dentro il paese. Sono molte le similitudini con la “primavera Araba", conclude.
Articolo originale a questo indirizzo: http://rt.com/news/greece-clashes-police-protesters/