di
Tankerenemy
E’ lodevole la tenacia dei Fiorentini che hanno deciso di protestare dinanzi alla sede dell’A.R.P.A.T., esigendo risposte chiare e tempestive sulla geo-ingegneria. Purtroppo è il solito rimpallo delle responsabilità: le competenze non sono dell’A.R.P.A., ma dell’E.N.A.C., al centro, in questi giorni, di uno scandalo per una brutta storia di tangenti. No, non è l’E.N.A.C. responsabile, ma il Ministero dell’ambiente, anzi il Ministero della "difesa" che demanda ogni chiarimento all’A.R.P.A. che si appella al N.O.E. dei Carabinieri i quali aspettano il benestare della magistratura… ‘Todos caballeros’. Lo scaricabarile sembra la creazione del moto perpetuo. Ciò succede anche al di fuori dell’Italia, poiché la questione "scie chimiche" è occultata da un muro spesso di omertà e di negazione, un muro in cui bisognerà, in un modo o in un altro aprire una breccia.
[ VIDEO: Scie chimiche: il rimpallo delle responsabilità ]
FIRENZE Il 29 giugno 2011 alle 15.00, un gruppo di cittadini ha partecipato ad un presidio di protesta davanti alla sede regionale dell’A.R.P.A.T. (Agenzia regionale per la "protezione" dell’ambiente Toscana) di via Porpora, per denunciare l’immobilismo dell’Agenzia sulla questione delle cosiddette "scie chimiche".
Numerosi sono stati gli esposti di comitati e cittadini negli anni passati all’A.R.P.A.T., che si è decisa a rispondere solo lo scorso aprile. E’ stata, però, una risposta completamente insufficiente, parziale e fuorviante, basata su materiale di dubbia scientificità, raccolto da Internet e senza alcuntipo di analisi di campioni (vedi sulla questione anche Scie chimiche: le preoccupazioni dei Toscani e le risposte dell’A.R.P.A.T.).
E’ stato un responso che il Comitato Stop Scie Firenze, uno dei gruppi organizzatori del presidio, ha già contestato in una lettera diretta all’ A.R.P.A.T. e ad altri organismi interessati ( LINK). Nei vari esposti si chiedeva di eseguire analisi di acqua, suolo ed aria al fine di rilevare la presenza di alcuni elementi dannosi per la salute (es. bario, alluminio, polimeri…). Molte analisi condotte privatamente hanno rilevato la presenza in percentuali altissime e ingiustificate di alcuni di questi elementi (bario ed alluminio), presenza che ormai in tante parti del mondo si associa alle emissioni deliberate da parte di velivoli non meglio identificati, emissioni meglio note come SCIE CHIMICHE.
Sulle scie chimiche solo in Italia dal 2003 ad oggi sono state presentate 13 interrogazioni parlamentari, di fatto cadute nel vuoto. Anche in Toscana è venuta alla luce nel gennaio 2011 la questione del bario, nel caso che ha riguardato l’acquedotto di Quarrata, dove ne sono state rilevate altissime concentrazioni, senza individuare la fonte di inquinamento, almeno stando a quanto affermano le autorità.
I manifestanti con cartelli, foto e volantini si sono piazzati davanti alla sede regionale. Una delegazione è entrata nella sede per chiedere di conferire con il direttore generale o con qualche altro responsabile di rilievo dell’Agenzia. Sia il direttore sia altri responsabili non erano disponibili, così i manifestanti hanno potuto incontrare l’addetto stampa dell’A.R.P.A.T. che si è impegnato a riportare le richieste del Comitato ai responsabili. Alle 17.00 circa il presidio si è sciolto.
30/06/11 Comitato Stop Scie Firenze
Qui il servizio video del quotidiano La Nazione
Articolo correlato: Manganese nell’acqua potabile, 2011