di

Corrado Penna

Leggi qui la prima parte.
Ricordo il link per visionare il filmato (ed eventualmente votare "like"): onecloudfest.com/festival/competition, e quello per  scaricare il filmato in formato avi (100 Megabyte).
Nota bene: le interviste sono di circa un anno e mezzo fa e già la situazione è notevolmente peggiorata, con moltissimi giorni in cui gli aerei oltre ad irrorare di notte passano molto spesso sul far dell’alba lasciando già la mattina un orribile velo di scie che viene rinforzato dai passaggi successivi, fino ad oscurare quasi completamente la luce del sole.



Bye bye blue skye, un documentario di Patrick Pasin – Trascrizione/traduzione dei dialoghi e delle scritte in sovraimpressione

Rosario Marcianò, con suo fratello Antonio ha fondato in Italia tanker enemy uno dei più importanti siti al mondo contro le scie chimiche www.tankerenemy.com


Rosario Marcianò: "Almeno per quanto riguarda l’ultimo anno le operazioni di aerosol sono diventate una costante. Se fino a qualche anno fa era un’eccezione una giornata con le cosiddette scie chimiche, adesso è il contrario. Quindi normalmente abbiamo delle giornate che sono prive assolutamente di qualsiasi attività di irrorazione, le possiamo contare queste giornate, 3 o 4 giornate al mese se siamo ottimisti, altrimenti anche meno. Effettivamente quando arriviamo alle 9, 10 di mattina, già si cominciano a veder passare i primi aerei, e nell’arco di poche ore il cielo è completamente coperto da uno strato uniforme che oscura il sole. Quindi è una costante ormai non avere più delle giornate di sole vero, ma delle giornate semi-oscurate o oscurate completamente. Tant’è che alcune volte all’una del pomeriggio i lampioni della strada sono accesi, questo indica che comunque la luminosità è tale da fare accendere i lampioni delle strade automaticamente per via dell’oscurità".

Screenshot del sito dell’università olandese di Delft, riportante le qualifiche del dottor Coen Vermeeren

Dottor Ir. Coen Vermeeren Facoltà di ingegneria aerospaziale, docente di ingegneria dell’aviazione ed aerospaziale Università della tecnologia di Delft (Olanda). Dottorato di ricerca in ingegneria aerospaziale.

Ir. Coen Vermeeren: "Se guardiamo al fenomeno in generale non puoi spiegarlo semplicemente in termini di combustibile degli aerei che brucia e di temperatura ed umidità dell’aria. Quelle scie di condensa non possono durare a lungo. Quindi ogni scia di condensa persistente deve avere un’altra spiegazione".

Il fisico greco N. Katsaros ad un convegno sulle scie chimiche (il secondo da sinistra)

Dottor Nikos Katsaros, Ricercatore Anziano del Centro Nazionale di Scienze Fisiche "Demokritos" di Atene. Membro del Comitato Nazionale per l’Ambiente. Rappresentante nazionale al comitato scientifico della NATO. Membro del comitato Enouranois, che indaga sulle irrorazioni e la geoingegneria.

Nikos Katsaros: "Come scienziato non ho alcun dubbio che non ci sia paragone tra scie chimiche e scie di condensa, sono due fenomeni interamente differenti".

Voce narrante: "Abbiamo filmato queste scie chimiche in Provenza, difficile pensare che in questo luogo e a questa altitudine siano degli aerei di linea ad essere responsabili di queste linee così fitte che persistono per ore."

Nikos Katsaros: "Alcuni scienziati con cui siamo in contatto e con cui abbiamo collaborato per corrispondenza ci hanno riferito che nelle università statunitensi hanno portato avanti questo genere di esperimenti, che hanno spedito dei piccoli aerei ed hanno raccolto campioni di aria e li hanno analizzati ed hanno trovato quantità di bario ed alluminio in alta percentuale che sappiamo hanno questo genere di effetti sulla salute umana e non solo sull’ambiente".

Peter Vereecke ex sindaco e politico belga, fondatore del Gruppo Belfort, 2.000 cittadini che si oppongono al codex alimentarius, alle irrorazioni e …

Peter Vereecke: "Ci sono [nelle scie chimiche] anche prodotti chimici (di bromuro di etilene) e agenti infettivi (come il micoplasma)".

Rosario Marcianò: "Sono state fatte delle analisi, certo, sia in Italia che all’estero, sono disponibili per la visualizzazione anche sul nostro sito, sul nostro blog e suoi siti collegati, analisi chimiche che sono state fatte sia sul terreno, sia sulle piante, sia nell’aria, analisi che evidenziano la presenza dei metalli di cui ho parlato prima".
Voce narrante: "Per essere sicuri abbiamo raccolto dei campioni di terra in tre parchi di Parigi per farli analizzare da un  laboratorio specializzato. Il risultato arriva qualche giorno più tardi. In effetti ci sono bario ed alluminio nella terra di Parigi".

Peter Vereecke: "Quindi tutto questo arriva dall’atmosfera e cade al terreno e colpisce tutti quanti. Ce ne accorgiamo dall’aumento delle malattie: non siamo mai stati così ammalati e così stanchi. Diverse persone, dopo avere osservato le scie chimiche, affermano di avere sofferto di mal di testa e capogiri per diversi giorni. Alcuni di loro hanno anche problemi alla pelle, come allergie, ed alcuni di loro si sono sentiti deboli e stanchi per più di una settimana".

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