Fonte: stampalibera.com

L’Italia e il resto dell’Europa sono terrorizzati dai media di Regime, da voci che annunciano, auspicano alla fine, un imminente crollo dell’euro. Nel frattempo parte la guerra mediatica di aggressione conto la Russia, colpevole di aver di nuovo nazionalizzato la più grande loro compagnia petrolifera, colpevole di essere rinata economicamente e socialmente, colpevole di non essere rimasta nella miseria, dopo essere stata devastata dal duo Gorbacev-Eltsin. In sostanza la Russia è accusata di non accettare i dictat anglousraeliani.

Ora Putin come Assad è diventato il nuovo Gheddafi,   la nuova preda degli europeoti pronti a privarsi delle fonti di energia pur di seguire i programmi di guerra del governo americano. Ma poveri noi, rischiamo con tanta disinvoltura la distruzione dell’Europa solo per restare al guinzaglio degli Usa? Sembra di si purtroppo. Dal nostro governo americano coloniale non si sente alcuna preoccupazione ed anzi si stà lavorando alacremente per generare il consenso attorno ai nostri esportatori di democrazia all’uranio impoverito o arricchito.

Ultime notizie dalla Pravda.ru

  • Il Parlamento europeo non riconosce le recenti  votazioni per la Duma russa e sostenendo le presunte rivolte spontanee di piazza vuole esportare la “democrazia” in Russia. Intima quindi al governo russo di ripetere le votazioni dicendo  di non riconoscere le percentuali di voti ottenute dai partiti di opposizione.
  • Gli  USA organizzano un capillare piano di destabilizzazione della Russia mediante il finanziamento di un’infinità di organizzazioni non governative pagate direttamente dagli americani. Le associazioni al soldo delle presunte Ong si muovono e manifestano per chiedere l’annullamento delle votazioni e la criminalizzazione del presidente Putin che temono in modo particolare.  (Vedi articolo alla fine)
  • Il segretario della Nato Rasmussen alza il tono con bellicose accuse in cui deplora e criminalizza l’intenzione dei russi di mettere postazioni missilistiche a difesa del loro territorio minacciato dalle postazioni missilistiche Nato in Romania, Polonia, Georgia, Bulgaria, Turchia, Mare di Barents, Mare del Nord, Mar Baltico. (nei mari del nord Europa stazionano navi americane in posizioni strategiche con a bordo sistemi missilistici di offesa.)
  • La Russia ha inoltre chiesto a Nato e Usa garanzie giuridiche di non impiego dei missili contro la Russia ma non ha ottenuto le dovute rassicurazioni.
  • Il Presidente siriano Assad denuncia di aver avuto pressioni da parte degli Usa e della  Nato per lasciare, tradire la Russia e di essere ora attaccato proprio per non aver eseguito l’ordine di tradimento.

Fin qui gli allerta del giornale russo a cui si aggiunga le minacce del ringhioso Barroso che è bene ricordarlo minacciò di attacco la Russia allorchè la Georgia dominata dal colpo di stato in seguito alla cosidetta rivoluzione delle rose invase l’Ossezia.

  • Il Governo italiano ha in ordine una gigantesca fornitura di aerei da bombardamento e di aerei da caccia per più di 20 miliardi di Euro. Quegli stessi aerei da caccia che la Turchia ha rifiutato perchè sono dotati di tecnologie a controllo remoto del volo con disinserimento automatico del pilota da parte di organi di controllo americani direttamente dagli Usa. (fonte: Effedieffe.com M Blondet)

Qual’è il piano satanico degli Anglusraeliani e loro controllata Francia di Sarkozy? A mio parere gli Angli ritorneranno a fare quello che hanno sempre fatto durante le due precedenti guerre. Ci coinvolgeranno o meglio tenteranno di coinvolgerci in conflitti rovinosi mandandoci allo sbaraglio contro il nostro maggior amico e fornitore di energia indispensabile per la nostra sopravvivenza:  la Russia. Quella Russia che ha il solo torto di essere sovrana un pò più di noi. Proprio come la Libia. Ci comporteremo con i russi così come abbiamo fatto con gli altri nostri fornitori di energia come Iraq, Libia…, e Iran che era il nostro candidato fornitore, prima del veto americano di far affari con il paese degli aiatollah?

Siamo come in una partita a scacchi in cui la Russia in difesa, si lascia mangiare pedone dopo pedone da un Occidente sulla via del fallimento che con i suoi cavalli pazzi si muove sempre più pericolosamente vicino alla regina russa.  Quanto durerà questo logorio non è dato di sapere ma si avverte una gran fretta.

La domanda  che ci poniamo ora è la seguente: riuscirà la Russia a sostenere l’assedio degli Atlantici fino al momento in cui collasseranno da soli a causa del loro tracollo economico finanziario, isolati e senza più una moneta sovrana con cui combattere la sottrazione di moneta dal mercato operata delle banche criminali?

In quel momento quando la o le navi affonderanno i topi, ovvero le banche che oggi armano Nato e Usa saranno già pronti a scappare e ad andare a parassitare le economie emergenti in Europa, Asia e nel Sud America! Come i topi vanno dove c’è il grano così le banche vanno dove vi è ricchezza. Come  sempre è accaduto nella storia recente.

Dovremo prepararci ad una salutare derattizzazione.

Segue parte di un interessante articolo di M. Blondet (Effedieffe.com)

Neocon all’assalto di Putin

Maurizio Blondet

«Caro Vlad, la primavera araba ti sta arrivando vicina». Vlad è Vladimir Putin, lo statista più odiato dall’Establishment anglo-americano. L’avvertimento è stato mandato via Twitter, ai primi di dicembre, dal senatore Jonh McCain, che ci ricordiamo come candidato presidenziale repubblicano, e sconfitto da Barak Obama. Adesso, McCain ha cancellato il messaggio Twitter. Mission accomplished, può dire, a vedere le grandi manifestazioni anti-governative che hanno avuto luogo nell’ex-URSS.

Il fatto è che il senatore è presidente dello International Republican Institute (IRI), una fondazione «culturale» del partito repubblicano USA, finanziata dal Congresso USA, con la missione dichiarata di «espandere la democrazia» (leggi: sovversione all’estero). Lo stesso New York Times ha spiegato la parte avuta dall’ente nel «coltivare le sollevazioni arabe» insieme al National Democratic Institute (NDI), che è la fondazione gemella del partito democratico USA. Entrambe sono finanziate dal governo americano attraverso il National Endowment for Democracy (NED) creato nel 1983 «per dirigere stanziamenti a promotori della democrazia nei Paesi in via di sviluppo», e che riceve per questo scopo 100 milioni di dollari annui. (U.S. Groups Helped Nurture Arab Uprisings)

Nel suo sito ufficiale, l’IRI di McCain specifica la natura delle sue cure per la Russia: «Selezionare e sostenere (pagare) leader» locali onde «porre le basi della prossima generazione di capi democratici in Russia». Ciò, attraverso «la creazione di reti di politici, attivisti di organizzazioni non-governative e funzionari eletti». Come gli altri suddetti enti americani per l’espansione della democrazia, anche l’IRI fornisce «addestramento» ad agitatori locali.

Quanto al NED, nel suo sito dichiara ufficialmente le cifre sborsate per le associazioni pro-diritti civili in Russia, tutte ovviamente nate per spontanea iniziativa di cittadini.

Golos (Voce, in russo) ha ricevuto 65 mila dollari. Questa organizzazione non-governativa, che sembra essere la più coccolata dagli americani, è stata istituita per controllare le tornate elettorali russe 2010-2011, denunciando abusi e brogli. Tiene conferenze-stampa molto frequentate dai giornalisti occidentali, perchè è fieramente anti-Putin. È stata multata dal governo russo per aver diffuso sondaggi nei cinque giorni di «silenzio» pre-elettorale, prescritto per legge. Anche il NDI vanta di aver collaborato con Golos «per addestrare i partner regionali dell’organizzazione».

SOVA, definito centro di informazione e di analisi, si è dato la missione di combattere «xenofobia, razismo e intolleranza» in Russia. Ha ricevuto dal NED 70 mila dollari.

Madri dei soldati di San Pietroburgo combatte i casi di abusi nelle basi miliatri russe. Dal NED ha ricevuto 85 mila dollari.

AGORA, 100 mila dollari, è una organizzazione inter-regionale che fornisce «assistenza informativa e legale» a tutti gli attivisti messi sotto indagine dalla Polizia.

80 mila dollari sono andati alla Fondazione per il Sostegno di iniziative sulla Libertà dInformazione.

60 mila dollari NED sono andati alla Fondazione Independent Press Center che a Mosca «coordina oltre 80 ONG le quali usano i locali del Press Center per tenervi conferenze-stampa, seminari e tavole rotonde» su argomenti come «corruzione, azioni illegali di funzionari governativi e violazioni di diritti umani».

Il Centro per i Diritti Sociali e del Lavoro ha ricevuto 60 mila dollari.

Un «centro di analisi» Yuri Levada ha ricevuto dagli americani 61.460 euro per «condurre ricerche su strategie, organizzazioni e prospettive» di «gioventù attiva». Sta conducendo interviste a più di cento esperti, opinion-leader e membri di ONG russe, evidentemente per poi selzionare i più promettenti agitatori.

LIstituto della Globalizzazione (sic) ha ricevuto 22.125 dollari per «produrre un film sul movimento giovanile antifascista in Russia».

Lo Ural Human Rights Group (con 57 mila dollari) conduce «programmi educativi» a Chelyabinsk e Sverdlovsk.

I Civil Rights Defenders coordinano le strategia di protesta in nome dei diritti umani nel Caucaso del Nord: 115 mila dollari.

Voce di Beslan, che organizza la protesta dei familiari delle vittime per l’atto terroristico della scuola di Beslan nel 2004: 20.000 dollari.

Rakurs, un centro di informazione sui diritti umani in Dagestan: 54.998 dollari.

Un National Democratic Institute for International Affairs si occupa di formare giovani all’attivismo politico: 134.200 dollari.

Avvocati per la società civile: 50 mila dollari dalla NED.

Un Comitato Ceceno per la Salvezza Nazionale è finanziato con 75.000 dollari.

Il Moscow Group of Assistance in the Implementation of the Helsinki Accords riceve 155.000 dollari per promuovere la libertà di associazione.

La lista è troppo lunga per continuare: chi vuole, può consultarla qui (US Meddling in Russia: In Their Own Words)
L’articolo visibile previo abbonamento su Effedieffe.com, descrive pedissequamente, citando nomi di cospirazionisti e organizzazioni, l’accerchiamento della Russia da parte di USA e NATO.

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