Le entrate dello Stato vanno malissimo: mancano all’appello oltre 4 miliardi rispetto al DEF approvato appena il 18 aprile.
La conferma è arrivata dal rapporto sulle entrate tributarie pubblicato dal Ministero dell’Economia. I primi 3 mesi del 2012 si sono chiusi con un minor gettito rispetto alle previsioni contenute nel DEF, il Documento di economia e finanza, di 4,26 miliardi di euro (3.978 milioni per l’esattezza, il 4,5% in meno rispetto a quanto previsto per le Entrate tributarie, e 285 milioni in meno per le entrate contributive). Il gettito tributario complessivo dei primi tre mesi dell’anno, è stato di 89,38 miliardi di euro contro i 93,36 miliardi preventivati dal Def (approvato dal governo, va ricordato, solo il 18 aprile scorso), quello contributivo è stato di 55,41 miliardi di euro contro i 55,70 miliardi preventivati dal Def. Rispetto al primo trimestre del 2011 le entrate tributarie sono aumentate appena dello 0,7%.
Marzo allucinante: un drammatico meno 6,2% rispetto al marzo del 2011.
Il maggior crollo, rispetto alle previsioni, è stato fatto segnare dall’Iva, che ha fatto mancare ben 1,8 miliardi di euro (-8,6%) rispetto a quanto messo a budget con il Documento di economia e finanza. Male, sempre rispetto alle previsioni, anche il gettito sugli oli minerali (leggasi accise sulla benzina). Lo Stato ha incassato 4,9 miliardi contro i circa 5,3 preventivati (-8%). Anche la lotta all’evasione segna il passo.
In sintesi il tracollo dei consumi, causati dall’iper-tassazione di Monti, sta facendo crollare le stesse entrate tributarie e contributive, specie le imposte sui consumi. Qui sotto la tabella dei vari indicatori economici elaborata da RC che vi mostra il progressivo cedimento di tutti gli indicatori economici.
La Commissione Europea stima il deficit 2012 al 2,0% contro l’1,5% target del governo.
Per il 2012, pure la Commissione europea s’e’ accorta che qualcosa nella manovra di Monti non funziona e prevede che il rapporto deficit/pil dell’Italia si riduca al 2%, mentre e’ previsto un picco del debito pubblico al 123,5%, dovuto anche alle quote di partecipazione dell’Italia ai firewall anticrisi. In sintesi 8 miliardi di Buco.
Peccato che la Commissione Europea aveva dato queste stime prima di vedere i dati di Marzo della Ragioneria generale dello Stato.
Il DEF cannato alla grande: possibile che il governo sbagliA di 4 miliardi le stime fatte appena 3 settimane fa?.
Sotto allego la tabella con le stime di entrate e spese contenute nel Def approvato dal governo, va ricordato, solo il 18 aprile scorso. La stima del deficit 2012 era gia’ stata incrementata all’1,7%.
Date un’occhio alle Entrate Tributarie: il governo stima un mirabolante +9%, mentre nel primo trimestre siamo ad un misero +0,7%. R I D I C O L I ! !
RISCHIO CALCOLATO prova a fare i conti della serva: un BUCO nelle ENTRATE del 2012 di 20-25 miliardi.
Sul fronte delle Entrate Contributive nel DEF si stima una crescita dell’1,7%, ma nel primo trimestre la crescita e’ stata solo dello 0,8% ed a Marzo nulla. Appare evidente che a fine anno su questo fronte vi sara’ un BUCO tra i 2 ed i 3 miliardi di euro.
Assai peggiore la situazione sul fronte delle Entrate tributarie: il governo stima un maggiore incasso sul 2011 di ben 41 miliardi, pari al 9% in piu’. Il primo trimestre s’e’ chiuso con un modesto +0,7%, e Marzo con un apocalittico -6%. Facendo qualche proiezione, ed immaginando che il trend tributario non segua il dato di Marzo, ma quello dell’intero trimestre (il che potrebbe risultare ottimistico), ed aggiungendo gli ammontari previsti per alcune “poste” che non incidono sul primo trimestre (l’IMU che pesa 11 miliardi addizionali ed i rimborsi IVA posticipati da Dicembre 2011 a meta’ 2012 per 3 miliardi) si avrebbe una stima di maggiori entrate nel 2012 sul 2011 pari ad appena 15-19 miliardi. Aggiungiamo i 4 miliardi di IVA previsti per il passaggio dal 21% al 23% che il governo vorrebbe evitare con la Spending Review; risultato? Vi sara’ comunque un BUCO nelle Entrate Tributarie tra i 18 ed i 22 miliardi di euro.
Come si spiegano allora i dati del Fabbisogno che segnalavano a Gen-Apr. un miglioramento di ben 9 miliardi?
Semplice: circa 8 miliardi sono stati ottenuti con un artificio contabile: il fabbisogno e’ migliorato grazie al beneficio del versamento presso la Tesoreria statale della prima tranche delle risorse detenute presso il sistema bancario dagli enti in regime di Tesoreria Unica “pura” (previsto dal cosiddetto decreto liberalizzazioni). Tradotto: ad aiutare i conti dello Stato sono stati gli enti pubblici, dai Comuni alle Regioni. Ovviamente il beneficio non e’ permanente e gli 8 miliardi dovranno essere restituiti nel corso del 2012. In sintesi il fabbisogno reale nel primo quadrimestre 2012 dovrebbe essere in linea con quello del 2011.
Conclusioni: cosa ci aspetta?
Un BUCO da 20-25 Miliardi nel 2012
Nella realta’, sperando che la situazione non degeneri ulteriormente, dovrebbe esserci un BUCO di 20-25 miliardi, e quindi l’indebitamento tendenziale reale, a meno di qualche altro artificio, viaggia nel 2012 tra i 47 ed i 52 miliardi, tra il 2,9% ed il 3,3% del PIL, contro il 3,9% del 2011, e contro l’1,5% promesso da Monti (corretto nel recente DEF ad 1,7%). Tali conti includono gia’ il passaggio dell’IVA dal 21% al 23%.
L’Europa, Germania ed FMI chiederanno una nuova pesante manovra.
L’Europa, Germania ed FMI (ed i mercati) verosimilmente alzeranno il tiro a meta’ anno, quando il “trucco” sara’ palese. Gia’ ora la Commissione Europea s’e’ accorta che qualcosa non va ed hanno alzato la stima del deficit al 2,0% (8 miliardi di buco rispetto a quanto previsto a Dicembre).
La richiesta (o meglio l’ordine) sara’ certamente di una manovra correttiva per 10-15 miliardi sul 2012, e parecchio di piu’ sul 2013.
Cosa fara’ verosimilmente il governo Monti?
Il governo, pressato dall’Europa, e di fronte all’ennesimo attacco sugli spread, agira’ in emergenza. E’ verosimile aspettarsi quanto segue:
– Verra’ confermato il passaggio dell’IVA del 21% al 23% e forse verranno ritoccate benzina e tabacchi (uno sport su cui il governo Monti ha una certa familiarita’)
– Non verranno adottate misure di tagli di tasse ad imprese e famiglie, ne’ verranno rimborsati i pagamenti ritardati della PA
– Si adotteranno tagli semi-lineari per qualche miliardo (purtroppo temo che alla fine si colpiranno essenzialmente gli investimenti)
– Si agira’ sulla scorta dell’emergenza ancora una volta sulle tasse; le misure piu’ verosimili sono quelle che prevedono ritocchi agli estimi dell’ICI, o magari le aliquote IRPEF piu’ elevate o con un’imposta semi-patrimoniale; verosimile anche un’azione di sfoltimento sulle agevolazioni IRPEF (che tradotto vuol dire un aumento di tasse ulteriore)
Cosa potrebbe accadere dopo l’estate?
– L’economia e’ verosimile che si avvitera’ ulteriormente
– La popolarita’ del governo crollera’, ed i partiti che lo sostengono entreranno in fibrillazione
– La situazione dei rendimenti dei BTP potrebbe peggiorare.
Continueremo a seguire la questione da vicino. Da molto vicino.
Fonte: rischiocalcolato –