DI
ANTONIO DE MARTINI
corrieredellacollera.com
Oggi, 27 giugno 2013, abbiamo la prova scientifica della mancanza di qualsivoglia coordinamento tra Italia e partners europei, della dannosa inutilità del governo Monti e del suo atteggiamento repressivo verso chi in val di Susa non voleva la ferrovia, nonché della funzione semi decorativa della Corte dei Conti italiana.
La Corte dei conti francese ha proposto al governo nove forme di risparmio – pubblicate dall’odierna edizione del quotidiano Le Figaro – per ridurre le spese del nuovo bilancio francese di almeno otto miliardi di euro.
Al punto cinque, c’è la sostituzione di alcuni servizi ferroviari con autobus e la rinunzia alla nuova ferrovia Lione-Torino.
Il Commissario europeo ai trasporti ( e Vicepresidente della UE) che avrebbe dovuto saperlo è Antonio Tajani, da Velletri.
a) non ho notizia di proposte di risparmio fatte dalla corte dei conti italiana a nessun governo. I nostri magistrati contabili, ricordano le suocere settimana enigmistica : si lamentano degli sprechi, ma non fanno nulla per proporre risparmi ( vogliono il diritto di veto preventivo: ci si arricchisce più rapidamente che con gli arbitrati).
b) se l’ambasciata italiana in Francia volesse informarsi, comunichiamo che la Corte dei Conti francese si trova in rue Cambon.
c) se qualcuno avesse voluto almeno ipotizzare un risparmio, magari si sarebbe accorto che i nostri cugini transalpini stavano ipotizzando economie di nostro interesse. I nostri burocrati non sono ormai più nemmeno in grado di “succhiare la ruota” come fanno i gregari al “Tour de France”. Anche qui troppo doping.
d) a Bruxelles, sempre prodighi di consigli su come ridurre gli stipendi dei lavoratori, evidentemente nessuno si occupa di tenere i contatti con- e tra – le corti dei conti dei vari paesi o coordinare la parte dei progetti transfrontalieri.
e) ogni giorno che passa cresce la convinzione che nella stanza dei bottoni non ci sia nessuno, che il denaro pubblico viene speso senza controlli e che siamo agli ultimi giorni non solo del regime italiano, ma anche del sistema europeo in cui vige il motto “arraffi chi può”.
Avete visto il video del parlamentare europeo che timbra il cartellino alle 18,30 per incassare i 300 euro di diaria senza disturbarsi a fare capolino in aula? Avete visto come reagisce alla domanda del giornalista?
Indovinate un po’ di quale nazionalità sia e se abbia fatto parte di qualche governo.
f) ne escono male anche gli ecologisti della Val di Susa evidentemente anch’essi più propensi alle passeggiate di protesta che a documentarsi sul problema.
Quando è che sentiremo gridare “Signori in carrozza: Bruxelles-Roma, si cambia!”
Antonio De Martini
Fonte: http://corrieredellacollera.com Link: http://corrieredellacollera.com/2013/06/27/europa-la-corte-dei-conti-francese-propone-di-rinunziare-alla-nuova-linea-ferroviaria-torino-lione/