Rudi Bressa

Sharp ha annunciato di aver raggiunto un’efficienza del 44,4% per una singola cella fotovoltaica. Grazie ad un sistema a concentrazione si è raggiunta la più alta efficienza di conversione dell’energia solare al mondo.

 

Grazie ad un sistema comprensivo di lente in grado di concentrare la luce solare su di un’unica cella, Sharp ha raggiunto un’efficienza di conversione del 44,4%. Una notizia unica nel suo genere, dato che ad oggi, l’efficienza media si aggira intorno al 15-20%.
Di solito le normali celle solari riescono a raggiungere alti livelli di efficienza utilizzando diversi strati composti da materiali diversi, come l’indio e il gallio. In questo caso Sharp ha sviluppato uno strato a tripla giunzione, in grado di aumentare notevolmente l’energia commutata, raggiungendo la più alta efficienza al mondo.
Quest’ultima innovazione è arrivata dopo anni di ricerche facenti parti del progetto “R & D on Innovative Solar Cells” promosso dalla Japan’s New Energy and Industrial Technology Development Organization (NEDO). Le misurazioni sono state inoltre certificate e confermate da un ente terzo ed indipendente, il Fraunhofer Solar Energy Systems Institute (ISE), in Germania.
Mezzo secolo di innovazioni. Sharp non è nuova a questo tipo di record. La prima produzione di massa di celle solari inizia infatti nel 1963, lanciando nello spazio uno dei primi satelliti alimentati con energia solare già nel 1976.


Dello stesso anno è la prima calcolatrice a batteria ricaricata da pannelli solari al mondo.

Nel 1992 invece è la prima a raggiungere un’efficienza per singola cella del 22%, diventando nel 2000 la prima azienda produttrice di moduli fotovoltaici al mondo. Nel 2005 inizia la produzione di massa della tecnologia a film sottile, sviluppata negli anni precedenti, mentre nel 2009 raggiunge il record di efficienza del 35%.

A quando il prossimo record?

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