DI
ALESSANDRO GIGLIOLI
Siete stati a L’Aquila, di recente?
A me è capitato, grazie agli amici di News-town: un sito che consiglio a tutti quelli che vogliono sapere anziché dimenticare.
Comunque, è una cosa impressionante. Non solo il centro storico abbandonato e distrutto, dove il gelo delle case vuote entra nelle ossa, e vedi ancora i panni stesi com’erano stati lasciati la sera del 5 aprile 2009.
È impressionante soprattutto pensare a quelli che ci hanno mangiato, politicamente ed economicamente. Alla buffonata del G8, che non ha lasciato niente tranne l’astio per la Protezione civile che per l’occasione si era trasformata in una specie di Securitate, vietando pure il caffè e il cioccolato perché non si eccitassero gli animi dei terremotati. O alla bufala del «centro riaperto» – andateci, sì, guardate come l’hanno riaperto!
Adesso, poco a poco, alcune delle schifezze vengono a galla: come le mazzette sulla puntellatura selvaggia e quelle sulle “casette”.
“Bisogna avere fiducia della magistratura”, si dice in questi casi.
Certo, per carità.
Ma sogno lo stesso una Norimberga degli sciacalli – politici, amministratori, imprenditori – e mi viene voglia di vederli rinchiusi qualche anno dentro quelle case di pietra diroccate e gelide dove adesso crescono gli alberi.