Tiziano Renzi, il padre del premier indagato a Genova per bancarotta

È una richiesta di proroga indagini presentata al gip di Genova che fa scoppiare l’ultima bufera giudiziaria sul Pd. Anche se l’indagato non è un deputato o un candidato alle primarie ma il padre del presidente del Consiglio. Tiziano Renzi è iscritto nel registro degli indagati per bancarotta. Un’indagine nata, dopo la dichiarazione di fallimento della società Chil Post srlil 7 novembre 2013, e seguita dal pm Marco Ayroldi e dall’aggiunto Nicola Piacente. L’impresa occupava distribuzione di giornali. Secondo quanto riportato da La Repubblica e Il Secolo XIX, il curatore avrebbe rilevato passaggi sospetti dei rami d’impresa, e comunque delle uscite di denaro non giustificate. L’accusa nei confronti di Tiziano Renzi è la stessa rivolta contro due amministratori della Chill Post.

Prima di diventare Chill Post la società si chiamava Chill e il Fatto Quotidiano ne aveva scritto per le polemiche che avevano coinvolto l’allora sindaco di Firenze. Il futuro candidato alle primarie risultava assunto come dirigente dalla società di famiglia, la Chil Srl appunto, undici giorni prima che l’Ulivo lo candidasse a presidente della Provincia di Firenze nel 2004. Grazie a quella assunzione da dirigente (messo in aspettativa dopo l’elezione) i contributi della pensione del dirigente-sindaco erano versati dalla collettività. 

La Chil era stata creata da papà Tiziano. Dal 1999 al 2004 era stata intestata a Matteo e alla sorella. Nel 2006 Renzi senior vende il suo 50 per cento alle figlie Matilde e Benedetta. Chil arriva a fatturare 7 milioni di euro nel 2007. Poi cambia nome in Chil Post Srl e nell’ottobre del 2010 cede il suo ramo d’azienda a un’altra società creata dalla famiglia: la Eventi 6 Srl. La vecchia Chil, ormai svuotata, finisce a un imprenditore genovese e fallisce. Mentre la Eventi 6 decolla dai 2,7 milioni di fatturato del 2009 ai 4 milioni di euro del 2011. Dopo il suo collocamento in aspettativa, il dirigente Matteo Renzi segue il destino del ramo d’azienda e oggi è collocato nella Eventi 6, di Rignano sull’Arno, sede storica della famiglia. 

Fonte: Il Fatto Quotidiano

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