DI
GEORGIOS
Dublino bloccata mentre 50 000 Irlandesi protestano contro le tasse sull’acqua del “Ministero della sete”
Circa cinquantamila persone hanno bloccato le strade di Dublino manifestando contro i piani del governo per una nuova tassa sull’acqua. La protesta contro l’austerità è coincisa con la vittoria elettorale shock dell’attivismo contro le tasse sull’acqua ed e’ stata la più grande manifestazione in Irlanda da anni.
Fino ad oggi, i cittadini dell’Irlanda pagavano per i servizi di acqua mediante il sistema di tassazione generale. Quest’anno però la coalizione di centrodestra del paese ha deciso di tassare le famiglie con parecchie centinaia di euro all’anno per il servizio, iniziando dal 2015. Questa mossa e’ diventata subito impopolare ed ha provocato un movimento di massa contro il pagamento.
La Campagna Right2Water (NdT Diritto all’Acqua) che pretende l’abolizione delle bollette dell’acqua è stata organizzata dai sindacati, da gruppi contro l’austerità e da partiti di opposizione. Gli organizzatori dell’evento hanno stimato il numero dei partecipanti alla marcia contro l’austerità di Sabato scorso sui 100mila, mentre Irish Times li stima a circa 50mila.
La Televisione di Stato RTE, da parte sua, ha fatto una stima minore, citando fonti della polizia che dicono che il numero dei manifestanti si aggira attorno alle 30mila persone.
Lo stesso giorno della protesta, sono stati annunciati i risultati di due elezioni speciali per il parlamento. In una di queste, quella di Dublin South West, un attivista di spicco contro le politiche dell’acqua, Paul Murphy, dell’Anti-Austerity Alliance (NdT Alleanza contro l’Austerità), ha ottenuto una sorprendente vittoria contro il candito favorito Cathal King, appartenente allo Sinn Fein.
Entrambi gli schieramenti, l’Alleanza contro l’Austerità, guidata dal Partito Socialista, e lo Sinn Fein, si oppongono alle tasse sull’acqua, e insieme hanno ottenuto più del 60% dei voti. I candidati filo-governativi e a favore delle tasse sull’acqua hanno visto la loro quota di voti precipitare.
Molti commentatori hanno visto la chiamata di Murphy per una campagna a favore del massiccio rifiuto dei pagamenti (molto più forte di quella proposta dallo Sinn Fein) come molto più in sintonia con il sempre più arrabbiato umore dei votanti.
Il membro del consiglio del South Dublin County, Gino Kenny, della campagna “People Before Profit” (NdT La Gente Prima del Profitto), che ha supportato la protesta contro le tasse sull’acqua, ha dichiarato al TheJournal.ie che non aveva visto una cosi larga manifestazione dal 2003 quando la gente aveva protestato contro la guerra in Iraq.
“L’atmosfera oggi è grande, cosi tanta gente ha partecipato da tutto il paese. Questo non è che l’inizio per una campagna molto più grande. Non dobbiamo perdere momento, è ora che la gente ha bisogno di unirsi,” ha detto.
Tutte le strade d’approccio alla città sono state bloccate dalla manifestazione di Sabato.
Si sono visti degli striscioni che chiedevano l’abbandono da parte del governo delle tasse sull’acqua provenienti da comunità di tutte le 26 contee della Repubblica Irlandese. Alcuni dimostranti tenevano dei manifesti che dicevano “Acqua per il popolo, non per il profitto” e “Ministero della Sete.”
I dimostranti cantavano inoltre “Enda nella tua torre d’avorio, questo è il potere popolare,” con riferimento a Enda Kenny, il primo ministro del paese, e “Dai fiumi fino al mare, l’acqua irlandese sarà libera”.
“C’è furore assoluto contro quello che il governo ha imposto al popolo,” ha detto a Reuters, Martin Kelly, un lavoratore ferroviario.
“Dicono che questa è l’ultima ma è la più dura. Il popolo non ne può più,” ha detto e portava un cartello con su scritto, “Fermate la grande rapina dell’acqua.”
Secondo Paul Murphy dell’Alleanza contro l’Austerità, la campagna elettorale del quale è stata dominata dalla chiamata a boicottare le bollette dell’acqua, “La ripresa è per i ricchi, è per l’1%… non è per la classe dei lavoratori.”
I suoi supporter cantavano, “No way, we won’t pay.” (NdT Niente da fare, non pagheremo).
Le tasse sull’acqua sono state “l’ultima goccia,” hanno detto a The Irish Times i dimostranti.
“Ora basta,” ha detto Kathleen McWilliams, residente del sobborgo di Artane a Dublino. “La tassa sulla proprietà era brutta abbastanza, ora però non mi e’ rimasto niente da dare.”
“Pagheremo le tasse sull’acqua?” domandava alla folla Richard Boyd Barrett, un parlamentare del People Before Profit. E loro rispondevano forte, “No, no, no!”
Ha chiesto ai manifestanti di prendere parte ad una nuova serie di proteste contro la tassa sull’acqua in tutto il paese il 10 Novembre prossimo.
“Oggi abbiamo bloccato Dublino. Il 10 Novembre bloccheremo il paese,” ha detto.
Fonte: rt.com
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Tradotto da GEORGIOS per www.comedonchisciotte.org