DI
SIMON BLACK
La Cina da il via alla convertibilità dello Yaun sul Centro Finanziario n.1° dell’Asia
La mattina del 27 ottobre c’è stata una enorme ondata che ha travolto tutta l’Asia con certe informazioni finanziarie che sembrano essere tra le più importanti dell’anno !
Eppure, sulla stampa occidentale, di queste informazioni di enorme importanza ne hanno fatto a malapena qualche cenno.
Anche se questa notizia finora è stata ignorata negli Stati Uniti, in Asia è sulle prime pagine.
Allora, qual è la notizia?
Il governo cinese ha annunciato che il renminbi potrà essere direttamente convertibile con il dollaro di Singapore … con effetto dal 28 ottobre mattina.
E’ chiaro che su questo accordo ci si è dovuto lavorare per un certo periodo di tempo e che questo è un altro passo importante verso la continua internazionalizzazione del renminbi e il disinsediamento del dollaro dalla condizione di valuta di riserva dominante nel mondo.
Per decenni il renminbi è stato una valuta strettamente controllata, è solo negli ultimi anni che il governo cinese ha iniziato ad allentare i controlli, soprattutto in risposta alla evidente necessità di una valuta concorrente del dollaro.
Il mondo intero sta urlando per trovare una alternativa al dollaro e al governo USA.
Dalla fine della seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti sono sempre stati al volante. Sostanzialmente la Fed stabilisce la politica monetaria globale e le banche estere sono costrette a fare affidamento sul sistema bancario statunitense. Quasi ogni nazione sulla terra deve essere in possesso di dollari e deve comprare il debito pubblico degli Stati Uniti, solo per essere in grado di commerciare con gli altri paesi.
Questi erano sacri privilegi affidati al governo degli Stati Uniti e di questi privilegi se ne è abusato sempre di più.
Il governo americano spia sui suoi alleati, utilizza il proprio sistema bancario come arma per minacciare le società straniere e mette multe di miliardi di dollari alle banche straniere che fanno affari con paesi che non sono di gradimento degli USA.
Si stanno discreditando da soli, continuando ad indebitare le future generazioni e non riuscendo a prendere nessuna decisione radicale per quanto riguarda il bilancio. Inoltre la Fed ha stampato così tanti soldi da non lasciare alle grandi istituzioni straniere nessun’altra scelta che cercare un’alternativa. Quando è troppo è troppo.
La Cina è in prima linea nel proporre al mondo con un’altra opzione e non lo sta facendo di nascosto, col favore delle tenebre, ma questi movimenti sono stati ampiamente preannunciati, almeno chiunque sia stato appena attento ha potuto rendersene conto.
Negli ultimi anni il governo cinese ha stipulato tanti nuovi “contratti swap” in rapida successione, consentendo alle banche centrali ed ai governi di altre nazioni di mantenere il renminbi come valuta di riserva. Hanno concluso accordi commerciali diretti(in particolare con la Russia) per pagare i conti di petrolio e gas in renminbi.
Questa estate abbiamo visto la creazione di una banca sovranazionale, a guida cinese, destinata a competere direttamente con il FMI.
Proprio la settimana scorsa il governo britannico ha emesso un nuovo titolo di Stato denominato in renminbi.
E ora questa-convertibilità diretta tra la valuta cinese e quella del 1° centro finanziario asiatico, rende possibile per chiunque intrattenere commerci diretti e detenere Renminbi via Singapore.
E’ così evidente da che parte sta andando dritto-dritto questo treno. Ma ancora una volta, di questa storia si parla appena sulla stampa occidentale. Stanno vivendo in un mondo di sogno dove regna ancora il re dollaro e dove gli Stati Uniti sono ancora l’unica superpotenza al mondo.
Tutte stupidaggini.
E’ assolutamente necessario smettere di dar retta alla propaganda e cominciare a guardare i fatti: Il governo degli Stati Uniti ha accumulato il debito più alto di qualsiasi altra nazione nella storia del mondo … ed è in una posizione in cui deve prendere in prestito denaro per pagare gli interessi sul denaro che ha già preso in prestito.
La Federal Reserve (che emette dollari USA) continua a erodere il proprio bilancio, secondo l’ultimo rapporto H.4.1 di mercoledì scorso, il capitale base della Fed è ridotto a un minuscolo 1,26% del suo patrimonio complessivo.
Un anno fa era il 1,42%. Era già malandato allora, ma facendo le debite proporzioni, la Fed ha perso un altro 11,3% del suo capitale negli ultimi dodici mesi.
E secondo la Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication (SWIFT), i pagamenti bancari internazionali effettuati in renminbi sono quasi triplicati di valore negli ultimi due anni.
Tutti questi sono fatti oggettivi che portano alla stessa conclusione: il sistema attuale basato sul dollaro/debito del sistema-dollaro sta arrivando al capolinea.
Non accadrà niente dalla sera alla mattina, ma stiamo già vedendo un lento e ordinato avvicinamento verso l’uscita. E possiamo vedere che questa tendenza sta andando avanti già da diversi anni.
Ignorare questo trend potrebbe essere molto pericoloso per il proprio benessere finanziario. E mentre i media occidentali potrebbero anche non averlo inteso, ci sono molti segnali che possono orientare le persone che capiscono. Quindi possono :
– Prendere in considerazione il dollaro di Hong Kong, come valuta di riserva oltre al dollaro USA. Il Dollaro di Hong Kong è attualmente ancorato al dollaro USA, quindi il suo rischio di cambio è minimo. Ma se il dollaro USA dovesse abbassarsi bruscamente, la valuta di Hong Kong (controllata dalla Cina) potrebbe facilmente reggere. Questo ridurrebbe il rischio di ribasso.
– Prendere in considerazione la rinegoziare dei risparmi in valuta-cartacea e trasformarli in attività reali produttive come terreni agricoli e imprese private che sono capitalizzate in base alla loro tendenza di sviluppo.
Ci sono decine di altre soluzioni da trovare, basta cercare quella che più si adatta alla propria situazione.
Simon Black
Fonte: http://www.sovereignman.com
Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte comedonchisciotte.org e l’autore della traduzione Bosque Primario