Putin potrebbe nazionalizzare la banca centrale russa controllata dai Rothschild, a sostenerlo e’ Yevgeny Fyodorov un confidente di Putin e lo fara’ per raccogliere fondi per i suoi progetti (armamenti) e evitare che la Russia sia sottomessa agli USA.
La Banca Centrale di Russia (BCR) appartiene ad uno stato estero, la City of London, che prende ordini da Londra e Washington. Questa banca puo’ stampare solo il denaro corrispondente alla sua
liquidita’ in valuta estera che non e’ sufficiente ai fini di Putin.
La BCR ha anche acquistato obbligazioni inutili degli USA con i dollari incassati dalla vendita del petrolio russo.
Fydorov ha detto che c’e’ stata spaccatura dell’elite russa qualche mese fa ed una parte ha deciso di stare con Putin.
La nazionalizzazione della BCR sarebbe un primo segnale e significherebbe una rottura finale con la City of London dei Rothschild/Impero Britannico/Corona Inglese ed il suo strumento, gli USA.
Il rapporto e’ diventato teso da quando Putin ha sequestrato le azioni Yukos a Chodorkowsky (uomo Rothschild). Pertanto Putin esita con la nazionalizzazione.
La BCR e’ membra del BIS dei Rothschild che e’ la Banca Centrale delle Banche Centrali a Basilea.
Rothschild controlla la BCR tramite la sua FED rendendo la BCR impossibilitata a stampare piu’ rubli corrispondente al suo approvvigionamento di valuta estera. La Russia vende petrolio in cambio di dollari. Per i dollari la Russia acquista obbligazioni USA per cui i soldi tornano nella FED USA. Ed e’ un furto. In questo modo la FED schiaccia l’economia russa.
Forbes l’11 ottobre 2014 ha scritto che la politica monetaria della Russia e’ stata determinata dalla FED e dalla Banca del Popolo della Cina, significa che la BCR non ha un reale controllo del rublo e della politica monetaria.
Nonostante le dichiarazioni di Fydorov riguardo la nazionalizzazione della Banca, Putin e’ riluttante ad interferire sul controllo dei Rothschild sulla BCR.
Il 3 settembre 2014 Fydorov ha affermato che la BCR esegue gli ordini di Washington e Londra e che sta distruggendo l’economia russa. Occorre nazionalizzare il rublo e rinazionalizzare le imprese straniere.