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DI

WAYNE MADSEN

 

Nell’ennesimo caso di autentica ipocrisia Americana su larga scala, il Congresso degli Stati Uniti ha ordinato a James Clapper, capo dell’intelligence nazionale, di indagare su presunti finanziamenti Russi ai partiti politici Europei nel corso degli ultimi dieci anni. E’ chiaro che il bersaglio di quest’ultima mossa dei neoconservatori Americani non è solo la Russia, ma anche i partiti politici Europei che hanno appoggiato politiche di difesa della Russia in Ucraina e accusato il cancelliere Tedesco Angela Merkel di aver aperto le frontiere Europee a orde di terroristi islamici – mascherati da rifugiati – provenienti da Siria, Iraq, Nord Africa e Afghanistan.

I partiti politici presi di mira da agenzie d’intelligence Americane e autorità di controllo finanziario per conto dei loro ‘padroni’ neoconservatori, tra cui il Segretario di Stato per gli affari Europei Victoria Nuland, il marito Robert Kagan, sono lo Jobbik in Ungheria, Alba Dorata in Grecia, il Fronte nazionale di Francia e la Lega Nord in Italia.

Questi partiti respingono il controllo «eurocratico» esercitato da Bruxelles. Respingono ugualmente il predominio Statunitense nelle politiche estere Europee su questioni che vanno dall’Ucraina alla Siria, agli accordi di libero scambio e a un’Europa senza frontiere per i migranti economici e politici non Europei.

La mossa contro i partiti politici populisti Europei rappresenta una nuova fase della politica estera neo-imperialista degli Stati Uniti: prendere cioè di mira quei partiti politici all’interno dei paesi della NATO che hanno raggiunto il potere attraverso un processo elettorale democratico. Il risultato netto dello sbarramento Americano contro la cosiddetta “destra” Europea potrà comportare un ulteriore congelamento di beni e negazioni di visti d’ingresso, come quelli già applicati da Washington a funzionari governativi Russi, della Repubblica autonoma Russa della Crimea e delle repubbliche Ucraine orientali di Donetsk e Luhansk.

Potenziali bersagli di queste sanzioni potrebbero essere il leader del Fronte Nazionale e candidato presidenziale Francese Marine Le Pen, il leader del Partito Laburista Britannico Jeremy Corbyn, il portavoce di politica estera dello Scottish National Party e membro del Parlamento Alex Salmond e il leader del Partito della Libertà Austriaco, Heinz-Christian Strache.

Le minacciose misure di Washington verso le democrazie Europee, sia della sinistra sia della destra, rievocano i vecchi tempi della guerra fredda, quando CIA e FBI si affannavano a compilare elenchi di “sovversivi pericolosi” di paesi esteri a cui veniva negato il visto d’ingresso negli Stati Uniti poiché sospettati di essere “comunisti” o “rossi”.

Ironicamente, è proprio la CIA a vantare una ricca storia di finanziamenti a partiti politici esteri, in particolare in Europa, per poter realizzare la sua ‘agenda’. Secondo un rapporto del 2003 del Consiglio d’Europa dal titolo “Finanziamento ai partiti politici e campagne elettorali – linee guida” : “Non solo i governi…ma anche le intelligence straniere si sono impegnati in attività di finanziamento segrete. Durante la guerra fredda, ad esempio, la CIA ha operato attivamente nel finanziamento di organizzazioni politiche anti-comuniste. “

Il National Endowment for Democracy (NED) è costituito da due bracci collegati ai principali partiti politici Americani: l’International Republican Institute (IRI) e il National Democratic Institute (NDI), che convogliano finanziamenti Americani a partiti politici filo-Americani. Non sono solo le QUANGOs (organizzazioni non governative semi-indipendenti collegate alla CIA) che hanno convogliato finanziamenti verso partiti politici Europei; ma anche altri soggetti come il Center for International Private Enterprise (CIPE), il Free Trade Union-Institute (FTUI), l’ European Partnership for Democracy (EPD), la Westminster Foundation for Democracy of Britain, la Taiwan Foundation for Democracy, la Arab Democracy Foundation e il United Nations Democracy Fund.

Si è scoperto che l’ American Legislative Exchange Council (ALEC) della destra Statunitense, finanziato da importanti società Statunitensi, tra cui le Koch Industries, allo scopo di influenzare la legislazione statale e federale Statunitense, ha mantenuto stretti collegamenti con il partito conservatore britannico per contrastare la legislazione britannica in tema di ambiente e anti-tabacco. L’IRI, l’ NDI, e l’ Alec, con la benedizione della CIA e dell’amministrazione Obama, si sono anche molto adoperate per neutralizzare il risultato del referendum scozzese per l’indipendenza tenutosi nel 2014.

La storia della CIA è zeppa di esempi di finanziamenti occulti dagli Stati Uniti ai partiti politici Europei. Nel 1960, la CIA ha inviato fondi al partito Italiano della Democrazia Cristiana per assicurarsi che il Partito Comunista Italiano non andasse al potere nel paese. La cosiddetta “sinistra” Americana – come Irving Kristol, Hannah Arendt, Isaiah Berlin e altri ancora – sono stati finanziati dalla CIA per influenzare la direzione politica dei loro ‘amici’ della sinistra democratica Europea, soprattutto del Partito Socialdemocratico, per dissuaderli nel formare una coalizione di partiti Comunisti.

Molti degli attuali neoconservatori della destra sono dei fuoriusciti dalla sinistra, come il figlio di Kristol, l’opinionista e arci-neocon William Kristol. Attraverso la US National Student Association, la CIA incoraggia regolarmente gli studenti Americani a partecipare ai festival della gioventù Europei, sponsorizzati dai Russi, allo scopo di reclutare tra i membri dei partiti della sinistra Europea degli ‘attivi’ CIA.

Ora gli Stati Uniti mirano ai partiti nazionalisti Europei; ai tempi della Guerra Fredda, invece, la CIA puntò molto sui precursori degli attuali partiti della destra Europea per portare a termine azioni terroristiche ‘sotto falsa bandiera’, attribuendone poi la responsabilità alla sinistra. Queste operazioni, normalmente note sotto il nome di “Gladio”, la CIA le utilizzò come armi psicologiche contro i partiti Europei della sinistra, comunisti e socialisti.

Oggi la CIA ed altre agenzie d’intelligence Statunitensi, mirano a partiti appartenenti a tutto lo spettro politico: nazionalisti di destra, di sinistra, no-global, anti-militaristi e secessionisti. Sono obiettivi Americani perché si oppongono al neo-imperialismo Statunitense e al dominio globalizzato delle banche e delle società d’investimento internazionali.

Per contrastare le tendenze neutraliste all’interno del partito laburista britannico, la CIA ha finanziato azioni di lobby – tramite il Congress for Cultural Freedom – allo scopo di fornire una leva politica ai leader del Partito Laburista – come Hugh Gaitskell, Anthony Crosland e Denis Healey – per avviare il partito verso posizioni più favorevoli alla NATO.

Al contrario, quando il primo ministro laburista Harold Wilson e il leader del Partito laburista Michael Foot tentarono di indirizzare il partito verso un sentiero più di ‘sinistra’ , la CIA si adoperò per bloccarli grazie a due suoi ‘simpatizzanti’ all’interno del partito. A Wilson ci pensò James Callaghan, dell’ala destra; a Foot ci pensò Neil Kinnock, impegnato federalista e globalista che svolse il ruolo di Bruto.

Quando Wilson fu rimosso dalla carica di primo ministro nel 1976, la CIA restò in ‘allarme rosso’ per evitare che Tony Benn – leader laburista di vecchia data – prendesse il posto di Wilson. Gli sforzi della CIA pagarono quando il loro ‘uomo’ Callaghan preso il posto di Wilson. Stessa storia in Francia, dove la CIA operò attivamente con i leader della sinistra (es.: Daniel Cohn-Bendit) nella “Primavera di Parigi” del 1968, per garantire che le manifestazioni contro il governo Francese riuscissero nell’intento di spodestare il presidente Charles De Gaulle. A De Gaulle è seguita una serie di presidenti Francesi più ‘vicini’ a Washington: Georges Pompidou, Valery Giscard d’Estaing, Francois Mitterrand, Jacques Chirac, fino al più filo-Americano di tutti, Nicolas Sarkozy.

La Francia, che sotto De Gaulle si ritirò dal comando militare della NATO, alla fine fu gradualmente riassorbita nell’alleanza con i successivi presidenti Francesi filo-Americani. L’attuale paura della CIA è che una presidenza Le Pen possa oggi ricopiare i passi di De Gaulle facendo nuovamente uscire la Francia dalla NATO. E’ per questo motivo che Washington sta facendo tutto il possibile per demonizzare il Fronte Nazionale come fosse un agente Russo.

E sono storicamente documentate altre simili storie sinistre di azioni CIA contro i partiti politici di Portogallo, Grecia, Danimarca e Belgio.

Se c’e’ un paese sul quale è necessario interrogarsi riguardo alle sue operazioni segrete di influenza delle politiche Europee, sono gli Stati Uniti, non la Russia.

 

Fonte: www.voltairenet.org/

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Traduzione per www.comedonchisciotte.org a cura di SKONCERTATA63