Berlino, 22 ago – Strani movimenti, in Germania. Per la prima volta dalla fine della Guerra Fredda, il governo tedesco chiede ai suoi cittadini di accumulare cibo e acqua in caso di attacco o catastrofe. A rivelarlo è il Frankfurter Allgemeine di domenica. Il quotidiano cita un “Concetto di difesa civica” redatto dal ministero degli Interni, in cui si legge che
“la popolazione sarà obbligata a tenere una singola fornitura di cibo per dieci giorni”.
Una commissione parlamentare aveva inizialmente commissionato la strategia di difesa civica nel 2012.
Scenario da guerra mondiale? Il Governo tedesco tramite un portavoce del ministero dell’Interno ha detto che il piano sarebbe stato discusso dal Consiglio dei Ministri mercoledì scorso, ma ha rifiutato di fornire dettagli sul contenuto; quello che si sa è che le persone dovranno accumulare acqua potabile sufficiente per una durata di cinque giorni, racconta il giornale. Il rapporto, di 69 pagine, esige che i cittadini
“si preparino in modo appropriato per sviluppi che potrebbe minacciare la nostra esistenza e che non possono essere esclusi categoricamente”.
Si cita anche la necessità di un sistema di allarme affidabile, una migliore protezione strutturale degli edifici e più capacità del sistema sanitario. Un’altra priorità dovrebbe essere il supporto delle forze armate da parte dei civili.
L’ultima “Concezione di difesa civile” tedesca era stata elaborata nel gennaio del 1989, prima della caduta del Muro di Berlino e quando la Nato faceva esercitazioni per una guerra con l’Unione Sovietica, ricorda il Frankfurter, ma con gli attentati dell’11 settembre 2001, la piena dell’Elba dell’anno dopo e soprattutto l’attivismo russo [?] iniziato nel 2014 la questione è tornata di attualità.