Steven Rockefeller, ultimo rampollo della dinastia, ha fatto una dichiarazione significativa sulle possibilità di una guerra mondiale. Analisi critica.
di Giulietto Chiesa.
Steven Rockefeller, l’ultimo rampollo della dinastia, ha fatto – dai teleschermi di “Goodbye America” – questa dichiarazione. Ve la propongo, per la nostra comune riflessione:
«La situazione attuale mi ricorda quella dell’inizio del XX secolo, alla vigilia della Prima Guerra Mondiale. Ci sono due unioni di possenti Stati (USA e Europa da un lato, Russia, Cina, Iran dall’altro) che si propongono di dominare e non intendono arretrare l’una di fronte all’altra. Mai nella storia una situazione analoga si è conclusa in pace. Sono convinto che ci sarà una Terza Guerra Mondiale. La Russia odierna è del tutto differente dall’Unione Sovietica. Quest’ultima era composta di Repubbliche che potevano essere spinte alla separazione, spiegando loro che, separandosi, avrebbero vissuto meglio. Questo scenario non si è verificato. Parliamo con realismo. Le popolazioni di quelle repubbliche in maggioranza non vivono oggi meglio di prima. Io penso che, dunque, le tendenze separatisti in Russia saranno sconfitte. Bisogna mettersi d’accordo con i russi, oppure ci sarà la guerra. Io penso che mettersi d’accordo sarà impossibile».
Analisi sostanzialmente realistica (con qualche decisiva correzione da fare).
Il problema è “come” mettersi d’accordo.
Poiché non corrisponde al vero che entrambe le coalizioni (potenziali) vogliono “dominare”. E’ vero invece che USA e Europa non intendono perdere il loro attuale dominio. E non capiscono che esso è condannato dai fatti, non dalle ambizioni di dominio dell’avversario.
Il pericolo è dunque nella incapacità dell’Occidente di “negoziare” il suo declino e accettare un mondo plurale.
Steven Rockfeller dovrebbe spiegarlo agli americani. Sempre che lui stesso lo abbia capito fino in fondo.
Fonte: Megachip