I cosiddetti “difensori della democrazia” venezuelani – così vengono definiti dai media occidentali gli oppositori di Maduro – ricordano molto da vicino i famosi “ribelli moderati” finanziati dalla CIA per abbattere Assad in Siria. Quelli che si mangiavano il cuore degli avversari appena uccisi in battaglia, tanto per capirci.
Nel video, Orlando Figuera viene prima linciato e poi bruciato vivo dagli avversari di Maduro [IMMAGINI FORTI, ANCHE ALL’INTERNO].
di
Attilio Folliero
Aveva finito la giornata di lavoro, tornava a casa, era di pelle oscura, un afro-venezuelano. Orlando Figuera cercava una stazione del metro. Dimentico di trovarsi nella zona chic di Altamira e Chacao, quella dei più benestanti e reazionari di Caracas. Lì vivono soprattutto i discendenti dei migranti Europei. Arrivarono con valigie di cartone e pantaloni rattoppati, ora vedono come un pericolo tutto il resto dei venezuelani, vale a dire il 95% della popolazione.
Avevano le pulci, sono diventati una lumpen-borghesia improduttiva, però si credono discendenti diretti dell’aristocrazia spagnola. Quella che perse l’impero su cui non tramontava mai il sole, per mano di un certo Simon Bolivar e degli antenati di questo giovane vilmente sacrificato.
Questo lavoratore afro-venezuelano ha commesso il terribile errore di imbattersi in un assembramento di estremisti facinorosi dell’estrema destra razzista. Sono quelli che vorrebbero “buttar giù Maduro” a qualsiasi costo, compreso il linciaggio al più puro stile del Klu Klux Klan.
I “paradisi mediatici” delle due sponde dell’Atlantico insistono a dipingerli come ammirevoli “combattenti della libertà”. Credono che siamo imbecilli? Cedono al richiamo del branco e rivelano le “affinità elettive” che uniscono le elites europee con il neo-pinochettismo delle oligarchie sudamericane? Nonostante tutto, la barbarie continua ad affratellarli.
Finora si erano contraddistinti per riconoscere validità solo alle elezioni in cui risultavano vincitori. Ora hanno notificato che anche il linciaggio è uno strumento congeniale, valido e necessario per difendere i loro privilegi.