di
Massimo Mazzucco
Finchè si riesce a tenerlo nascosto, uno sporco segreto rimane tale. Quando diventa impossibile nasconderlo, allora nasce una serie di bugie atte a mascherarlo. E teoricamente, se possibile, anche a farlo metabolizzare dalla società, in modo che quello che una volta era un problema, in futuro non lo sia più.
Una volta le scie chimiche erano uno sporco segreto. Ora che il segreto è stato svelato, le scie chimiche diventano ufficialmente delle innocenti “scie di condensa”. La foto che pubblichiamo è stata scattata da un nostro lettore, Federico Ferrari, al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano. […]
“Ieri mi sono recato al museo della scienza e della tecnica a Milano – scrive Federico – Con stupore ho notato tra le varie fotografie della sezione “aria e atmosfera” uno scatto dal satellite che mostrava una serie di scie nel cielo. Molto piu interessante la didascalia accanto, con scritto espressamente che le “scie di condensa” possono tramutarsi in nuvole ed avere effetti sul cambiamento del clima.”
Ecco la didascalia che sta sotto la foto:
“Le scie di condensazione degli aerei – dice la didascalia – dette anche ‘contrails’ possono durare da pochi minuti a ore. Possono anche formare cirri artificiali persistenti della durata di giorni e anche di settimane, e possono influenzare il clima intrappolando il calore dell’atmosfera”.
Ci manca solo un piccolo particolare: la spiegazione scientifica di come una semplice scia di condensa possa formare dei “cirri che durano anche settimane”. Ma a parte questo, il Museo della Scienza e della Tecnica ha assolto egregiamente il proprio lavoro: da domani migliaia di scolaresche che visiteranno il museo se ne andranno a casa convinte che quello che vedono in cielo siano semplici e innocue nuvolette, e così il problema sarà stato risolto alla radice.