DI
TYLER DURDEN
Per ridurre l’enorme debito nazionale, l’FMI spiega ai governi che hanno il diritto di requisire direttamente i risparmi dei cittadini. Non importa che si tratti di pensioni, di risparmi, di assicurazioni o di immobili, basterà buttare i default statali sulle spalle dei cittadini. Non c’è nessuno che si stia preoccupando di dare uno sguardo alla struttura in sé – per quello che è realmente – e che, per questo motivo, non potrà mai funzionare.
Il loro socialismo non serve per aiutare i poveri contro i ricchi, ma per aiutare il governo contro il popolo. Hanno cambiato il significato alle parole.
Sono andato a guardarmi i verbali e mi sembra che di questi tempi l’organizzazione più pericolosa in circolazione sia il FMI, al cui timone è la francese Christine Lagarde, che ha presentato un’agenda di tagli del debito – per gli Stati ultra-indebitati – che, se implementati, potrebbero compromettere effettivamente il futuro delle persone, provocando sbilanciamenti sui conti per le pensioni basati sulle assicurazioni vita, sui fondi comuni e su altri tipi di regimi pensionistici e comunque, propone di estendere arbitrariamente la scadenza del debito in modo da non poterlo riscattare. Sì, avete letto bene, l’ultimo documento del FMI descrive in dettaglio esattamente come d’ora in poi si può autorizzare l’espropriazione dei beni del settore privato e di chi ha investito in titoli di Stato, per pagare i debiti nazionali di governi socialisti.
Ho sentito svolazzare anche un’idea, che dovrebbe essere ancora scritta a matita, sul debito nazionale degli Stati Uniti che si potrebbe facilmente compensare requisendo tutti i fondi pensione del paese. Qui c’è un progetto straordinario che butta a mare qualsiasi congettura fatta finora sull’acquisto di titoli di stato. Il documento di lavoro del FMI datato dicembre 2013 afferma coraggiosamente:
“Fare un distinguo tra debito estero e debito interno può essere molto importante. Il Debito interno, emesso in valuta nazionale, può offrire molte più possibilità in un default parziale di quelle che offre il debito in moneta estera – denominato appunto debito estero. Si è già parlato di Repressione finanziaria: i governi possono spalmare il debito su fondi delle pensioni locali fondi e su compagnie di assicurazione, costringendoli per legge ad accettare tassi di rendimento molto più bassi di quelli che potrebbe ricavare facendo altri tipi di investimenti. “
( pag. 8 : IMF-Sovereign-Debt-Crisis)
Già nel mese di ottobre del 2013, il Fondo Monetario Internazionale (FMI), ha consigliato di gestire la crisi dell’euro aumentando le tasse. Il FMI ha fatto pressioni per imporre una tassa sulla proprietà in Europa, da de esigere dai paesi in cui non esiste ancora questo tipo di tassazione. Il FMI ha spinto per una “tassa sul debito” generalizzata per un importo del 10% per ogni famiglia della zona euro, anche su quelle famiglie che dispongono solo di modesti risparmi.
La gente è cieca: crede che in questo modo si sia data l’autorizzazione ad andare a colpire i ricchi, e non capisce che invece si sta correndo dietro chiunque, perché alla fine i “ricchi” sono solo pochi giocatori in questo gioco.
Ma la gente non ne vuol sentir parlare, può credere che quello che pagherebbero i ricchi potrebbe bastare per pagare il conto di tutti gli altri. Cosa che non è praticabile, tanto che persino Giulio Cesare alla sua epoca dovette riconoscere che benché i ricchi siano solo un piccolo gruppo, sono il motore dell’economia che crea posti di lavoro. Per Giulio Cesare sarebbe stato meglio spazzarli via tutti – gli erano ostili – ma alla fine, dovette risolvere la crisi del debito, semplicemente attribuendo retroattività agli interessi pagati sul capitale per far concludere quella crisi del debito che aveva portato alla prima guerra civile.
Quelli del FMI non hanno messo in discussione nessuna riforma del sistema. Stanno semplicemente progettando un fallimento da ripianare buttandolo sulle spalle dei risparmiatori espropriandoli dei loro risparmi, e continuando a far chiedere altri soldi in prestito …. per sempre. Non c’è nessuno che si sta preoccupando di dare uno sguardo alla struttura in sé – per quello che è realmente – che non può funzionare.
Il denaro risparmiato dalle persone secondo il FMI dovrebbe essere utilizzato obbligatoriamente al servizio del debito e sostengono anche che, per ridurre l’enorme debito nazionale, i governi hanno il diritto di requisire direttamente i risparmi dei cittadini. Non importa che si tratti di risparmi, di assicurazioni o di immobili, almeno il 10% potrebbe essere espropriato. Questo è il punto di vista del FMI.
Dato che il debito pubblico dei paesi della zona euro è aumentato di più del 90% del PIL, tutta la popolazione dovrebbe sacrificare i propri risparmi per il bene dello Stato. Il socialismo non serve più per aiutare i poveri contro i ricchi, ma per aiutare il governo contro il popolo. È cambiato il significato delle parole.
A gennaio 2014, la Bundesbank ha aderito al progetto del FMI concentrandosi su una “tassa sulla ricchezza”, come scrisse nel rapporto mensile: “Nella situazione eccezionale di un imminente fallimento dello stato, un prelievo di capitale una tantum, potrebbe rivelarsi un taglio più conveniente rispetto a qualsiasi altra opzione necessaria” nel caso in cui aumenti delle tasse o altre drastiche limitazioni della spesa pubblica non fossero sufficienti a soddisfare i bisogni o non sia possibile predisporre.
Lo scorso giugno 2014 il FMI, ha preparato ancora un altro progettino che servirebbe per estendere la data di scadenza. Esempio : hai comprato un’obbligazione con scadenza tra due anni? Bene, la soluzione che ha studiato il FMI sarebbe quella di estendere semplicemente la maturazione delle cedole. L’obbligazione di due anni diverrà una obbligazione con scadenza tra 20 anni. Non ci sarà nessun default, semplicemente tu non puoi riscattare la tua obbligazione .
Possibile rimedio. Le linee guida di questo documento potrebbero introdurre una maggiore flessibilità nelle precedenti tabelle del 2002, concedendo al Fondo una più ampia gamma di potenziali risposte politiche per alleggerire il disagio provocato dal debito sovrano, tenendo conto delle preoccupazioni che motivarono l’elaborazione delle tabelle nel 2002. In particolare, nel caso in cui un membro non possa più accedere al mercato e il suo debito sia considerato sostenibile – ma non assolutamente sostenibile – il Fondo sarebbe in grado di fornire un accesso eccezionale sulla base di una operazione di debito che concederà un allungamento delle scadenze (normalmente senza nessuna riduzione di capitali o di interessi). Questa operazione di”riprofilatura”, insieme con l’attuazione di un programma di aggiustamento credibile, dovrebbe essere progettata per migliorare la prospettiva e garantire la sostenibilità per riconquistare l’accesso al mercato, senza dover rientrare nei criteri previsti per ripristinare la sostenibilità del debito (con elevata probabilità).
(THE FUND’S LENDING FRAMEWORK AND SOVEREIGN June 2014)
Ora il documento di giugno ha presentato una nuova proposta di vasta portata e questo dimostra quanto gli avvocati pensino attentamente all’uso delle parole tecniche. Se si estende la scadenza del debito, non si incorre in nessun default. Può capitare solo che qualcuno compri una obbligazione a 30 giorni, nel bel mezzo di una crisi e poi si renda conto che improvvisamente il FMI gliel’ ha convertita in una obbligazione a 30 anni, con lo stesso tasso di interessi.
Debiti nazionali troppo alti potrebbero essere ripagati, secondo il FMI, semplicemente espropriando tutti i fondi pensione privati. Il governo sa bene che c’è un sacco di gente che guarda la televisione, che segue lo sport, o che sta facendo qualcosa di più importante e la stampa, comunque, non spiegherà mai i rischi reali di certe notizie, sono troppo noiose. Quindi, nei paesi in cui ci sono delle pensioni da lavoro, ci si potrebbe svegliare improvvisamente e venire a sapere che con quello che serve al proprio futuro si sta pagando un contributo al governo – che ringrazia per il patriottismo. Questa gente ha fatto una operazione di convincimento che i “ricchi” siano il diavolo, così mentre ci si guarda dai ricchi …. i politici possono mettere le mani in tutti i portafogli.
Quale investitore può riuscire a capire veramente cosa sia nascosto tra i titoli dei suoi fondi, se i governi non autorizzano dei processi democratici e se controllano la stampa?
Una cosa è certa: Per anni, tutti i fondi pensione hanno comprato titoli di stato perché erano titoli “tranquilli” e “senza rischi”. Tempo fa misi in guardia che la vera minaccia sarebbe arrivata dalla crisi del debito sovrano. L’idea che un fondo pensioni possa seriamente investire su titoli di Stato estremamente sicuri, ormai è diventata un presupposto obsoleto. E allora, vogliamo supporre che anche i mercati azionari siano super-quotati e che potrebbero andare in crash? In questo caso dove andrà a finire il denaro? Tornerà di nuovo nei titoli di Stato.
Il FMI è una dittatura non eletta da nessuno, che però può gestire la vita della gente ed ora presenta il suo “Nuovo profilo” della strategia, perché tutti i debiti pubblici devono trovare una copertura. Quest’ultimo documento non è altro che un ordine di liquidazione del debito pubblico – a spese degli obbligazionisti che possono tranquillamente essere anche dei pensionati, a loro insaputa -. Il focus è sui paesi che o non hanno accesso al mercato finanziario, o “il cui debito è considerato sostenibile, ma non con alta probabilità di riuscita”.
L’Eurozona sta cercando di federalizzarsi perché i governanti hanno capito quello che sta arrivando. Il FMI sta spiegando qual è il percorso da seguire e quali saranno le successive opzioni che proporranno, ma tutti sono già orientati a sostenere il potere, piuttosto che quello che sarebbe bene per la gente. Gli Euro-leader hanno ormai buttato la spugna e hanno deciso di fare più debito, anche se, sorridendo, giurano di lavorare per rimettere a posto i conti. Così, è probabile che l’Eurozona presto possa essere colpita direttamente dai piani del FMI, potrebbe avvenire quando cambierà il vento sui mercati, ma allora sarà troppo tardi.
Perché, vedete, i fondi pensione non possono vendere i titoli tutti insieme, come se si svota una scatola. Nessuno sarà il primo a vendere tutti i suoi titoli di Stato. Che cosa succederebbe se si sbagliassero e se non succedesse nulla? I manager potrebbero perdere il loro posto di lavoro. E allora i fondi si troveranno presi in trappola dai governi sia se si allungheranno le scadenze dei titoli, sia se si esproprieranno tutti i loro beni, non avranno scelta, come succede sempre a chiunque perde tutto all’improvviso, anche se non ha fatto niente di sbagliato.
Ovviamente, queste idee del FMI fanno riferimento solo ai casi in cui il debito non sia più gestibile, allora il potere conferito al governo darebbe loro il diritto di confiscare tutto pur di mantenere in piedi il potere-base. Questo piano del FMI credo che potrebbe produrre anche dei disordini civili, ma solo dopo che il fatto sarà avvenuto. Il semplice fatto che queste proposte mirino proprio agli investitori in titoli di Stato per risanare il debito o i tassi di interesse siamo negativi dimostrano che questa è tutta una faccenda comminata per sostenere il potere dei governi. Recentemente, il FMI ha sostenuto che la BCE deve acquistare titoli di stato dei paesi euro per sostenere l’Eurozona. Sono come i capi dei terroristi che fanno il lavaggio del cervello ai bambini per farsi esplodere per il bene della causa, ma nessuno di loro farebbe mai la stessa cosa.
È interessante notare che il FMI immagina che questo “taglio corto” fatto ai creditori privati sia come una sorta di condizione preliminare che gli Stati in bancarotta devono rispettare prima di ottenere ulteriori prestiti da creditori ufficiali. Fate come diciamo NOI e basta. Questo è quanto il FMI sta facendo in Ucraina, niente meno di quello che hanno fatto a Cipro.
Comunque, a differenza del debito delle imprese private, dove i saldi sono reali e beni materiali sono garantiti da prodotti reali e dalle stesse imprese, la proposta del FMI equivale a una nazionalizzazione globale delle finanze pubbliche, che sono debito non garantito. Questa distinzione è importante. Non si può ricavare niente da un default del debito pubblico, se non una parte di quello che rimane del debito privato. Dato che gli stati, quelli che vengono inghiottiti da questa spirale infinita del debito perpetuo, non hanno nessuna possibilità di restituire nulla, ci troviamo tutti catturati dentro un mondo di finanziamenti che ormai è completamente distruttivo.
Il carico di debito dei governi su base globale è tanto opprimente che ci stiamo rapidamente avvicinando non solo al crollo della democrazia, ma al crollo o all’eliminazione di tutti i meccanismi di mercato nella finanza pubblica. Se non si riuscirà a garantire il debito, ci sarà il default e si COSTRINGERANNO tanti pensionati ignari a cedere il loro futuro per permettere ai politici di continuare a vivere comodamente. Questi signori non vedono nessun problema nel fatto che le persone che hanno investito i loro risparmi un titoli di debito pubblico debbano essere punite, con perdite enormi, e non si sentono minimamente in colpa per l’estorsione fatta ai governi, tanto che chiedono anche il pagamento degli interessi.
La proposta del FMI arriva durante la Coppa del Mondo sicuri che la stampa non la seguirà molto attentamente perché la gente comune si preoccupa più di chi vincerà la coppa che di un attentato furtivo sulle loro vite.
Questo piano di vasta portata per l’espropriazione dei risparmiatori, degli investitori e dei pensionati mostra chiaramente cosa intendono, LORO, in realtà per socialismo.
Submitted by Martin Armstrong of Armstrong Economics,
Fonte : http://www.zerohedge.com