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Un altro Natale arriva. E un altro anno se ne va. Lasciandoci sotto il classico albero delle feste – accanto a palle, torroni, panettoni, ricchi premi e cotillons – due regali nuovi di zecca. Per carità: nulla di valore. Anzi: nulla che si possa vendere o comprare. Si tratta solo di due pensierini. O meglio: di un dubbio e di una certezza. Ma la certezza è pesante. E ha un sapore particolarmente amaro. Perchè dopo tutto quel che è successo in questo 2008, di una cosa possiamo star sicuri: chi sbaglia, per certo non paga.

Già, è proprio così. Quest’anno: non hanno pagato e non pagheranno i “cattivi” banchieri. Perchè sono riusciti a buttare dalla finestra qualcosa come un trilione e rotto di dollari (che non è come il fantasioso fantastilione di zio Paperone; sono soldi veri; pari a mille miliardi). Comprando titoli spazzatura (gli arcinoti subprime), che ora non valgono (quasi) più niente. Ma tanto stanno per incassare – e in alcuni casi hanno già incassato – ben 700 miliardi sempre di dollari e solo negli Stati Uniti. Più qualche altro miliardino qui (in Italia) e pure lì (sempre per fare un esempio, in Germania e nel resto d’Europa). Danari chiamati piani di salvataggio per le banche. E tutti pagati – nelle settimane che hanno preceduto questo gioioso Natale – dai bravi clienti e contribuenti. Ma, vista l’aria di festa, in grande allegria.

E non hanno pagato, e va da sè non pagheranno, neppure i “cattivi” imprenditori. Come i signori dell’auto di Detroit. Cioè le varie General Motors e Chrysler e compagnia briscola. Perchè, sì: per un secolo si sono ostinati a produrre stufe ambulanti, assetate di benzina. E ora – e verrebbe da dire: finalmente – le vendite di queste vecchie sputafumo a quattro ruote, sono colate a picco. Ma tanto: loro hanno trovato il modo di mettere le mani sui quattrini comunque. Facendosi prestare dal governo a stelle e strisce tra i 17 e i 18 miliardi di dollari. Danari che hanno scatenato l’invidia dei colleghi imprenditori delle quattroruote europei. Come i nostrani Agnelli. Che hanno subito messo le mani avanti: se bravi clienti e contribuenti sganciano soldi a Detroit senza portarsi a casa neanche un motorino, devono sganciarli “a gratis” anche a noi. E così sia. Anzi: così probabilmente sarà. E che il libero mercato riposi in pace. Amen. Read the rest of this entry »

Fonte: http://bamboccioni-alla-riscossa.org/