L’Islanda ha ritirato la richiesta di ingresso nell’Unione Europea, sostiene il Ministero degli Esteri. L’annuncio fa seguito alle richieste fatte dal governo euro-scettico fin da quando ha vinto le elezioni nel 2013.
Gunnar Bragi Sveinsson, il Ministro degli Esteri, ha rilasciato una dichiarazione in cui dice di aver informato la Lituania, attualmente alla presidenza dell’UE, e la Commissione Europea che il governo di centro-destra ha decido di far decadere la richiesta, fatta sei anni or sono.
“L’UE e l’Islanda hanno discusso la posizione della nazione circa lo status della richiesta di ammissione all’UE” dice la dichiarazione “Il governo non è intenzionato a continuare a prepararsi in tal senso”.
Il Primo Ministro Sigmundur Davið Gunnlaugsson ha parlato di abbandonare formalmente la richiesta in gennaio.
“Partecipare ai discorsi dell’UE non è più valido” ha detto il primo ministro al Reykjavik Grapevine al tempo. “sia a causa dei cambi nell’UE sia perchè non è nei piani dell’attuale governo accettare tutto ciò che sarebbe stato disposto a sopportare il precedente. A causa di ciò siamo di nuovo al punto di partenza”.
L’Islanda ha fatto richiesta di ingresso nell’UE a Luglio 2009, quando la crisi economica mondiale si stava alleggerendo. In febbraio del 2010, la Commissione Europea ha dato risposta favorevole e il via libera alle negoziazioni che sarebbero iniziate a luglio dello stesso anno.
Le negoziazioni si sono arenate nell’aprile 2013, quando le elezioni in Islanda sono state vinte dal Partito Progressista di centro e dal conservatore Partito per l’Indipendenza. Quando Gunnlaugsson, membro del Partito Progressista, è diventato Primo Ministro, ha congelato le negoziazioni con l’UE nel maggio 2013.
Una delle maggiori cause dello stallo erano le quote di pesca consentite su cui insisteva Bruxelles, un punto al quale l’industria della pesca islandese non avrebbe mai acconsentito.
La piccola isola-nazione, con una popolazione di 325.000 abitanti, è e rimarrà membro dell’Area Economica Europea (AEE), dell’Associazione Europea per il Libero Scambio (EFTA), il trattato di Schengen ed è un partner dell’UE per promuovere la cooperazione nel nord Europa – ovvero beneficia di molti dei vantaggi di essere membro effettivo senza molti aspetti negativi dei piani e delle leggi centralizzati dell’UE.
Se in futuro l’Islanda deciderà di entrare nell’UE, sarà deciso solo tramite referendum, ha detto il governo. L’Islanda continuerà a sottostare ai termini dell’AEE ed a cooperare con l’UE come fatto in precedenza.
Fonte: http://rt.com
Versione italiana a cura di comedonchisciotte.org, autore della traduzione FA RANCO