di Nicoletta Forcheri
Ecco che cos’era. Era sicuramente una guerra di conquista di territorio, di risorse, e di espulsione di una popolazione troppo fiera da quella lingua di terra strategica. Un leitmotiv che si ripete in tutte le guerre recenti dove tutto puzza di propaganda e di menzogna. Che ci fosse un problema di accapparramento delle risorse idriche in Palestina, lo sapevo. Ma oggi è saltato fuori il rospo, al largo delle coste di Gaza: giacimenti di gas nelle acque territoriali di Gaza, di diritto appartenenti alla Palestina…
Udite! Udite! e fate il tam tam planetario!!! Perché passi la prima volta, sospettosi alla seconda volta ma alla terza NOOOOO!! APRIAMO GLI OCCHI
Ecco perché quei volontari occidentali che accompagnavano i pescherecci di Gaza al largo delle acque territoriali, prima dell’invasione, venivano attaccati a sei miglia dalla costa con spari d’acqua e altre aggressioni dall’esercito israeliano…. con continue violazioni dei confini delle loro acque territoriali. Ecco che cosa faceva l’esercito durante la cosiddetta tregua: vigilava sui pozzi di gas, nelle stesse acque territoriali di Gaza, che Israele vuole rubare alla Palestina. Sì, RUBARE, CON LA SCUSA DI UN TERRORISMO strumentale e forse rifocillato.
[grafico tratto dal sito di British Gas ]
Un crimine contro l’umanità, che continua, per questioni di eurodollari, altro che l’ebreo, il sionista, l’estremismo islamico o il cristiano. Qua ci troviamo di fronte a un sistema economico monetario piratesco in mano a un manipolo di “globalizzatori” rapaci che sempre più visibilmente ci tiene in pugno tutti quanti e che con cinismo crudele uccide le persone, per spostarle da un territorio strategico e per ottenere i propri scopi di RENDITE e di ROYALTIES. Il profitto erto a religione che ha bisogno di schiavizzare le caste o razze inferiori. Ma che non si facciano illusioni né gli ariani dagli occhi blu, né i cavalieri dal sangue reale né gli ebrei dal sangue (is)rael, perché il sistema fagociterà tutti coloro che non faranno i vampiri.
Difficile da vedere perché la trave è proprio nel nostro (terzo) occhio.
Chi dice furto dice ladri. Direi che è piuttosto un cartello che ha lavorato insieme: governo israeliano, alcune famiglie libanesi e petrolieri sauditi (CCC e NPCC), British Gas – ah ecco perché l’ex Primo ministro britannico è stato inviato a “pacificare” nell’area e ha lavorato così bene – contro i palestinesi – come leggerete dall’articolo sotto, e poi una misteriosa General Holding Company, sicuramente interessi americani.
Hamas è stata un’occasione presentata su un piatto d’argento per cominciare la crociata al terrorismo e per escludere la Palestina dal contratto di fornitura di gas a Israele che avrebbe risollevato le sorti di Gaza e la Palestina. Le avrebbe spianato la strada per diventare un paese indipendente e prospero.
Anche i talebani, prima sono stati finanziati dagli americani e poi sono diventati terroristi quando hanno rifiutato di firmare un contratto per cedere la servitù di passaggio alla Chevron Texaco per le pipelines e tante rendite di royalties. Da lì la dichiarazione di guerra con l’aiutino dell’11 settembre. Anche Saddam fino a quando non ha voluto fare di testa sua per moneta/petrolio e gli era ritornata la fierezza per il suo popolo….
Anche qua è una questione di royalties, moneta e fierezza. I palestinesi sono troppo fieri e non vogliono regalare il loro gas. Di due cose l’una, o sono un ostacolo troppo grosso perché non accetteranno mai condizioni capestro, furti flagranti o umiliazioni, o hanno semplicemente fatto il gioco d’Israele fornendo la scusa del terrorismo, con elementi infiltrati all’interno. O tutte due le cose. Così fanno piazza pulita e tutti scappano, chi rimarrà sarà manodopera a buon mercato. Ma perché continuano a inviare razzi contro ogni buon senso?
Massimo dei paradossi: per 21 mesi Israele ha applicato un embargo anche sul gas, che Gaza aveva lì a poche miglia dalla costa.
Intanto ho trovato l’indirizzo del CCC a Gaza che è:
Telephone: (972 2830090 / 2830095 – FAX: (972 2830091 / 2830094
Postal Address: Al Rasheed Street, Golden Beach Tower, 3rd Floor, P.O. Box 1325, Gaza, PALESTINE
Sarà ancora in piedi?
Ecco la ricerca di Michel Chossudovsky.
Nicoletta Forcheri
[fonte articolo originale: http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=11680 ]
Fonte edizione italiana: http://www.stampalibera.com