L’Eurotower ha comprato anche meno bond di Francia, Belgio e Austria. La spiegazione: “E’ aumentata la quota di bond tedeschi perché un grande ammontare era arrivato a scadenza in aprile”. E fonti di mercato chiariscono: “La differenza tra aprile e maggio vale solo 15-20 milioni al giorno a fronte di scambi per 8 miliardi. Ininfluente l’effetto sulla quotazione dei Btp”
A maggio la Bce ha comprato titoli di Stato italiani per 3,6 miliardi netti, circa 400 milioni in meno rispetto al mese prima. Così come sono diminuiti anche gli acquisti di titoli pubblici di Francia, Belgio e Austria. Sono aumentati, al contrario, quelli di titoli tedeschi: 6,8 miliardi contro i 4,7 di aprile. E’ quello che risulta dai dati mensili dell’Eurotower. Del lieve calo dà notizia il Financial Times in un articolo intitolato “Il piano di acquisti della Bce sotto esame da parte di Roma“, secondo cui quelle cifre potrebbero “alimentare il sospetto del nuovo governo euroscettico italiano che la Banca centrale stia cercando di punirlo“.
Il quotidiano finanziario ricorda che nelle scorse settimane, durante le trattative per la formazione dell’esecutivo gialloverde, il prezzo dei titoli italiani è andato a picco e lo spread tra Btp e Bund si è allargato al massimo da cinque anni. Un portavoce dell’istituzione guidata da Mario Draghi chiarisce comunque al Ft che la diminuzione “non ha nulla a che vedere con eventi politici” ed “è stata causata da un grosso ammontare di bond tedeschi arrivati a scadenza” in aprile, i cui proventi “dovevano essere reinvestiti” in titoli dello stesso Paese. “Non c’è stato alcun aggiustamento nel ritmo o nella composizione degli acquisti”, continua il portavoce della Bce. “La misura rilevante è lo stock complessivo, non i flussi dei singoli mesi o delle singole settimane”.
Peraltro, il 7 maggio la Bce aveva preannunciato che avrebbe “rimediato” agli acquisti troppo limitati di bond della Germania fatti ad aprile, quando l’ammontare era stato di soli 4,7 miliardi di euro, il livello più basso dal marzo 2015 e sotto la quota che spetterebbe al Paese sulla base della sua “fetta” nel capitale dell’Eurotower. E i 3,6 miliardi di titoli italiani comprati nell’ambito del quantitative easing, per quanto in calo rispetto ad aprile, superano il dato di gennaio e quello marzo, pari a 3,4 miliardi. Gli acquisti lordi, che includono i reinvestimenti dei Btp scaduti, sono poi aumentati del 33% fra aprile e maggio. Gli acquisti di bond italiani a maggio sono pari al 16,5% del totale dei titoli di Stato contro l’obiettivo del 17,5%. Guardando al dato cumulato complessivo, invece, la Bce ha acquistato ad oggi 344,8 miliardi di Btp italiani dagli inizi del Qe su un totale di 1.824 miliardi, pari circa al 18,9%.
Il Financial Times cita Claudio Borghi, responsabile economico della Lega, secondo il quale “non sorprende” che la Bce abbia comprato più bond tedeschi sostenendo: “Non sono i mercati ad avere la maggiore influenza sui prezzi ma è la Bce ad essere di gran lunga il fattore principale”. Ma, fanno notare fonti di mercato contattate dall’Ansa, i 400 milioni di differenza tra maggio e aprile equivalgono a 15-20 milioni in meno al giorno, che vanno raffrontati ai circa otto miliardi scambiati mediamente ogni giorno. L’incidenza è di circa lo 0,25%: una quota che rende ininfluente l’effetto dei minori acquisti di Btp il mese scorso sulle quotazioni dei titoli italiani e di conseguenza sullo spread.